DOPO TUTTO, DOMANI
a Giovanni e al suo nuovo viaggio
Per mare, Riccardo Bozzi,
Emiliano Ponzi
Lapis 2016
"La nave non ha un nome né un
capitano.
La ciurma è molto fiera di queste
due mancanze.
I marinai si alternano al timone,
alle sartie,
al secchio delle pulizie, alla
cucina, alla coffa.
A tutti prima o poi tocca tutto."
Pare un vascello
fantasma quello che cavalca le onde in tempesta, che silenziosamente
taglia la superficie di un mare liscio per assenza di vento. E il suo
equipaggio, ovvero la sua ombra, si manifesta solo all'imbrunire.
Prima un solo uomo sulla coffa, quindi l'intera ciurma arrampicata
sulle sartie e sui pennoni. E con gli uomini campare anche la grande
domanda circa il tesoro.
A lui si pensa
sempre, il tesoro tiene occupate le menti nei momenti di
inquietudine. Il tesoro non è il rum, né il rollio e nemmeno la
scoperta di terre sconosciute.
Una volta trovato,
che ne faremo? si chiede una parte dell'equipaggio, raccolta intorno
a un fuoco notturno sull'isola in cui sono sbarcati.
La risposta arriva
con il nuovo chiarore del giorno...
Insolito. Per
diverse ragioni Per mare colpisce l'immaginario di chi lo
sfoglia.
Se si parte dal testo occorre notare che ci si trova, appena salpati, in una grande metafora che ci accompagna per tutta la navigazione. Sebbene non sia esattamente originale il tema del viaggio per raccontare il percorso di una vita, tuttavia il suo potere evocativo continua a essere forte. Ben venga, tra ragazzi e ragazze, la naturale riflessione sul loro essere lungo questo percorso. E allora torna utile mettere a fuoco che la nave non abbia capitano, e non abbia nome. Questo la rende universale. Tutti coloro che la abitano sono accomunati da un destino condiviso: devono, a turno, imparare a svolgere ogni tipo di mansione. Non è forse anche questo un consiglio utile per la vita? Tutti, durante la navigazione, avranno le loro bonacce e le loro tempeste e per alcuni saranno spaventose e per altri eccitanti. Tutti puntano a un obiettivo finale che è il tesoro, finché qualcuno non si alza e fa la domanda necessaria: ma è davvero il tesoro ciò che dobbiamo raggiungere a ogni costo alla fine del nostro percorso? Non è più sano forse riconoscere che il succo dell'intera faccenda risiede molto di più nella ricerca piuttosto che nel ritrovamento?
Duro far digerire
questo concetto a ragazzi e ragazze che, in mezzo al guado, si
focalizzano, quelli che ne hanno la forza e la capacità,
inevitabilmente sul loro obiettivo, sul loro 'tesoro' piuttosto che
star lì a filosofeggiare sulla bellezza della ricerca a oltranza.
Eppure qualcuno
glielo deve dire. Nei libri per l'infanzia, fortunatamente, questo
talvolta accade. Da un classico della letteratura in cui la
navigazione è metafora di un percorso di crescita, L'isola del
tesoro, fino al più recente ma altrettanto classico Alla
ricerca del pezzo perduto (S. Silverstein,Orecchio acerbo 2013,
The missing piece, Harper Collins 1978).
Se il senso di
sospensione del testo e del contesto è percepibile a occhio nudo,
altrettanto si può dire per le illustrazioni di un vero maestro del genere: Emiliano
Ponzi. Le riconosciute e acclamate capacità evocative dei suoi
disegni 'di ghiaccio', perfetti per le copertine di libri e per i
magazine americani (e non solo) qui si ripropongono a ogni giro di
pagina.
Rigorosa e necessaria è la separazione con il testo che corre come titolo corrente al di sotto nella fascia bianca. Il grande respiro di un mare rotondo su cui troneggia in
primo piano quello scoglio, vero memento mori da tenere
presente fin dalla partenza per il lungo viaggio, si ripete in tutte
le tavole diurne, mentre la notte è tutta abitata da ombre di
pirati robusti. Ai cieli bui (uno dei quali purtroppo cede alla
didascalia del tesoro rappresentato come costellazione) si oppone il
rosso dilagante per alludere al 'dopo tutto, domani è un altro
giorno...'
Banchise, distese
di acqua, atmosfere rarefatte riprese dall'alto o zoomate fin nel
dettaglio, navi o velieri apparentemente deserti sono tutti temi che
fanno parte del repertorio di Emiliano Ponzi: ultimo bel riferimento
è il libro creato come omaggio alla storica casa editrice Penguin
Books, dal titolo The Journey of the Penguin (2015).
E. Ponzi, The Journey of the Penguin, Penguin Books 2015 |
Ritrovarli è
sempre un piacere.
Carla
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