domenica 27 maggio 2018


UN'EBBREZZA: I CANNOLI DI PANE 
(da Blexbolex in Puglia)


Della Puglia sono moltissime le cose che porto nel cuore: il valore e la qualità delle persone, dei luoghi e del cibo. In uno, la qualità della vita.
Dopo una mattina a parlare dei libri di Blexbolex con i ragazzi e le ragazze delle scuole di Conversano e dopo averne parlato con i grandi nel pomeriggio, dopo aver discusso di ebbrezza (un vento fresco che soffia a primavera) mi hanno portato in un ristorante sotterraneo. Ho mangiato bene, molto bene ma non ricordo cosa. Ero morta di stanchezza. 
Al contrario ricordo ogni dettaglio del dolce con cui abbiamo concluso quella cena.
Un'ebbrezza. E come tutte le ebbrezze portava in sé l'inaspettato. Sullo sfondo di una 'cassa armonica' luminosa, è stato convocato uno dei proprietari per chiedere nel dettaglio la ricetta dei cannoli di pane, perché è stato subito evidente che non avrei trovato nulla di simile altrove e che per la fragilità intrinseca dell'oggetto, non sarebbero stati neanche trasportabili.
Diventava urgente quindi la ricetta. Alla fine del racconto mi è stato chiaro che, con un po' di impegno, una pallida imitazione di quei cannoli sarebbe stata riproducibile e quindi condivisibile anche a Roma, con il vero 'leccuccio' di casa.


Ingredienti per 8 cannoli


8 fette di pane di altamura (quello vero: dop) tagliate sottilissime con l'affettatrice
4 etti di ricotta buona!
8 cucchiaini rasi di zucchero
la buccia di un limone grattugiato
1 goccio di latte
zucchero a velo
8 stampi per cannoli

Avvolgete mezza pagnotta di altamura nella pellicola trasparente e tenetela in frigo per un paio di giorni (serve a rendere elastico il pane)
Tagliate dalla mezza pagnotta con l'affettatrice 8 fette sottili quanto basta per non romperle (alla tacca numero 2 dell'affettatrice).
Disponetele su un piano e spruzzatele di zucchero a velo solo su un lato (servirà a caramellarle leggermente)
Avvolgetele con il lato zuccherato all'interno con la dovuta cura intorno agli stampi da cannolo (io ho quelli da cannoncino, quindi conici e vanno bene lo stesso)
Passatele in forno a 180° su una teglia coperta di carta forno per almeno un quarto d'ora, finché non si colorano e soprattutto diventano dure.
Toglietele dal forno e fatele raffreddare.


Nel frattempo montate la ricotta in una ciotola con lo zucchero e pochissimo latte, la buccia del limone (o le scagliette di cioccolato pfui!) fino ad avere una ricotta spumosa ma ancora bella soda e asciutta.
Liberate le fette dagli stampi riempitele con la ricotta da entrambi i lati.
Disponetele su un piatto e spolverate di zucchero a velo.
Nell'edizione originale e inarrivabile del ristorante Vita Pugliese, raccontatami da Leo, al quale sono eternamente grata, la ricotta era farcita con scorzette di frutta candita. Io ho dovuto ripiegare su marmellata di arance amare con scorze candite all'interno,  fatta gocciolare sopra. 


I cannoli vanno farciti e mangiati all'istante. Meglio ribadirlo, semmai ce ne fosse bisogno.

Carla


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