mercoledì 20 novembre 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


SOTTO A CHI TOCCA!
 
Hugo. Cattivo, sanguinario e pericolosissimo, Mia Nilsson,
(trad. Susanna Di Cosimo, Tor Anders Grönlund)
Il Barbagianni 2019



ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Da qualche parte al Nord, in una casa piccola piccola, in un bosco grande grande, vive Hugo. Hugo è la creatura più cattiva, più pericolosa e più sanguinaria che si sia mai vista nel bosco.
O almeno così dicono tutti..."

D'altronde Hugo è un coccodrillo e i coccodrilli non hanno fama di essere animaletti mansueti. Eppure fino a poco tempo fa, Hugo non galleggiava a pelo d'acqua in qualche fiume africano, ma piuttosto faceva l'equilibrista in un circo, a vari metri d'altezza. E siccome era molto acclamato dal pubblico, il dromedario invidioso una notte lo spinse giù dal carrozzone.
Così Hugo si trovò solo.
Perso il circo, si mise in cammino e strada facendo, arrivò nel grande ed estremo Nord e vi si stabilì. 



Nessun animale di quelle parti aveva mai visto un coccodrillo e sulla sua persona cominciano a circolare storie piuttosto inquietanti: sulle sue dimensioni, sulle sue abitudini alimentari. In verità il coccodrillo è quello che è e non lo si può definire una creaturina. Tuttavia gli hobby che coltiva sembrano smentire la sua proverbiale ferocia: cucina, lavora a maglia e lustra al meglio i pavimenti della sua casetta. Vorrebbe tanto fare amicizia, ma nessuno si fida di lui. Fino al giorno in cui, pieno di tristezza, decide di emigrare in Australia, agli antipodi. Mentre è lì che cammina a testa china lungo la strada con la sua valigetta, mette in salvo, davanti agli occhi atterriti della madre, due piccoli di cinghiale che stavano per finire sotto le ruote di una macchina. La riconoscenza porta l'intera famiglia di ungulati alla casetta di Hugo che è felicissimo di aver ospiti (e di non dover più partire).
Finalmente qualcuno si dimostra affettuoso nei suoi confronti e comincia a fidarsi di lui. Tutto sembra andare a meraviglia, fino a quando Hugo non si presenta davanti ai suoi numerosi convitati con un coltellaccio in mano...

Costruito su uno dei più classici e fertili meccanismi narrativi, il binomio fantastico, così tanto chiaramente spiegato da Rodari nella sua Grammatica.
La storia nasce - e questa non fa eccezione - dal rapporto contraddittorio tra due termini che sono insolitamente contigui. In questo caso abbiamo una foresta, abitata, come è normale che sia, da conigli selvatici, volpi, caprioli e qualche incauto cinghiale. Un habitat piuttosto insolito per un coccodrillo africano. Primo binomio fantastico. Poi, ed è il secondo binomio, abbiamo un animale feroce che lavora a maglia e fa le torte.
Entrambe le circostanze danno corpo alla storia che si alimenta da questo binomio inaspettato e 'fantastico'.
Alexis Deacon, che di belle storie ne ha scritte diverse, racconta che il suo metodo di invenzione parte sempre da questo tipo di accostamenti improbabili. Mettere un coniglio a pilotare un aeroplano è l'esempio che lui fa, oppure, come accade nel libro della Nilsson, mettere un coccodrillo dove non ci si aspetterebbe mai di vederlo. 



Il binomio genera sorriso o risata e soprattutto tiene alto il livello di attenzione e di curiosità di chi legge.
In tal modo la trepidazione degli abitanti del bosco, all'oscuro di chi sia affettivamente Hugo, fa sorridere il lettore che è perfettamente consapevole che quello è un coccodrillo un po' sui generis. Ma mai abbassare la guardia: perché tutto ora concorre al colpo di teatro finale che, con un sapiente giro di pagina, scioglie il fiato sospeso e lo trasforma in un bel sospiro di sollievo.
Credo che in Hugo si possa tranquillamente lasciare in secondo piano quel po' di retorica sul tema del 'diverso' che arriva e che il gruppo tiene ai margini e sotto osservazione, a debita distanza.


A ben vedere non è la cosa più interessante del libro.
Certo sarebbe stato bello se il coccodrillo alla fine fine fine avesse fatto il suo mestiere e avesse assaggiato un coniglio o un giovane cinghiale... O quanto meno fosse stato lasciato uno spiraglio aperto sull'incertezza. Viene in mente il vecchio lupo della Zuppa di sasso che risparmia la gallina e gli altri, ma nell'ultima pagina silenziosa si dirige con il suo sacco e il suo coltellaccio verso la casa del tacchino...In una meravigliosa quanto autentica logica del 'sotto a chi tocca!'


Carla


Noterella al margine. La Nilsson colpisce per la versatilità del suo fraseggio, tra fumetto, testo scritto e testo illustrato, e per un disegno insolito pieno di soluzioni originali, dettagli divertenti, come il bosco ordinato e il tramonto psichedelico, e garbatamente movimentato e con ritmi ben calibrati tanto nello spazio scenico quanto nelle proporzioni.

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