COLORI IN GIOCO
Quando
si ha a che fare con un libro di Tullet si corre spesso il rischio di
cogliere soprattutto l'esuberante inseguirsi di colori e di
invenzioni grafiche, perdendo di vista la costruzione logica del
libro, la sua struttura.
Meritoriamente
L'Ippocampo edizioni pubblica ora un libro di Tullet del 2013, the
Big Book of Art, pubblicato da Phaidon, uscito ora per il pubblico
italiano con il titolo Giochi d'Arte. La traduzione italiana
del titolo anticipa quella che è la filosofia di questo libro: unire
l'aspetto ludico, con la sperimentazione anche casuale di arditi
accostamenti di pagine, con quello più strettamente didattico.
Infatti il bambino o la bambina che sfogliano questo libro sono
invitati ad accostare forme diverse, a dar loro un senso, a scoprire
quale evoluzione possono avere le forme e i colori.
Il
libro, con robuste pagine cartonate, spesso tagliate a metà per
consentire gli accoppiamenti più originali, è diviso in cinque
parti, che riguardano scarabocchi, forme, colori, lettere e segni;
ovvero, pagina dopo pagina, si susseguono schemi diversi, linee,
pagine traforate, macchie, lettere, che possono essere composte
insieme e poi trasformate nuovamente; qualche volta questi
abbinamenti producono un'immagine cui è facile attribuire un
significato: un omino seduto, un pesce che nuota. Ma spesso
l'immagine che si produce può essere apprezzata per il rapporto
armonico di colori, per le linee che si inseguono.
Nell'essere
un libro 'pensato', in cui ciascun abbinamento ha un suo perché, è
nello stesso tempo un libro 'ad altezza bambino', che parla la lingua
dello scarabocchio, del pasticcio di colori così caro ai bambini.
E' un
libro che si può usare così, direttamente, giocando insieme ai
piccoli lettori e lettrici, sfogliando le pagine e divertendosi, ma
può anche essere usato come matrice di infinite sperimentazioni, che
possono, magari utilizzare materiali diversi, altre tecniche.
Ovviamente
l'interazione con l'adulto è richiesta, ma non tanto nel senso che
un bambino o bambina non saprebbe utilizzarlo, quanto per la preziosa
esperienza della condivisione di un momento ludico e creativo, in cui
ciascuno può mettere la propria capacità inventiva. D'altra parte,
lo stesso editore ha proposto di Tullet un testo di didattica
artistica, La fabbrica dei colori. I laboratori di
Hervé Tullet, una vera e propria guida alle attività artistiche
dedicate ai più piccoli, con l'accurata descrizione di materiali e
modalità di realizzazione. La sua visione dell'attività creativa ,
che si evidenzia in tutte le sue opere, mira a rendere il bambino e
la bambina padroni dei propri mezzi espressivi, così come li possono
esprimere in quel momento; non importa tanto l'estetica del risultato
finale, quanto l'esperienza stessa, la possibilità di sperimentare,
insieme ad altri bambini o con un adulto, la ricchezza delle proprie
capacità espressive.
Con
buona pace di chi vorrebbe i disegni dei bambini precisi e ordinati.
Eleonora
“Giochi
d'Arte”, H. Tullet, L'ippocampo edizioni 2017
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