UN'EBBREZZA: I CANNOLI DI PANE
(da Blexbolex in Puglia)
Della Puglia sono moltissime le cose
che porto nel cuore: il valore e la qualità delle persone, dei
luoghi e del cibo. In uno, la qualità della vita.
Dopo una mattina a parlare dei libri di
Blexbolex con i ragazzi e le ragazze delle scuole di Conversano e
dopo averne parlato con i grandi nel pomeriggio, dopo aver discusso
di ebbrezza (un vento fresco che soffia a primavera) mi hanno portato
in un ristorante sotterraneo. Ho mangiato bene, molto bene ma non
ricordo cosa. Ero morta di stanchezza.
Al contrario ricordo ogni dettaglio del dolce con cui
abbiamo concluso quella cena.
Un'ebbrezza. E come tutte le ebbrezze
portava in sé l'inaspettato. Sullo sfondo di una 'cassa armonica'
luminosa, è stato convocato uno dei proprietari per chiedere nel
dettaglio la ricetta dei cannoli di pane, perché è stato subito
evidente che non avrei trovato nulla di simile altrove e che per la
fragilità intrinseca dell'oggetto, non sarebbero stati neanche
trasportabili.
Diventava urgente quindi la ricetta.
Alla fine del racconto mi è stato chiaro che, con un po' di impegno, una pallida imitazione di quei cannoli sarebbe stata riproducibile e quindi
condivisibile anche a Roma, con il vero 'leccuccio' di casa.
Ingredienti per 8 cannoli
8 fette di pane di altamura (quello
vero: dop) tagliate sottilissime con l'affettatrice
4 etti di ricotta buona!
8 cucchiaini rasi di zucchero
la buccia di un limone grattugiato
1 goccio di latte
zucchero a velo
8 stampi per cannoli
Avvolgete mezza pagnotta di altamura
nella pellicola trasparente e tenetela in frigo per un paio di giorni
(serve a rendere elastico il pane)
Tagliate dalla mezza pagnotta con
l'affettatrice 8 fette sottili quanto basta per non romperle (alla
tacca numero 2 dell'affettatrice).
Disponetele su un piano e spruzzatele
di zucchero a velo solo su un lato (servirà a caramellarle
leggermente)
Avvolgetele con il lato zuccherato
all'interno con la dovuta cura intorno agli stampi da cannolo (io ho
quelli da cannoncino, quindi conici e vanno bene lo stesso)
Passatele in forno a 180° su una
teglia coperta di carta forno per almeno un quarto d'ora, finché non
si colorano e soprattutto diventano dure.
Toglietele dal forno e fatele
raffreddare.
Nel frattempo montate la ricotta in una
ciotola con lo zucchero e pochissimo latte, la buccia del limone (o
le scagliette di cioccolato pfui!) fino ad avere una ricotta spumosa
ma ancora bella soda e asciutta.
Liberate le fette dagli stampi
riempitele con la ricotta da entrambi i lati.
Disponetele su un piatto e spolverate
di zucchero a velo.
Nell'edizione originale e inarrivabile del ristorante
Vita Pugliese, raccontatami da Leo, al quale sono eternamente grata,
la ricotta era farcita con scorzette di frutta candita. Io ho dovuto
ripiegare su marmellata di arance amare con scorze candite
all'interno, fatta gocciolare sopra.
I cannoli vanno farciti e mangiati
all'istante. Meglio ribadirlo, semmai ce ne fosse bisogno.
Carla
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