EPPUR SI EVOLVE
Il tema dell’evoluzionismo e della
sua portata rivoluzionaria è ben presente nella letteratura per
ragazzi e mostra quanto sia ancora viva l’eco delle polemiche che
ne hanno accompagnato l’affermazione.
Ma prima di vedere in che modo il
darwinismo sia entrato nella letteratura, è necessario fare un passo
indietro.
Il passaggio da una teoria scientifica
ad un’altra non è sempre indolore e coinvolge ben più di una
comunità di scienziati. Spesso vengono messi in discussione, anche
senza volerlo, aspetti del pensare comune o dei credo religiosi,
provocando rivoluzioni culturali che possono durare secoli. Per
spiegare l’impatto di una nuova teoria scientifica faccio
riferimento allo schema proposto dall’epistemologo e storico della
scienza Thomas Kuhn; questo autore distingue due fasi nella sequenza
di teorie scientifiche, la scienza ‘normale’ e la scienza
‘rivoluzionaria’. Nella prima, per dirla molto sinteticamente, si
raccolgono prove a supporto dei paradigmi considerati validi, nella
seconda sono proprio questi ad essere messi in discussione; ne deriva
una fase di transizione in cui sono proprio diverse le domande che i
ricercatori si pongono, è diversa l’interpretazione dei dati
osservabili e alla fine ne emerge una nuova teoria che, in qualche
caso, ha la potenza di costruire una nuova visione del mondo.
E’ stato così, ad esempio, per la
rivoluzione copernicana che, partendo da una più semplice ipotesi
matematica, ha ribaltato l’universo aristotelico-tolemaico: non più
la Terra, e l’Uomo che in essa domina, al centro dell’Universo,
ma una Terra che poi col tempo e con l’evoluzione delle
osservazioni astronomiche si è ritrovata sperduta in un angolo di
una delle tante galassie di un universo infinito.
Questo passaggio cruciale ha costretto
l’Uomo a scendere dal proprio trono ma, per esempio nelle scienze
naturali, ha continuato ad essere visto come espressione di un
disegno divino che proprio all’umanità tendeva come realizzazione
di perfezione in terra. Questo era lo spirito tassonomico di Linneo e
della sua scala naturae.
La teoria dell’evoluzione espressa ne
‘L’Origine delle Specie’ colloca l’umanità all’interno, e
non sopra, un processo naturale di trasformazione e adattamento
all’ambiente che segue leggi biologiche e non un disegno divino
preordinato. Il ruolo dell’uomo nel cosmo non è il quesito
principale posto dal darwinismo, mentre lo è la rottura della
fissità delle specie, uguali a come sono state create
dall’intervento divino, e il superamento del finalismo.
Detto in estrema sintesi, l’uomo non
è più al centro della creazione divina, e non è il suo fine, ed
essa viene espulsa dal meccanismo di modificazione delle diverse
specie di viventi.
In un certo senso, è come se il
processo di relativizzazione iniziato con la rivoluzione copernicana
si stesse ulteriormente compiendo, e posso dire che non ha ancora
terminato il suo corso. Si comprende bene, quindi, quanto
l’affermazione delle tesi evoluzionistiche abbia scosso gli
ambienti religiosi e non solo. Questo processo lunghissimo di
redifinizione del ruolo umano nel mondo è ben lontano dall’essere
compiuto; è all’interno delle stesse ricerche biologiche che
emergono nuove interpretazioni e nuove scoperte che svelano
un’immagine nuova del mondo naturale, di cui, finora ci siamo
considerati padroni. E quanto sia urgente una vera rivoluzione nel
rapporto uomo- natura è sotto gli occhi di tutti, nella nostra
drammatica contemporaneità.
E come viene raccontato questo processo
nei romanzi dedicati ai ragazzi (ma non solo a loro)?
Per raccontare il riverbero diretto
nella narrativa, ho scelto tre romanzi: ‘L’evoluzione di
Calpurnia’, ‘Miss Charity’ e ‘L’albero delle bugie’.
Partiamo dal primo: ‘L’evoluzione
di Calpurnia’, scritto da Jaqueline Kelly nel 2009 e pubblicato da
Salani nel 2011, è forse il romanzo in cui è proprio l’opera di
Charles Darwin a rappresentare il filo conduttore della vicenda,
tant’è che i capitoli sono titolati con citazioni tratte da
‘L’Origine delle Specie’; la vicenda, come è noto, racconta di
una ragazzina che vive in Texas, a cavallo fra ‘800 e ‘900, in
una famiglia facoltosa ed appare destinata, unica figlia femmina con
sei fratelli maschi, ad acquisire il ruolo di padrona di casa. Le sue
aspirazioni sono però altre: vuole studiare la natura ed ha una
grande attitudine in questo: con la sua sola osservazione riesce a
spiegarsi perché, nell’estate riarsa che sta vivendo,
nell’inaridito prato di casa si vedano solo cavallette gialle,
mentre quelle verdi sono sparite. Cerca conforto nel testo di Darwin
in biblioteca, ma la bibliotecaria si rifiuta di consegnarglielo: è
un testo scandaloso. Lo scandalo de ‘L’Origine delle Specie’,
dal punto di vista di una religione bigotta legata
all’interpretazione letterale della Bibbia, sta nel fatto di non
considerare la natura come creazione diretta di Dio e, ancor di più,
di mettere l’umanità non al centro del progetto divino, ma
all’interno di una natura governata da sue proprie leggi.
