UN AUGURIO
C’è un libretto, un classico ‘libro
d’occasione’, creato cioè su spunto di una ricorrenza o su
richiesta di qualche ente, dedicato, in collaborazione con la
sezione italiana di Amnesty International, alla Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani; e ha una firma di tutto rispetto, Chris
Riddell. Mi è sembrato che fosse, suo malgrado, particolarmente
calzante in questi giorni, perché mette tutti insieme, uno vicino
all’altro, i principi fondamentali che tutti noi condividiamo:
il Diritto alla Sicurezza, che
declinato al tempo delle epidemie, potrebbe diventare il diritto di
andare al lavoro, o a scuola, in piena sicurezza. E abbiamo tutti in
mente il personale sanitario, ma anche gli operai nelle fabbriche,
che hanno dovuto fare il proprio dovere mettendo a rischio la salute
e la vita.
Il Diritto alla Vita e il Diritto alla
Protezione, che, a quanto pare, in tempo di epidemia valgono solo per
alcuni, lasciando indietro chi vive per strada, è povero, o subisce
le guerre, le violenze, la fame, lasciando indietro chi attraversa il
mare nonostante tutto
il Diritto alla Conoscenza, che in
questi giorni di scuola virtuale ha diviso ancora una volta gli
alunni e le alunne in due: chi ha di suo i mezzi per connettersi, e
chi non li ha, sbriciolando quella connessione fra diversi, che la
scuola promuove e consente, e che può colmare le distanze
il Diritto ad esprimere il proprio
pensiero e a formarlo liberamente, associandosi con persone dello
stesso orientamento
Infine il Diritto alla Libertà
personale, teoricamente intangibile, oggi messa in discussione per
motivi sanitari. Ed è questo un percorso davvero pericoloso,
compreso l’uso della tecnologia per controllare i comportamenti
degli individui.
Chris Riddell, magistrale illustratore
fantasy, spesso sodale del grande Neil Gaiman, qui presta il suo
tratto più gentile, quasi volesse essere lui a difendere tutti i
bambini e le bambine che lo leggono e che animano le sue
illustrazioni.
Ecco, nel fare a tutte e tutti un
sincero augurio di festività serene, non posso che augurare in primo
luogo che la ripresa, speriamo non lontana, riunisca nuovamente
questi diritti e li riconosca a ciascuno e ciascuna, che sia un
ragazzino dei bassi di Napoli, o un migrante alla deriva nel
mediterraneo, o ciascuno di noi, che oggi siamo consapevoli di aver
perso ben più di una fetta di reddito, o di lavoro.
Pensiamo il futuro partendo da qui.
Eleonora
“Il mio piccolo libro delle Grandi
Libertà”, C. Riddell, White Star 2018
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