CALZETTE & CALZINI
C'è
una verità incontrovertibile, talmente universale da poter essere
considerata una legge di natura: esistono calzini, o calzette che dir
si voglia, dotati di vita propria, capaci di nascondersi ai nostri
occhi e di 'spaiarsi' in men che non si dica.
Ed ecco
due diverse interpretazioni del medesimo fenomeno.
La
prima mi sembra tutto sommato rassicurante: in Le calzette,
pubblicato da Babalibri, Matthieu Maudet ci descrive una bimba,
Giulietta, in procinto di uscire; ma, come giustamente fa notare la
mamma, scalzi non si può e dunque bisogna trovare le calze per
potersi infilare gli stivali.
La bimba parte alla ricerca delle
medesime, che paiono comparire un po' di qua e un po' di là. Ma
quella trovata sotto il divano si rivela ben presto essere una
gallina, mentre la calzetta rossa che spunta dal cesto della
biancheria è un lupetto irascibile. Sotto il letto, poi, riposa un
intero zoo. Riuscirà Giulietta a domare almeno due calzette
'animate' per poter andare a spasso?
Matthieu Maudet, autore francese molto noto in Italia, si rivolge a lettrici e lettori non ancora avvezzi al gusto del
surreale e quindi dell'improvvisa animazione che percorre le schiere
di calze e calzini abbandonati nei luoghi più impensati dà una
versione divertente, fantasiosa, ma certo non inquietante. I piccoli
lettori non potranno che ridere dei possibili travestimenti che
trasformano un ordinario caos domestico in un'opera creativa, che
riempie la vita familiare di animaletti dispettosi.
Tutt'altro
spirito pervade il Manuale dei calzini selvaggi del compianto
Pablo Prestifilippo, pubblicato per la prima volta da Orecchio
Acerbo nel 2005.
Qui si
parte da un altro presupposto: esiste una diversa specie di calzini,
quelli fatti di lana selvaggia, prodotta da pecore selvagge, per
niente riducibile alle condizioni di una vita civile. Sono creature
imprevedibili, che amano nascondersi nei luoghi più improbabili e
prediligono quanto di più puzzolente si possa immaginare; ce ne sono
a pelo corto o bucati; dormono raggomitolati preferibilmente sotto il
letto, nell'angolo più irraggiungibile, insieme alla polvere; ma non
disdegnano anche sistemazioni più stravaganti.
Sono
aggressivi e tendono a fagocitare tutto quello che gli capita a tiro
e sono praticamente non addomesticabili.
La
nostra tranquilla vita quotidiana può essere attraversata dal timore
della subitanea apparizione di uno loro. Ma c'è anche chi riesce ad
apprezzarne la compagnia.
Dunque
l'umorismo surreale di Prestifilippo ci restituisce un'immagine un
po' inquietante del nostro vivere quotidiano: dietro l'apparenza di
normalità, cresce un piccolo esercito di oggetti ribelli, pronti a
mettere in discussione il predominio umano sul mondo.
Anche
qui si ride: del nostro disordine, delle nostre paranoie, e si ride
con il gusto un po' sovversivo di vedere il mondo al contrario.
Questo
piccolo libro quadrato è un capolavoro: per l'assoluta originalità
con cui viene proposta la storia, per la perfetta sintonia fra testo
e immagini, per l'umorismo con cui descrive noi e il nostro malsano
rapporto con la vita che ci siamo costruiti. Piace ai bambini e alle
bambine, dai sei/sette anni, ma piace anche agli adulti.
Due
proposte, due modi diversi per prenderci un po' in giro.
Eleonora
“Le
calzette”, M. Maudet, Bablibri 2017
“Manuale
dei calzini selvaggi”, P. Prestifilippo, Orecchio Acerbo 2005, 2008
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