ON THE ROAD
‘La seconda avventura’, romanzo di
Simone Saccucci, pubblicato da Edt Giralangolo, è proprio un romanzo
on the road, che racconta la fuga di due donne, una giovanissima
l’altra anziana, verso un luogo di fatto mitico, l’isola
irlandese del lago di Innisfree, cantata da Yeats.
Situazione implausibile, ma che
acquista una sua credibilità man mano che ci si addentra nel testo:
la protagonista, Bianca, che ci racconta il suo viaggio in prima
persona, è una sedicenne in fuga dalla famiglia, dopo la morte del
padre; la sua non è una fuga qualunque, sta scappando alla guida del
suo camion, in testa il mito della camionista polacca Iwona
Blecharczyk. Vuole andare via e dimostrare a se stessa di essere
all’altezza dei suoi sogni. Incappa quasi subito in una curiosa
autostoppista, muta, assai in là con gli anni, che dichiara di
chiamarsi Siria e di volere andare a Innisfree.
La ragazza accetta, in fondo non ha
meta e non ha molti soldi, può essere utile farsi pagare il gasolio
da questa strampalata signora.
Solo che, lungo il percorso, si svelano
altre verità: Siria ha un altro nome, Maria, ed è anche lei in
fuga, non solo da una casa di cura in cui è nei fatti reclusa, ma
dal suo passato.
Lei, cresciuta nei monti della valle
dell’Aniene, in un paesetto di poche anime, fatto di povertà e di
ignoranza, non è andata a scuola, ma ha avuto un amico, Primo, che
le ha fatto conoscere la poesia e la gentilezza. Lei così ha
imparato a cantare le storie e lo ha fatto fino al matrimonio con
Domenico e ai quattro figli avuti nel corso degli anni. Con loro ha
imparato a leggere e scrivere e si è nutrita dei libri che le
prestava Primo. Incombe la tragedia, con Domenico è preda di una
violenta e feroce gelosia, che la priva, ma non del tutto, della
voce, e lei accusata della morte del marito.
Tutto questo Bianca lo apprende dalle
poche parole di Maria/Siria, il suo nome d’arte, e dal diario che
lei le consegna.
La fuga diventa via via più difficile
e drammatica, nonostante le pause e gli aiuti occasionali. Ma d’altra
parte, è difficile non farsi notare quandosi è tanto giovani alla
guida di un camion.
Non dirò del finale, che riporta il
lettore e la lettrice con i piedi per terra.
Il romanzo ha una struttura complessa,
che alterna il punto di vista delle due protagoniste e nello stesso
tempo inserisce nella narrazione i flashback rappresentati dal diario
di Maria, costruendo un continuo cambiamento di piani, di
prospettive: il presente della sedicenne in fuga, il presente
dell’anziana Maria, in fuga dalla casa di cura, il suo passato di
contadina ‘istruita’, cui la poesia ha dato voce.
E’ l’incontro di due solitudini, di
due persone in cerca di un futuro che le porti lontano dal passato e
poco importa se a Innesfree non ci si arriverà mai.
Simone Saccucci si definisce ‘narratore
di comunità, storyteller’; nella sua scrittura c’è molto del
racconto orale e della sua apparente incoerenza, con l’evidente
scopo di coinvolgere il lettore e la lettrice in una storia
dall’andamento ellittico, che ti riporta ciclicamente nello stesso
punto, visto però in modo diverso.
Lettura consigliata per lettrici e
lettori sopra i dodici anni.
Eleonora
“La Seconda Avventura”, S.
Saccucci, Edt Giralangolo 2020
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