venerdì 3 luglio 2020

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


BLITZCAT
 

Nella saggia operazione di recupero di testi ‘dimenticati’, la collana delle Fenici di De Agostini ‘pesca’ ancora una volta nel solido repertorio della Mondadori, questa volta riproponendo un romanzo di Robert Westall del 1989, tradotto da Mondadori nel 2005: ‘Blitzcat. Se il mondo cade a pezzi’.
Si tratta di un appassionante romanzo di guerra, ambientato in Inghilterra all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Protagonista, una gatta nera, Lord Gort, nome di un generale britannico.
La storia comincia con la partenza del suo padrone, Geoffrey, aviatore.
Lord Gort è una gatta dal carattere forte e un altrettanto forte legame con il suo padrone. Non ci pensa due volte e scappa di casa, alla ricerca di Geoffrey, di cui percepisce la presenza anche a grandissima distanza. Il viaggio della gatta nera, considerata di buon auspicio, è tutt’altro che lineare e nel corso del tempo la porta a camminare per chilometri avanti e indietro, fra il Devon e il Dorset, nella parte sud occidentale dell’Inghilterra. Ogni tanto perde le tracce del suo padrone o è costretta a fermarsi, accasandosi di volta in volta con persone diverse. Ed ecco che il viaggio diventa il filo conduttore che riunisce una serie di ritratti, di ricostruzioni di eventi.
Viviamo la vita della moglie di Geoffrey, oppure di Janet, moglie di un ufficiale e costretta a ospitare l’enigmatico sergente Stalker e i suoi commilitoni. Lord Gort, in una delle pause del suo viaggio, si affeziona a Stalker, nonostante la sua intransigente durezza militare. Poi raggiunge due vecchi, Ollie e Stevo, con le stalle abitate dai cavalli. Siamo a Coventry ed è attraverso gli occhi smarriti dei due vecchi e della gatta impaurita che assistiamo al bombardamento della città, nell’autunno del ‘40, da cui uscì quasi integralmente distrutta. Lord Gort divide il destino degli sfollati, la paura, il freddo, la fame. Ma non si arrende; dopo aver accudito la sua prima cucciolata, decide di ripartire alla ricerca di Geoffrey, perché ne sente nuovamente la presenza. Finisce vicino alla casa di una vedova, chiusa in casa da settimane e incapace di reagire al dolore. Con Lord Gort c’è un unico gattino, il più forte, gli altri sono rimasti ad allietare i casali e le stalle vicino a Coventry. Insieme, i due gatti riescono a scuotere la donna dal suo dolore: la loro presenza, pur non richiesta, è comunque la scintilla della rinascita. Ma è ancora tempo di ripartire e la gatta si ritrova in un aeroporto militare, dove per caso s’intrufola in un cacciabombardiere e diventa la mascotte portafortuna del mitragliere. Riesce a individuare i caccia nemici prima di tutti, percepisce quello che non va, diventa indispensabile per il povero aviere, che non riesce a separarsene.
Si potrebbe pensare a un’immagine edulcorata, melensa della guerra e dei suoi protagonisti, ma non è così.
Come dicevo all’inizio, le avventure di questa gatta quasi selvatica, che a un certo punto perde l’udito per lo scoppio di una bomba, sono il filo conduttore di un collage di storie, di ritratti di persone coinvolte e travolte dalla guerra: i soldati, traumatizzati, soli, trasformati da un’esperienza devastante; i civili, inermi, impreparati a gestire le lontananze, la penuria di cibo, la paura dei bombardamenti e la distruzione. Un’umanità ferita che talvolta trova la forza di ricominciare, di darsi da fare, di guardare avanti.
Questo non è un romanzo sul potere magico dei gatti, sul loro sesto senso, anche se Westall dimostra di conoscerli molto bene. E’ un racconto corale sulla guerra, soprattutto, ma non esclusivamente, di chi sta nelle retrovie, di chi subisce l’offesa delle incursioni nemiche, di chi resta solo. E’ un romanzo dal linguaggio duro, che non risparmia alle giovani lettrici e ai giovani lettori la descrizione dell’impatto violento della guerra sulle persone, sui corpi. Non c’è l’enfasi retorica di chi deve rendere omaggio alla propria storia, c’è una descrizione implacabile del male della guerra, con il contraltare di una piccola ventata di ottimismo rappresentata dall’improntitudine e dalla determinazione di questa gatta scorbutica e resiliente, che raggiunto il suo amato padrone, mette fine alle proprie scorribande e si addormenta sulle sue ginocchia.
Bella lettura, appassionante, adatta a ragazze e ragazzi, a partire dagli undici anni; bella, intelligente iniziativa, quella della De Agostini, come di altri editori, di recuperare testi importanti che rischiavano di essere dimenticati.

Eleonora

“Blitzcat. Se il mondo cade a pezzi”, R. Westall, De Agostini 2020



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