martedì 27 novembre 2018

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


ULTIMO VENNE IL VERME

Come il camaleonte salvò l'Arca di Noè
Yael Molchadsky, Orit Bergman (trad. Shulim Vogelmann)
La Giuntina 2018


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)

"Nell’arca di Noè c’è grande affollamento ed eccitazione:
gli asini ragliano, le rane gracidano, i leoni ruggiscono
e la pioggia ticchetta sul tetto – tic, tac, tic, tac, tic, tac.
Noè non capisce il linguaggio degli animali, ma sa ascoltare:
sono affamati, è arrivato il momento di dargli da mangiare.
Scende in dispensa nella pancia dell’arca per preparare,
insieme a sua moglie Naamà e ai figli, il pasto per ogni animale."

Con grande attenzione e competenza Noè prepara qualcosa da rodere per i roditori, qualcosa da predare per i predatori, qualcosa di molle per i molluschi, e sua moglie Naamà va all'alba a nutrire il gallo e Noè a notte fonda nutre pipistrelli, lupi, istrici, orsi e civette.
Gli unici che non mangiano, o meglio che non mangiano ciò che Noè somministra loro, sono i due camaleonti: radici, semi, noci e foglie vengono ignorati. 


I due ragazzi di Noè, Sem e Cam, sono curiosi delle abitudini di queste due bestioline. Notano il cambiamento di colore che forse corrisponde a un mutamento di gusto...Notano la gobba, come quella dei cammelli, ma anche la pappagorgia, come i pellicani, magari sono già piene di cibo? Intanto i due camaleonti continuano a non mangiare ma Noè sa che il gusto non si discute e quindi non dispera. Il loro dimagrimento però alla lunga lo impensierisce come pure gli dà pensiero l'allarme lanciato dalla moglie che scopre vermi a bordo che stanno mangiando le scorte di frutta e verdura.
La soluzione è a un tiro di schioppo, anzi no, a un tiro di lingua.
Messa in salvo una coppia di vermi 'eletti', i restanti diventano terreno di caccia per i due camaleonti. 


La sopravvivenza sull'arca, vermi a parte, è in salvo.

L'arca di Noè è una meravigliosa storia che ha generato un bel po' di belle idee che poi sono diventate bei libri per bambini.  
Tutti quegli animali, il viaggio avventuroso per mare, la convivenza forzata sono questioni piuttosto stuzzicanti...
Alcuni libri si limitano a raccontare la vicenda, altri ne indagano aspetti e declinazioni particolari: il migliore è L'arca parte alle otto, con i tre pinguini che non rinunciano a salire a bordo, nascondendo il terzo in valigia, a seguire Perché il cane ha il naso bagnato?: un altro caso di salvazione nella salvazione. E ancora Quando Noè cadde dall'arca, con le rime di Nicola Cinquetti, e ultimo, rigorosamente silenzioso, il beneaugurante C'è posto per tutti di Massimo Caccia.
A questa personale collezione ideale di storie che hanno a che fare, a vario titolo, con l'arca ora si aggiunge questo titolo che, ben più degli altri, radica nella tradizione del racconto originale. Eppure, come gli altri citati, declina in modo molto originale la storia biblica. E con gli altri condivide un tono decisamente 'ironico'. Ed è proprio l'ironia l'elemento che spicca già dalle prime frasi del testo e dai primi disegni.


La sezione dell'arca così come la concepisce Orit Bergman, vista nella frenetiche attività, con gli animali, in coppia, messi in ordine per non sprecare spazio (Massimo Caccia rules), e quella certa aria di tensione che si coglie negli sguardi di predatori e predati, o ancora il brulicante vai e vieni degli 'addetti ai lavori', primo fra tutti Noè con la sua inseparabile bisaccia rossa. Vivace il registro della Bergman, così movimentata e colorata, e ancora più vivace il testo che Shulim Vogelmann restituisce in una traduzione esilarante.
Con precisione elenca i versi degli animali e li mette in sequenza con quella pedanteria di cui i bambini sono assoluti maestri. Altrettanta puntualità si ritrova nella scelta dei menu e negli orari di foraggiamento. 


I bambini e le bambine saranno ben contenti nel sentirli snocciolare uno dopo l'altro con tanta esattezza.
Resta solo un unico dubbio che ha a che fare con la deontologia professionale di Noè. Dio è stato molto chiaro: solo una coppia per ogni animale abitante della terra. Dunque i vermi che generano l'allarme dato da Naamà sono i figli della coppia salvata da Noè, oppure sono larve 'clandestine'? E se così è, perché allora Noè non ne aveva salvato due esemplari fin dal principio e perché lo fa solo dopo, eleggendone due tra tanti? E ancora: con quale criterio sceglie i due fortunati?
Il tema della scelta, la questione della punizione...
Domande che sarebbe bello mettere in condivisione con i bambini per ragionarne con loro. Senza contare le questioni che sono a monte di tutta questa storia del diluvio. 


Come spesso accade nelle scelte editoriali di Giuntina, le questioni che pongono i loro libri superano il confine strettamente religioso di partenza e guardano oltre, navigando in acque libere.

Carla

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