IL VERO COLPEVOLE
Un buon
giallo deve funzionare come il meccanismo di un orologio e tutto,
l'intreccio, le descrizioni dei personaggi, i colpi di scena, deve
convergere verso un'unica direzione. Se l'autore o l'autrice sono
bravi, si potrà constatare a posteriori, una volta raggiunta la
conclusione, che sì, effettivamente, c'erano indizi sparsi qua e là
che il lettore più attento avrebbe potuto cogliere.
Con
questo genere letterario, quasi suo malgrado, si confronta Marie-Aude
Murail in Persidivista.com, pubblicato da poco da Giunti nella
bella collana Extra.
Il
punto di partenza dell'autrice, così come spiega nella postfazione,
era un altro: parlare degli inganni del mondo virtuale, in cui si può
essere chiunque, gestendo un'immagine virtuale. Ed ecco che il
meccanismo immaginato dall'autrice si innesta su un mistero: un
omicidio, o forse due, avvenuto molti anni prima.
Cominciamo
dall'inizio: la protagonista, Ruth, quattordicenne inquieta come
tante, orfana di madre, vive col padre Martin Cassel e la sorellina.
Scopre per caso una foto di classe ai tempi del liceo, in cui
compare la madre, Marie-Eve, accanto alla sorella gemella Eve-Marie,
che verrà uccisa poco tempo dopo.
Ruth,
con l'ingenuità e l'incoscienza propri dell'età, pubblica su un
sito online, Persidivista.com, proprio questa foto, fingendosi il
padre, con l'idea di chiarirsi le idee sulle vicende di quegli anni.
Comincia così una giostra di personaggi, di sentimenti nascosti, di
amori e di rancori coltivati segretamente. La notizia, falsa, che
Martin Cassel sta cercando di mettersi in contatto con gli ex
compagni di scuola raggiunge anche il nonno materno di Ruth,
intimamente convinto che il genero sia responsabile della morte di
Eve-Marie. Tutto sembra convergere verso la colpevolezza di Cassel,
compreso un secondo omicidio, avvenuto con le stesse modalità del
primo.
Come
evolverà la vicenda, non posso certo dirvelo, anche se posso dire
che il meccanismo narrativo, la trama da romanzo poliziesco tiene
perfettamente.
Ma
appare subito evidente che questo, come gli altri romanzi
dell'autrice, è molto più di quel che sembra.
Sicuramente
c'è la tematica legata al mondo virtuale, all'intreccio di inganni e
di finzioni che lo caratterizza; ma c'è sicuramente, al centro, il
rapporto fra un padre single di fronte all'adolescenza della figlia
più grande. Ogni adulto ha dei lati oscuri, delle ambiguità, degli
aspetti della propria vita che non vuole o non può condividere con i
figli. E in questo limbo i ragazzi percepiscono la minaccia di
scoprire qualcosa di veramente inconfessabile. Ridimensionare i
genitori, vederli come persone qualsiasi fa parte del doloroso
processo di crescita, al cui termine il legame acquista un valore
diverso.
Ci
sono, poi, personaggi secondari portatori di altri drammi, componendo
così un affresco complesso di storie e di sentimenti, che spesso non
sono quello che sembrano.
Ma,
come sempre, Marie-Aude Murail è una maestra nel saper affrontare
tematiche difficili, delicate, complesse, con leggerezza, che non è
affatto superficialità, ma guardare con affettuoso distacco le
vicende, i drammi dei suoi personaggi.
Persidivista.com
ha un contenuto drammatico: per quasi tutto lo svolgimento del testo
la protagonista combatte con il sospetto che il padre possa essere un
omicida; per questo il romanzo alterna atmosfere differenti, il
dramma con la commedia. Richiede sicuramente una lettrice e un
lettore maturo dai tredici anni in poi. E merita di essere letto.
Eleonora
“Persidivista.com”,
M.A. Murail, Giunti 2017
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