LA
GRANDE ILLUSIONE
Probuditi!,
Chris Van Allsburg (trad. Federico Taibi)
#Logosedizioni 2016
ILLUSTRATI PER MEDI
(dai 7 anni)
"La donna si
sedette di fronte a un disco rotante su cui era disegnata una
spirale, e si mise a fissarlo. Lomax si chinò e le sussurrò
qualcosa all'orecchio, poi esclamò a gran voce: 'Signora, ora lei è
una gallina!' La donna scattò in piedi e cominciò a girare in tondo
sbattendo le braccia, poi salì sulla sedia facendo coccodè e
muovendo la testa avanti e indietro."
Cittadina
della provincia americana, primi anni Quaranta, domenica mattina.
Calvin ha già fatto uno scherzo alla sorella: le ha messo un ragno
di gomma nel letto.
Per
il compleanno lui ha appena ricevuto due biglietti per lo spettacolo
di magia di Lomax il Magnifico; non ci andrà con lei, come vorrebbe
la mamma, ma con il suo amico Rodney, vicino di casa. Secondo brutto
scherzo per la piccola Trudy, nel giro di pochi minuti.
I
due ragazzini sono a teatro a guardare le illusioni del mago e la
signora ipnotizzata che si atteggia da gallina.
Stupore
e risate nel pubblico. Ancora di più quando il mago schiocca le dita
e rompe l'incanto urlando: probuditi!
Da
questo ad escogitare un sistema per ipnotizzare Trudy e farle credere
di essere un cane il passo è breve. Una spirale bianca e nera
disegnata su un cartone, un motorino che la fa girare a velocità
regolare e la piccola cade imbambolata a quattro zampe ad abbaiare.
Il
gioco divertente potrebbe concludersi felicemente se i due ragazzini
ricordassero la formula magica. La mamma sta per rientrare e anche
Trudy deve rapidamente tornare in sé. Impossibile raggiungere Lomax
il Magnifico, quindi non resta che una secchiata d'acqua gelida e
sperare che funzioni.
Se
da un lato Trudy è di nuovo una bambina, dall'altro scompare per
Calvin la tanto desiderata cena di compleanno a base di spaghetti al
sugo e polpette.
In
castigo, a lui non resta che un panino al burro di arachidi, un
cetriolino e un bicchiere di latte e la magra soddisfazione di
essersi preso gioco di sua sorella per la terza volta in un solo
giorno...o anche questa è stata solo un'illusione?
Sei
in un libro di Van Allsburg.
Nulla
di ciò che vedi è necessariamente vero. Fin dal principio aleggia
in chi legge la sensazione di essere 'vittima' di un grande gioco, di
un grande scherzo, di una grande illusione.
Ed
il bello sta lì.
Come
nello spettacolo di Lomax il Magnifico, tutti accettano le regole del
gioco laddove c'è uno costruisce una grande magia e gli altri si
fanno avvolgere da essa, sapendo perfettamente di trovarsi così
sospesi in una realtà che non esiste. Non si è distanti da ciò che
spesso la letteratura è, una grande illusione, tuttavia nei libri di
Van Allsburg la sensazione ipnotica fa la differenza. E ancor di più
la fa lo scarto finale cui egli costringe lettori e lettrici, quando
sembra urlargli nelle orecchie: Svegliatevi!
Come
un illusionista di classe, Van Allsburg è abile nel distogliere lo
sguardo di chi legge dal fatto importante, per portarlo a vedere
'qualcos'altro'. In questa storia il nocciolo della questione sembra
essere il grande scherzo che Calvin e Rodney organizzano nel loro
spettacolo da ipnotizzatori fai-da-te, mentre alla fine si scopre che
il grande scherzo è ben altro ed è la vendicativa risposta a un
ragno di gomma trovato tra le lenzuola.
Sono
molte le cose che convincono in Van Allsburg. Anche in questo
'ultimo' suo libro (pubblicato in America nel 2006).
Ne
metto in fila un paio.
A
parte la sua capacità di illudere il lettore, è apprezzabile il suo
ineguagliato talento nel creare, attraverso le ambientazioni e le
inquadrature delle scene, una inquietudine latente che personalmente
ritrovo in scrittori come Matheson o King. Un turbamento che nasce da
una domanda di fondo comune: come sarebbe se? Per fare ciò Van
Allsburg deve necessariamente partire da un punto zero che è la
normalità; per questo i suoi protagonisti sono all'apparenza i
vicini della porta accanto ed è per questo che i 'contenitori' delle
sue storie sono altrettanto consueti e riconoscibili: case
accoglienti, ordinate, e ben arredate all'interno delle quali
accadono fatti impensabili, inimmaginabili. Arrivano treni,
passeggiano rinoceronti, ramazze al pianoforte, cani che diventano uomini e bambine che diventano cani...
A
parte alcune significative eccezioni (tra cui Polar Express, Just a
Dream, The Stranger, The Wreck of the Zephyr), la tecnica a matita
con una dominante cromatica, spesso il bianco e nero, o il seppia, o
ancora il viola è sempre, a ben vedere, elemento guida in stretta
connessione con il tema conduttore della storia. Qui, in Probuditi!,
i toni caldi del bruno fanno sentire il caldo di quella assolata
domenica d'estate.
Riguardo
alla 'pezza' che accoglie il lungo testo e che si appiccica sul
disegno sottostante come un'etichetta inopportuna, sto cercando di
digerirla e di trovargli una ragione. Per ora non mi è riuscito, ma
mi ci sto abituando...
Carla
Nessun commento:
Posta un commento