mercoledì 24 giugno 2020

FAMMI UNA DOMANDA!


PLASTICA IN MARE


‘Plasticus Maritimus. Una specie invasiva’ è un libro senz’altro originale: nasce dalla collaborazione fra Ana Pêgo, biologa marina, e Isabel Minhós Martins con Bernardo Carvalho, che insieme ci propongono un libro di divulgazione che è anche un agile manuale per la pesca di un oggetto particolare, la plastica, che abbonda nel mare come una perniciosa specie invasiva.
Questo è l’escamotage più originale del libro: la plastica, ma dovremmo dire le plastiche, è trattata come una specie biologica, con tanto di nome scientifico: Plasticus Maritimus. Vista in questo modo, la plastica è una specie dalle forme e colori differenti, dotata di grandi capacità mimetiche, presente in tutti i mari e in tutti gli oceani, in cui si sposta sfruttando le correnti, con grandi capacità distruttive in qualsiasi ecosistema marino.
Per capire bene la gravità della situazione bisogna focalizzare due argomenti: l’importanza degli oceani nel produrre ossigeno e controllare la temperatura delle terre emerse, nonché per la sopravvivenza delle popolazioni che di pesca vivono; e, questo è il secondo punto, la quantità incontrollata di plastica che si riversa nell’oceano: otto milioni di tonnellate ogni anno. 


Ana Pêgo, che ha fatto della esplorazione delle coste marine una passione e un lavoro, ci spiega dettagliatamente come la plastica arrivi in mare e come si comporti una volta arrivata lì, mostrando i lentissimi processi di degradazione che alla fine producono le micro plastiche, quelle che ci ritroviamo nel piatto, quando mangiamo prodotti ittici.
I pericoli rappresentati dai diversi tipi di plastica sono molteplici: dalla succitata micro plastica, ingoiata da diversi animali marini, alle reti da pesca, ai contenitori realizzati con sostanze tossiche. 

E sopra tutto il problema più grande, la lentissima degradazione del materiale di partenza.
La vera soluzione, oltre ai buoni comportamenti relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti, è nella riduzione della produzione e quindi dell’uso, eliminando gli oggetti usa e getta, gli imballaggi, sostituendoli con materiali biodegradabili.
Se questa è la teoria, c’è poi una parte pratica: ovvero come diventare un efficiente pescatore di plastiche; anche questo aspetto può diventare lo spunto per una ricerca, per un diario in cui vengono catalogati i ‘reperti’. Ci sono aspetti della nostra vita quotidiana solo apparentemente innocenti e che in realtà sono la manifestazione di pessime abitudini: l’uso di cannucce per le bibite, o dei cotton fioc o dei palloncini per le feste.


Si può indiscutibilmente fare a meno di tutto questo e di molto altro e possiamo confidare, con un pizzico di ottimismo, che le giovani generazioni sapranno fare scelte radicali in questo senso. Leggere questo testo dà la precisa misura di quanto sia vasto e complesso il problema e di quanto un ‘mondo migliore’ passi necessariamente dalla riduzione e riqualificazione dei consumi.

‘Plasticus maritimus’ è dunque un bel libro di divulgazione, dedicato a un argomento di grande attualità, ma si segnala anche per altri aspetti: il rigore dei contenuti scientifici, sottoposti a più revisioni, la semplicità e la precisione del testo, anche quando si affrontano temi più squisitamente scientifici; la bella impaginazione, fondata sulle illustrazioni coloratissime di Bernardo Carvalho, che accompagnano il testo in ogni pagina, prendendosi un piccolo riquadro o la pagina intera.
Nella parte finale sono presenti anche delle fotografie, in cui la poesia dell’immaginazione lascia il posto alla prosaica e triste rappresentazione della pletora di rifiuti che possono trovarsi sulle spiagge.
Per questi motivi, direi che abbiamo davanti uno dei migliori libri di divulgazione usciti finora, una bella sintesi di cura editoriale e di correttezza scientifica, come si vorrebbe vedere più spesso.
Con la mediazione adulta è un libro che può essere apprezzato a partire dai sei anni, ma piacerà senz’altro anche a ragazze e ragazzi più grandi, che vogliano tradurre in pratica l’ideale di un mondo migliore.

Eleonora

“Plasticus Maritimus. Una specie invasiva”, A.Pêgo, I. Minhós Martins, B. P. Carvalho, Topipittori 2020




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