QUE VIVA MEXICO!
La
brillante collana Rivoluzioni,
ideata e diretta da Teresa Porcella per l’editore Istos, esce con
una nuova storia, che stavolta entra direttamente nel Novecento.
Odeon
campero,
scritto da Beniamino Sidoti e illustrato da Otto Gabos, è ambientato
durante la Rivoluzione Messicana, iniziata nel 1910 e in realtà
andata avanti per diversi decenni; l’intenzione degli autori
sottolinea il ricorrere del centenario della Costituzione, nata
proprio dalla rivoluzione, che per prima, cioè prima ancora di
quella di Weimar, introdusse i temi sociali nel corpo dei principi
fondamentali. Ma, naturalmente, Odeon
Campero,
destinato ad un pubblico di lettrici e lettori dagli undici anni in
poi, non si dilunga certo su questi argomenti; come in La formula esatta della rivoluzione,
il tema storico è lo sfondo, fortemente caratterizzante, di una
vicenda narrativa che vede protagonisti Paco Sanchez e i suoi due
figli. Lui è un appassionato di cinema, la nuova arte; vuole andare
nel nord del Messico con il suo proiettore e gli effetti di scena,
con l’aiuto dell’asino Pancho.
Lungo
il cammino, prima in treno poi con un carretto, più volte si ferma
per effettuare delle proiezioni improvvisate, raccogliendo provviste
e qualche spicciolo; ovviamente sono tanti gli incontri lungo il
cammino: soldati corrotti, rivoluzionari col sombrero, una certa
Frida che per una parte del percorso li accompagna. Grazie a questi
incontri i due figli di Paco, Blanca e Auguste-Louis, imparano molte
cose sul loro paese: la natura del latifondo, il popolo lasciato
nella povertà e nell’ignoranza, l’essenza di una dittatura,
quale era il governo di Porfirio Diaz. Paco Sanchez vorrebbe stare
lontano dalle prepotenze dei ricchi e dalla violenza rivoluzionaria,
ma la Storia spesso non consente la neutralità. Viene arrestato, ma
poi liberato grazie all’intraprendenza dei figli.
In
questa nuova uscita restano i punti fermi della collana: l’aver
pensato dei libri in cui il testo scritto fosse affiancato dalle
immagini e la sottolineatura dell’intreccio fra Storia e storia
delle idee, rivoluzioni politiche e culturali. Nel precedente, in cui
si parlava di Rivoluzione francese, l’intreccio di idee politiche e
filosofiche era più immediato e diretto proprio per l’essere
figlie entrambe del Secolo dei Lumi.
Qui appare un po’ forzato e
magari poco delineate le figure, pure letterariamente così
interessanti, che della rivoluzione messicana sono stati a vario
titolo protagonisti, da Pancho Villa a Emiliano Zapata, da Frida
Kahlo a Diego Rivera e David Alfaros Siqueiros.
Così come non
emergono le contraddizioni, sempre presenti in sommovimenti di tale
portata, che hanno attraversato questa ed altre rivoluzioni. Molto
ben riuscite, d’altra parte, le illustrazioni, tutte sul tono del
verde, impaginate con grande attenzione a costituire un dialogo
costante con il testo. Interessante anche l’apposizione di immagini
richiamanti la cultura maya, a sottolineare la forte presenza di
popolazioni autoctone.
L'argomento
oggetto della storia introduce un tema scottante relativo alla storia
del secolo passato: le tematiche sociali, i diritti dei lavoratori, i
movimenti di massa che hanno dato vita alle Rivoluzioni del
Novecento. Un’eredità complessa e tutt’altro che risolta nel
nostro secolo.
Buona
lettura e buon lavoro ai giovani lettrici e lettori di oggi,
lavoratori, chissà in che modo, domani.
Eleonora
“Odeon
Campero”, B. Sidoti e O. Gabos, Istos edizioni
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