E' una
vera e propria miniera di curiosità ed aneddoti, di cui posso
indicarne alcuni per rendere l'idea della struttura del libro.
Laddove si parla del Rosa Pastello, si sottolinea come l'attribuzione
del rosa alle bambine sia un fatto relativamente recente, mentre, per
esempio nel medioevo, era più indicato l'azzurro. O la differenza
fra Beige e Greige, una mescolanza fra grigio e beige; quale oggetto
può essere associato ad un colore così indefinibile? La seta
dell'omonimo baco. Oppure, che dire della gamma dei neri: dal Nero
Kajal al Nero All Blacks, con la loro tradizione, insieme sportiva e
tribale. E, se colpisce sicuramente l'accuratezza con cui sono posti
in sequenza i colori, quello che più intriga è il connetterli non
sono a descrizioni storiche o di costume, ma al proprio personale
alfabeto cromatico, quello che appartiene all'esperienza di vita
vissuta. Come il Viola associato ad un profumo, l'Acqua di Parma, o
il Verde Limonata alla Menta. Tutti/e noi potremmo associare
determinate sfumature di colore a stati d'animo, ricordi, esperienze.
E qui
veniamo alla questione che spesso si pone di fronte a libri in cui la
ricercatezza e il rigore formale spiccano come aspetto prevalente del
progetto editoriale: sono libri adatti ai giovani lettori e lettrici?
Francamente non credo l'autrice si sia posta la domanda, ma credo
nello stesso modo che questo, come altri libri proposti da questo
editore, sia alla fine non solo un elegante esercizio di stile cui
ispirarsi, nemmeno soltanto un curioso viaggio nel tempo attraverso i
colori, ma sia soprattutto una matrice, lo spunto sistematico di
un'esplorazione ludica e cognitiva sul piano del bello, quel concetto
così sfuggente eppure così empiricamente evidente per uno sguardo
'educato'. Giocare con i bambini ad inventarsi altre proprie
associazioni è una delle strade possibili per cercare la bellezza,
l'armonia anche dove non c'è, almeno apparentemente. Ed è un gioco,
o un esercizio, che può essere portato avanti a qualunque età.
Per
comprendere meglio la struttura del libro non c'è che da sfogliare,
virtualmente, alcune pagine.
Eleonora
“Colorama”,
Cruschiform, L'ippocampo edizioni 2017
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