FARE I
CONTI CON LA STORIA
Scommessa
vinta, eccome!, da Davide Morosinotto che sull'onda del successo del
libro precedente, Il Rinomato Catalogo Walker & Dawn, affronta con il nuovo romanzo il tema della Russia sovietica nella
Seconda Guerra Mondiale.
Difficile
mantenere l'equilibrio fra l'enfasi, che può farsi retorica,
parlando dell'eroismo del popolo russo, e la critica al sistema
sociale sovietico. Morosinotto ci riesce, facendoci innamorare dei
due giovani protagonisti e riaprendo uno squarcio di verità, sepolto
da decenni di voluta dimenticanza, sulla storia recente del nostro
continente.
La
sfolgorante luce di due stelle rosse. Il caso dei quaderni di Viktor
e Nadya è la storia di un fratello e una sorella gemelli, divisi
dall'avvicinarsi delle truppe tedesche, all'inizio del '41, alla
città di Leningrado. La famiglia viene divisa; la mamma resta a
difendere i capolavori dell'Ermitage, il papà va al fronte. I due
ragazzi vengono mandati in un kolkhoz, dove si suppone la guerra non
arrivi. Ma.
Per
errore Nadya, la sorella, viene mandata su un treno diverso da quello
del fratello , Viktor. Il treno su cui sale Nadya è un treno
speciale, su cui viaggia una ragazzina che dev'essere difesa a tutti
i costi da un complotto che riguarda il padre.
Da
questa iniziale separazione si dipana tutto il racconto, che vede le
peripezie di Viktor, in fuga dalla sua destinazione originale per
andare alla ricerca della sorella, che a sua volta finisce in un
luogo mitico e glorioso, per i posteri: la fortezza di Oreshek, mai
conquistata dai tedeschi, posta su un'isoletta del lago Ladoga,
vicino a Leningrado. Nella nostra storia, lì un manipolo di marinai
resiste all'esercito tedesco, che nel frattempo ha quasi
completamente circondato la città, ridotta allo stremo dall'assedio,
durato ben 900 giorni. Attraverso questo piccolo varco, sulla
superficie ghiacciata del lago, riusciranno a passare i rifornimenti
per la città affamata e lì si consumerà una delle più cocenti
sconfitte dell'esercito tedesco, spezzato dalla resistenza russa e
dal Generale Inverno.
Nella
Storia, l'assedio di Leningrado è durato dal settembre del 1941 a
gennaio del 1944. In questo romanzo, ben documentato e molto
dettagliato nella ricostruzione storica, lo vediamo descritto
marginalmente, come sfondo della vicenda dei due ragazzi, del loro
tentativo di ritrovarsi, nonostante il freddo, la fame, i
combattimenti, i bombardamenti.
Un vero
romanzo d'avventura, di cui non posso raccontare gli sviluppi, che si
legge tutto d'un fiato nonostante le quattrocento pagine. Nello
stesso tempo una ricostruzione storica attenta e precisa, che
racconta gli orrori indicibili della Seconda Guerra Mondiale,
l'eroismo indiscutibile del popolo russo e nello stesso tempo il
regime totalitario che ne controllava la vita, i gulag, il KGB, le
spie, i traditori. Il testo viene presentato come lo svolgimento dei
due diari, tenuti uno ciascuno dai due ragazzi, caduti in mano ad un
commissario del popolo che vuole ravvisarne le eventuali ammissioni
di reati e di insubordinazioni.
Quale
sarà il giudizio finale, anche questo non posso dirlo, anche se è
piuttosto prevedibile.
Mi
sembra che Morosinotto abbia ancora una volta centrato l'obbiettivo,
con un romanzo d'avventura di grande respiro, che restituisce verità
ad un importante episodio storico. Dopo la caduta del Muro di
Berlino, si è fatta strada l'opinione che i totalitarismi del
Novecento fossero tutti mescolati in un unico calderone di necessario
biasimo storico. La realtà è che senza l'eroismo del popolo russo e
senza la capacità del suo governo, comunque lo si giudichi, di
opporsi agli eserciti nazi-fascisti durante la Seconda Guerra
Mondiale, di cui l'autore non nasconde gli orrori, la storia
dell'Europa e del Mondo sarebbe stata ben diversa e noi non saremmo
qui a disquisire di libertà.
Lettura
necessaria, dunque, per chiunque, dai dodici ai 99 anni, ami
l'avventura e la Storia.
Eleonora
“La
sfolgorante luce di due stelle rosse. Il caso dei quaderni di Viktor
e Nadya”, D. Morosinotto, Mondadori 2017
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