martedì 2 maggio 2017

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


QUE VIVA MEXICO!


La brillante collana Rivoluzioni, ideata e diretta da Teresa Porcella per l’editore Istos, esce con una nuova storia, che stavolta entra direttamente nel Novecento. Odeon campero, scritto da Beniamino Sidoti e illustrato da Otto Gabos, è ambientato durante la Rivoluzione Messicana, iniziata nel 1910 e in realtà andata avanti per diversi decenni; l’intenzione degli autori sottolinea il ricorrere del centenario della Costituzione, nata proprio dalla rivoluzione, che per prima, cioè prima ancora di quella di Weimar, introdusse i temi sociali nel corpo dei principi fondamentali. Ma, naturalmente, Odeon Campero, destinato ad un pubblico di lettrici e lettori dagli undici anni in poi, non si dilunga certo su questi argomenti; come in La formula esatta della rivoluzione, il tema storico è lo sfondo, fortemente caratterizzante, di una vicenda narrativa che vede protagonisti Paco Sanchez e i suoi due figli. Lui è un appassionato di cinema, la nuova arte; vuole andare nel nord del Messico con il suo proiettore e gli effetti di scena, con l’aiuto dell’asino Pancho.


Lungo il cammino, prima in treno poi con un carretto, più volte si ferma per effettuare delle proiezioni improvvisate, raccogliendo provviste e qualche spicciolo; ovviamente sono tanti gli incontri lungo il cammino: soldati corrotti, rivoluzionari col sombrero, una certa Frida che per una parte del percorso li accompagna. Grazie a questi incontri i due figli di Paco, Blanca e Auguste-Louis, imparano molte cose sul loro paese: la natura del latifondo, il popolo lasciato nella povertà e nell’ignoranza, l’essenza di una dittatura, quale era il governo di Porfirio Diaz. Paco Sanchez vorrebbe stare lontano dalle prepotenze dei ricchi e dalla violenza rivoluzionaria, ma la Storia spesso non consente la neutralità. Viene arrestato, ma poi liberato grazie all’intraprendenza dei figli.
In questa nuova uscita restano i punti fermi della collana: l’aver pensato dei libri in cui il testo scritto fosse affiancato dalle immagini e la sottolineatura dell’intreccio fra Storia e storia delle idee, rivoluzioni politiche e culturali. Nel precedente, in cui si parlava di Rivoluzione francese, l’intreccio di idee politiche e filosofiche era più immediato e diretto proprio per l’essere figlie entrambe del Secolo dei Lumi. 



Qui appare un po’ forzato e magari poco delineate le figure, pure letterariamente così interessanti, che della rivoluzione messicana sono stati a vario titolo protagonisti, da Pancho Villa a Emiliano Zapata, da Frida Kahlo a Diego Rivera e David Alfaros Siqueiros. 
Così come non emergono le contraddizioni, sempre presenti in sommovimenti di tale portata, che hanno attraversato questa ed altre rivoluzioni. Molto ben riuscite, d’altra parte, le illustrazioni, tutte sul tono del verde, impaginate con grande attenzione a costituire un dialogo costante con il testo. Interessante anche l’apposizione di immagini richiamanti la cultura maya, a sottolineare la forte presenza di popolazioni autoctone.
L'argomento oggetto della storia introduce un tema scottante relativo alla storia del secolo passato: le tematiche sociali, i diritti dei lavoratori, i movimenti di massa che hanno dato vita alle Rivoluzioni del Novecento. Un’eredità complessa e tutt’altro che risolta nel nostro secolo.


Buona lettura e buon lavoro ai giovani lettrici e lettori di oggi, lavoratori, chissà in che modo, domani.

Eleonora

“Odeon Campero”, B. Sidoti e O. Gabos, Istos edizioni


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