mercoledì 15 maggio 2019

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

RAPINA IN CORSA


La parte più indispensabile di questo libro, una graphic novel per apprendisti lettori, è la presentazione dei personaggi. Indispensabile perché in un racconto di sole immagini e dialoghi è un po’ difficile tenere il filo.
Il libro in questione è ‘La grande rapina al treno’, di Federico Appel, pubblicato da poco da Sinnos.
Il canovaccio è essenziale: il protagonista, l’io narrante, è un ragazzino vivace e curioso, in viaggio con una zia poco divertente. E’ circondato da una pletora di personaggi da film western: l’imbonitore, lo sceriffo, l’indiano buono e, naturalmente, i banditi, rappresentati dalla famigerata banda dei tredici, qui presenti solo in tre.
Mentre il giovane protagonista, annoiandosi a morte, va in giro per i vagoni del treno, facendo conoscenza con i vari viaggiatori che ne occupano gli scompartimenti, si avvicinano i feroci banditi, determinati a compiere la più grande rapina del secolo.
Ne deriva un forsennato parapiglia in cui, fra cambiamenti di fronte e colpi di scena, i banditi ovviamente alla fine hanno quello che si meritano.


Originale la scelta dell’autore di far parlare soprattutto le immagini, che via via assumono le caratteristiche di un corto d’altri tempi, una comica finale alla Buster Keaton. Da un inizio pacato, in cui vediamo i diversi passeggeri intenti in varie attività, il ritmo accelera velocemente con l’arrivo dei tre banditi, brutti come si conviene, uno dei quali a cavallo di un maiale. Da quel momento la struttura dell’immagine, con personaggi che compaiono dietro o sopra al treno, si complica. L’azione scorre velocemente : più personaggi entrano in azione, dall’indiano-professore che diventa un eroe e s’innamora della signorina lettrice, all’orso da circo che, liberato, interviene con la sua forza bruta, allo sceriffo imbranato che rincorre il treno cavalcando uno struzzo.
Talvolta tutto corre in una direzione, altre volte i personaggi sul treno corrono in direzione opposta.
Insomma molta molta animazione per una narrazione basata essenzialmente sul ritmo e sul grottesco, con personaggi disegnati per rappresentare la propria tipologia di appartenenza fino in fondo: la zia noiosa non può non avere gli occhiali, la signorina romantica ha un cappellino guarnito di fiori e così continuando.


‘La grande rapina al treno’ si presenta come un divertente movimentatissimo primo approccio dei lettori più giovani, di sei sette anni, al linguaggio del fumetto e della graphic novel; pur essendo di grande semplicità, è un testo ricco di riferimenti alle ambientazioni western, ai primi film e alle comiche, con il ritmo sincopato che le contraddistingue. I lettori e le lettrici dovranno imparare a districarsi in un’azione così veloce, ma lo faranno sicuramente con grande divertimento.

Eleonora

“La grande rapina al treno”, F. Appel, Sinnos 2019



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