mercoledì 14 novembre 2018

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


ANDARE OLTRE


Una collana recente di De Agostini, editore che recentemente ha avuto la capacità di rinnovare parzialmente il proprio catalogo, I Diamantini, rappresenta una nuova proposta nella narrativa per lettori in ‘costruzione’, la fascia d’età fra gli otto e i dieci anni sommersa soprattutto da proposte seriali.
Libri con copertina rigida, di formato appena più grande del classico ‘rilegato’, richiamano un po’ le caratteristiche della Contemporanea, brillante collana della Mondadori. Il tratto distintivo è proporre testi brevi con un discreto corredo di illustrazioni.
Nel nostro caso, ‘Oltre il sentiero’, abbiamo una brillante coppia di scrittore e illustratore, con Sgardoli e Sanna.


Sgardoli negli ultimi tempi ha ricevuto molti, meritati, premi, ed è entrato con ‘The Stone’ nella cinquina finalista dello Strega ragazzi. Le sue abilità di narratore sono ben note e anche qui, nella misura del racconto lungo, dimostra come si possa costruire una storia avvincente con pochi elementi, stando bene alla larga da componenti misteriose o fantastiche. Basta la realtà, nella sua diretta rappresentazione.
Qui abbiamo un padre e un figlio undicenne che vanno a fare un’escursione in montagna, il primo scalatore esperto, il secondo abituato a seguirlo.
Nonostante l’accenno a qualcosa che non va, gli incubi notturni del ragazzo, i presentimenti, la storia ci racconta questa passeggiata, che si svolge tranquilla fino al momento in cui il protagonista Alberto, detto Albi, non mette un piede in fallo e scivola per un ghiaione, seguito dal padre che cerca di fermarne la corsa incontrollata. Il ragazzo viene fermato da un masso, il padre precipita in un crepaccio, qualche metro più sotto. Si fa male, non può uscire da lì. 


A questo punto le parti si invertono: il padre, che nella sua lucidità impartisce le istruzioni al figlio per andare a cercare aiuto, è quello fragile, bisognoso di soccorso; il ragazzino è quello che deve assumersi sulle proprie spalle il peso della responsabilità di una vita altrui. Deve diventare grande, affrontando i propri limiti e le proprie paure.
E’ quello che fa, cercando di scendere a valle per cercare soccorso, sbagliando strada, inciampando, perdendo la bussola, immaginando inesistenti lupi feroci in agguato.
Riesce miracolosamente a non perdere la calma, a ricordarsi i suggerimenti del padre, a fare fronte agli imprevisti e, finalmente, a raggiungere la meta.


Quello che ho più apprezzato in questo racconto lungo è proprio l’essenzialità, la stringatezza, il ridurre l’avventura alla sua essenza fatta di azione e di emozioni forti, la paura, la speranza, il coraggio, la difficoltà delle scelte. E’ intrigante il gioco che lo scrittore fa con la giovane lettrice o lettore, che all’inizio sono portati a credere alla presenza di qualcosa di misterioso, di oscuro, per poi ritrovarsi nell’azione nuda e cruda, un ragazzino spaventato che ha nelle sue mani la sorte del padre.
E’ una lettura scorrevole, appassionante, con la giusta dose di suspense che aiuta a leggere tutto d’un fiato questa bella storia.
Le illustrazioni di Sanna, che accompagnano la narrazione, rendono bene le atmosfere montane, i paesaggi sconfinati come il il fitto intreccio di un bosco, che non lascia passare la luce e moltiplica i suoni. Come in ‘Fiume lento’, l’acquarello si presta perfettamente a costruire scenari evocativi, fatti di suggestioni.
In conclusione, mi sembra che questa collana, che prende il nome da un uccellino, sia un bell’esperimento, che coniuga cura editoriale, quale emerge anche dai dettagli, dal leprotto che segue il racconto a partire dalla copertina, a efficacia delle scelte narrative, con una bella sintesi di testo scritto e illustrazione. Peccato che lo stesso editore, in altri contesti, riproponga prodotti scontati ed esclusivamente commerciali.

Eleonora

“Oltre il sentiero”, G. Sgardoli e A. Sanna, De Agostini 2018





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