L’emancipazione di Calpurnia dal suo
destino si compie con il passaggio di testimone fra il nonno e lei,
nel momento in cui le consegna solennemente la copia del libro di
Darwin conservata gelosamente in biblioteca: “Nonno allungò il
braccio verso la pila di libri. (...)Estrasse un libro foderato di
sontuoso cuoio marocchino verde con bei fregi d’oro. Lo lucidò con
la manica, anche se per quanto potevo vedere non era impolverato. Si
inchinò con fare cerimonioso e me lo porse. Lo guardai. ‘L’Origine
delle specie’. Qui, in casa mia. Lo ricevetti con entrambe le mani.
Lui sorrise.
Cominciò così il mio rapporto con
Nonno”. Da quel momento, Calpurnia continuerà in modo sistematico
le sue ricerche naturalistiche, coronate alla fine da un inaspettato
successo.
Un altro romanzo che si muove sul
binomio ribellione femminile/scienza è “Miss Charity”, romanzo
ispirato alla vita di Beatrix Potter, firmato da Marie-Aude Murali
nel 2008 e tradotto da Giunti nel 2013. La protagonista ci racconta
in prima persona la sua vita nell’Inghilterra vittoriana di fine
‘800, all’interno di una famiglia borghese che vive di formalismi
e di buona creanza. Charity ha scarsi rapporti con i genitori e fin
dall’infanzia trova conforto nello studio della natura e nel
disegno, passioni che avranno modo in intersecarsi con il passare
degli anni. Nascosta nel terzo piano della sua abitazione, alleva
topolini, addestra corvi e compie esperimenti di varia natura sui
funghi e sulle muffe. Ben poco a che fare con le attitudini di una
ragazza di buona famiglia. Anche lei incappa nella lettura de
‘L’Origine delle specie’:
“Herr Schmal mi prestò le opere di
Charles Darwin, che lessi clandestinamente. Non ero affatto scioccata
dall’idea che i miei antenati si fossero dondolati tra i rami degli
alberi qualche milione di anni fa. Al contrario, più leggevo Darwin
più mi sentivo a mio agio nella mia famiglia, che non era solo la
specie umana, non avevo sempre saputo che io e Peter eravamo cugini?”
La penna ironica della Murail descrive
con leggerezza il contrasto fra il perbenismo ottuso della famiglia e
la caparbietà di una ragazza capace di vedere con chiarezza il mondo
e i propri obbiettivi, che la porteranno a raggiungere l’indipendenza
economica pubblicando i libri, scritti e illustrati da lei, popolati
di animaletti di grande successo, come il mitico Peter Coniglio e i
suoi numerosi fratelli.
Ma se si vuole avere ancora di più la
misura dello scandalo rappresentato dall’evoluzionismo, non si può
non fare riferimento a ‘L’Albero delle bugie’, di Frances
Hardinge, pubblicato nel 2014, tradotto da Mondadori nel 2016. In
questo romanzo, ambientato anch’esso nell’Inghilterra vittoriana,
vede come protagonista la giovane Faith, che inutilmente aspira,
seppur ragazzina, a far parte del mondo scientifico e colto del
padre, pastore protestante e naturalista. Costui è pervaso dal
dubbio introdotto dall’opera di Darwin e incappando in un albero
dalle virtù sorprendenti, si nutre cioè di bugie e in cambio svela
segreti sul medesimo argomento, fabbrica dei falsi reperti per
dimostrare l’infondatezza delle teorie evoluzionistiche. Nel suo
diario, il padre di Faith dice così:”Da tempo andavo allentando la
presa alla roccia della mia fede, colpito com’ero dalle crudeli
ondate incessanti di nuove scoperte. Le certezze di un tempo erano
ormai tronchi spezzati in balia della marea. Avevo bisogno di
conoscere, una volta per tutte, da dove proveniva l’Uomo. Era stato
creato da Dio a propria immagine e somiglianza e posto a capo del
mondo, o era solo l’illuso pronipote di una qualche scimmia dalla
fronte sfuggente?”. Da questa breve citazione si vede come il
centro del dibattito, non solo scientifico, ma anche religioso, fosse
proprio il posto dell’umanità nel mondo, il suo essere il fine di
una creazione pensata per l’uomo stesso. Tuttora, lo spodestamento,
oramai incontrastato, dell’Uomo pone una serie di problemi
teologici.
Ma in questo romanzo, come nei
precedenti, la portata rivoluzionaria dell’evoluzionismo si
intreccia con le personali rivoluzioni di ragazze, di donne che
cercano di farsi strada in una società patriarcale e intimamente
maschilista; ma se l’aspirazione ad entrare nel mondo della scienza
corrisponde ad un soffio di modernità che, anche grazie ai dibattiti
culturali, smuove l’immobilismo di società ingessate nell’ordine
della borghesia benpensante, è anche vero che la scienza stessa non
era, e non lo è mai stata, esente da maschilismo. Le presunte
dimostrazioni dell’inferiorità intellettuale della donna, o delle
persone di colore, ne sono un fulgido esempio.
Spero di essere riuscita a mostrare con
sufficiente chiarezza quanto la scienza, non vista, entri nella
letteratura, fornendo spunti interessanti per approfondimenti anche
interdisciplinari.
Buona lettura
Eleonora
“L’evoluzione di Calpurnia”, J.
Kelly, Salani 2011
“Miss Charity”, M.A. Murail, Giunti
2013
“l’albero delle bugie”, F.
Hardinge, Mondadori 2014
“La struttura delle rivoluzioni
scientifiche”, T. Kuhn, Einaudi 2009 (Ultima edizione)
“La rivoluzione copernicana”, T.
Kuhn, Einaudi 2000 (ultima edizione)
“L’Origine delle specie”. C.
Darwin, Bollati Boringhieri 2011 (ultima edizione)
“Il secolo di Darwin”, L. Eisely,
Feltrinelli 1981 (non disponibile)
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