lunedì 1 ottobre 2018

FAMMI UNA DOMANDA!


UNIVERSI


Guillaume Duprat ci ha abituati a lavori di grande rigore filologico e, nello stesso tempo, di grande impatto visivo: soprattutto con ‘Il libro delle terre immaginate’ e con ‘Zoottica’ ha inaugurato un nuovo modo di fare divulgazione rivolta a ragazze e ragazzi, un modo che ha influenzato anche altri autori.
Resta comunque una forte individuazione del suo lavoro, che si riconosce immediatamente in ‘Universi. Dai mondi greci ai multiversi’, pubblicato anche questa volta dall’editore L’Ippocampo.
Già la copertina richiama esplicitamente quella de ‘Il libro delle terre immaginate’ e, in parte, ne mantiene la struttura, con la differenza che qui si segue in sostanza, con poche digressioni nelle culture cinese e araba, una linea temporale che porta dalle più antiche concezioni dell’universo al dibattito contemporaneo.


Dunque, l’Universo, lo spazio fisico che circonda e contiene il nostro piccolo mondo. Piatto, curvo, finito o infinito; con la Terra al centro, come espressione della centralità dell’Uomo nella creazione divina, o persa in una delle galassie che popolano un universo in continua espansione.
L’esposizione delle teorie cosmologiche non può che partire dai greci e dai loro affascinanti dibattiti sulla forma del cielo: la volta celeste vista come una cupola che sovrasta la terra o l’universo sferico che da Aristotele arriva a Tolomeo, fondando quel sistema geocentrico, così caro anche al pensiero cristiano, che ha retto per più di mille anni.
Dalla crisi del sistema geocentrico, con tutto il suo portato ideologico, nasce il sistema eliocentrico di Galileo e Copernico e poi di Keplero e di Newton.
Siamo oramai abituati a termini come universo in espansione e big bang: entriamo così nell’astrofisica del Novecento, dominata prima dalla teoria della relatività, poi dai grandi interrogativi posti dalla scoperta dei buchi neri, prima, poi della materia e della energia oscura. 

Ed eccoci qui, ancora una volta, ad interrogare le stelle, a chiederci quanto vivrà il nostro universo, mentre gli scienziati e le scienziate di tutto il mondo cercano affannosamente una legge universale che spieghi contemporaneamente l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.
Questo, in estrema sintesi, il contenuto del libro; ma come riesce Duprat a rendere comprensibile argomenti di questo genere a bambini/e e ragazzi /e? Con l’uso calibrato delle illustrazioni: più di mille parole, le immagini danno conto in modo intuitivo di concetti complessi, spesso astratti ed estranei al senso comune. Eppure così riesce a funzionare: possiamo immaginare e ‘vedere’ l’universo come un foglio di carta o come una ciambella.
E’ evidente che i lettori e le lettrici più giovani, direi con almeno nove anni, non coglieranno tutti i concetti espressi, ma capiranno alcune cose fondamentali: che la scienza ha una storia e quello che noi oggi consideriamo approssimativamente vero è il frutto di teorie precedenti, che oggi magari fanno sorridere, ma che sono state fondamentali nell’epoca del loro successo. Imparano anche a guardare con occhi diversi quello che li circonda, nel nostro caso li sovrasta. Imparano che non sempre il senso comune, quello che ci sembra vero nella vita di tutti i giorni, corrisponde a quello che sappiamo.


Imparano soprattutto che la scienza procede per domande, domande le cui risposte generano altre domande. E che anche oggi, che sembriamo tutti padroni della tecnologia, continuiamo a non sapere molte cose fondamentali e ad avere la testa piena di dubbi.
E poi una buona dose di modestia: se di una cosa siamo certi è che viviamo su un puntino sperso nell’immensità dell’universo e che a noi e solo a noi compete averne cura.
Un gran bel libro, uno di quelli che non dovrebbe mai mancare in un’aula scolastica o nelle biblioteche; costa un po’ di fatica agli adulti impegnarsi a spiegare e a sfruttare i tanti spunti presenti, ma può essere una bella occasione di confronto con i più giovani.
Perfetto graficamente, ricco di illustrazioni chiare nel loro significato e nello stesso tempo con grande capacità di suggestione, è un libro concepito per chiarire le idee, sollevare questioni, mettere qui e là qualche punto fermo.
Un libro necessario per tutte le scienziate e gli scienziati di domani, i loro insegnanti e i loro genitori, con l’augurio che nascano domande su domande, imprevedibili e sorprendenti.
Buona lettura!

Eleonora

“Universi. Dai mondi greci ai multiversi” G. Duprat, L’Ippocampo 2018

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