UN ALTRO MONDO DI SOTTO
Passato un po’ inosservato, ‘La
porta di mezzanotte’, di Dave Eggers, pubblicato da Mondadori, è
un romanzo di avventura in chiave fantastica, con punti di forza e
qualche debolezza.
Il primo limite è indubbiamente quello
di aver ripreso uno schema narrativo già utilizzato in tante forme e
modalità espressive: un ‘mondo di sotto’, abitato da creature
minacciose, che mina l’esistenza di quello di sopra; se questo
schema può far sentire a casa più di un lettore o lettrice,
consumatori compulsivi della serie televisiva Stranger Things, farà
storcere un po’ il naso a quei lettori che conoscono il lato
migliore dell’autore, che si è da poco cimentato anche in un albo
illustrato dedicato ai temi della libertà e dell’accoglienza.
Ma qui, almeno apparentemente, si
respira tutta un’altra atmosfera: siamo nella cittadina di
Carosello, dove arriva la famiglia Flowerpetal, costretta al
trasferimento dalla perdita di lavoro da parte del capofamiglia. Il
protagonista è un dodicenne dal nome ingombrante: si chiama Granito,
nel senso proprio di pietra, ma ama farsi chiamare Gran. Con lui la
sorellina, ovviamente petulante, e la mamma, costretta in sedia a
rotelle.
Tutta la cittadina è fatta di case
sbilenche e ogni tanto ne crolla una; ma gli abitanti non sembrano
curarsene, tanto sono presi dalla routine e dalla loro tristezza. Il
nostro Gran a scuola fa due incontri importanti: con Catalina
Catalan e con Il Duca, un impiegato della scuola che gestisce una
sorta di magazzino. La prima è una ragazza rude e misteriosa, con la
capacità di sparire nei momenti più impensati. L’altro racconta a
Gran la storia della città, che ebbe un momento di splendore quando
era attiva la fabbrica di giostre Catalan, conosciuta in tutto il
mondo. La sua decadenza è stata la fine della città e degli artisti
che lavoravano a questi preziosi artifici.
Chiunque a questo punto può fare due
più due: i crolli, le voragini hanno a che fare con la decadenza
della città e con la tristezza dei suoi abitanti. Infatti, a questo
punto scopriamo che il sottosuolo è pieno di gallerie scavate dai
Vuoti, creature fatte di vento, che si nutrono del dolore umano; a
contrastarli ci sono i Sollevatori, ragazzini e ragazzine che
puntellano costantemente i tunnel che si sono creati, impedendo alla
città di sprofondare. Inutile dire che Grant entrerà a far parte di
questo piccolo esercito di resistenti e sarà anche la persona che
con un colpo di genio farà risorgere la città.
Dunque, molti schemi narrativi
ricalcano il già visto e già letto; ma il romanzo di Eggers ha
dalla sua alcuni punti di forza: intanto una scrittura non banale,
accorta nella attenta descrizione e caratterizzazione dei personaggi,
densa di riferimenti al mondo reale, alla concretezza delle
situazioni che descrive. Poi la capacità di inserire in modo non
pedante dei momenti di riflessione che aprono la mente della lettrice
e del lettore nei confronti di tematiche di natura etica o sociale:
qua e là il Narratore interviene per dire la sua e sostenere la
posizione di questo o quel personaggio.
A questo riguardo ho trovato
interessante la battuta di Catalina che definisce ‘la tristezza, un
dovere’, nel senso che solo l’aver provato questo stato d’animo
consente di riconoscerlo e condividerlo con altri, cercando di
aiutarli. Solidarietà e gratitudine diventano il cemento di un modo
migliore di stare insieme. Sono eroi ed eroine quelli/e che non solo
si mettono in gioco e sfidano il mostro di turno, ma sono capaci di
far leva sulle proprie debolezze , sulla propria fragile umanità.
Concetti che acquistano un valore aggiuntivo conoscendo l’impegno
dell’autore in molte attività a favore dei più giovani.
In tutto questo, nonostante le trecento
pagine e più, il romanzo scorre veloce, grazie anche a capitoli
brevi, accompagnati dalle illustrazioni di Aaron Renier e si lascia
leggere con facilità da lettrici e lettori con una certa
dimestichezza con le storie ‘lunghe’, a partire dagli undici
anni.
Eleonora
“La porta di mezzanotte”, D.Eggers
con le illustrazioni di A.Renier, Mondadori 2018
Notarella al margine. Nei
ringraziamenti, Eggers racconta delle scuole di scrittura creativa
per i più giovani, in cui lui è direttamente impegnato, raccolte
sotto la sigla 826 National, che hanno sedi in molte città americane
ed europee. Scuole gratuite! Gli indirizzi di queste scuole li potete
trovare sulla pagina web di Eggers: www.daveeggers.net
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