venerdì 16 marzo 2018

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


ULTIMO VENNE IL VERME
 
Gigi, Mathieu Lavoie (trad. Elena Baboni)
Fatatrac 2018


ILLUSTRATI PER PICCOLISSIMI (dai 3 anni)

"Oh, un albero! Ma che cosa è caduto dall'albero?
Un uovo! E chi esce dall'uovo?
Gigi! E che cosa urla Gigi?
Mamma!"

Anche la mamma corvo di Gigi urla perché ha avvistato la volpe che però sta dormendo. Nel frattempo il piccolo Gigi trova un verme, che a sua volta urla perché in pericolo e nello stesso frattempo la volpe si sveglia e forse adesso e Gigi a essere in pericolo. La mamma corvo deve aver letto Fedro o Esopo e così attira la volpe con il formaggio. Il resto è favola nota, salvo che qui la sciocca è un'altra e Gigi è salvo...


Sono diverse le ragioni che mi fanno gioire nel leggere questo libro di Mathieu Lavoie. La prima è la constatazione che si apre un nuovo scenario nel campo dei libri per piccolissimi e che ci può essere anche qualcosa di diverso dai libri, seppure in taluni casi geniali, di Minibombo che hanno creato una sorta di monopolio per quella fascia di età. Se con essi condivide il segno grafico, l'uso dei colori piatti, il testo ridotto ai minimi termini, tuttavia mi pare si qualifichi per il gusto compositivo della pagina con cambi repentini di formato, e per una grazia nel disegno e soprattutto per una cura e ricercatezza sottile del testo che si costruisce con ossessiva regolarità tra domande e risposte. La seconda ragione che riempie di gioia che anche i libri di Mathieu Lavoie abbiano cominciato a circolare in Italia. Coeditore (insieme a Nadine Robert e a Marianne Dubuc) di una delle più interessanti case editrici canadesi, Comme des géants, Mathieu Lavoie condivide con loro un'idea dell'infanzia impastata di tenerezza e cattiveria in dosi equivalenti. E questo rappresenta il terzo motivo di gioia.


Lontano da stereotipi e tabù secondo cui ai più piccoli bisogna tenerli lontani da certe durezze della natura, nei libri di Mathieu Lavoie i vermi, ultimo anello della catena alimentare, sono spesso vittime sacrificali. Ne è una prova, il secondo titolo uscito in accoppiata, Toto vuole la mela,


che alla fine di tutto vede il verme finalmente amoreggiare in tutta tranquillità con la sua mela, al buio nello stomaco di qualcun altro...Nessuno sconto per lui, a parte la sua felicità tutta 'interiore'.


Una somiglianza più che casuale con Calimero, Gigi è pieno di piccoli dettagli che lo rendono un libro da leggere e rileggere mille volte. Possibilmente ad alta voce senza mai stancarsi o annoiarsi.
Con una partenza che non lascia presagire l'inserto favolistico e sembra piuttosto concentrarsi sull'alternanza di domande e risposte, sostanzialmente uguali, vira verso la favola, ma solo incidentalmente ne dà una sua lettura originale. La grande cosa che fa Lavoie, e questo particolare sembra rivolto agli adulti lettori, è giocare con la favola a tal punto che la mamma corvo della storia 'recita' a soggetto la parte del corvo nella favola.
Semplicemente geniale!
Spigolature ulteriori sono il lavoro attento sugli sguardi, primo fra tutti quello dall'interno dell'uovo, il nome del formaggio che è un piccolo capolavoro di ridondanze interne.
Devo ripetermi: semplicemente geniale!


Carla

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