BLITZCAT
Si tratta di un appassionante romanzo
di guerra, ambientato in Inghilterra all’inizio della Seconda
Guerra Mondiale. Protagonista, una gatta nera, Lord Gort, nome di un
generale britannico.
La storia comincia con la partenza del
suo padrone, Geoffrey, aviatore.
Lord Gort è una gatta dal carattere
forte e un altrettanto forte legame con il suo padrone. Non ci pensa
due volte e scappa di casa, alla ricerca di Geoffrey, di cui
percepisce la presenza anche a grandissima distanza. Il viaggio della
gatta nera, considerata di buon auspicio, è tutt’altro che lineare
e nel corso del tempo la porta a camminare per chilometri avanti e
indietro, fra il Devon e il Dorset, nella parte sud occidentale
dell’Inghilterra. Ogni tanto perde le tracce del suo padrone o è
costretta a fermarsi, accasandosi di volta in volta con persone
diverse. Ed ecco che il viaggio diventa il filo conduttore che
riunisce una serie di ritratti, di ricostruzioni di eventi.
Viviamo la vita della moglie di
Geoffrey, oppure di Janet, moglie di un ufficiale e costretta a ospitare l’enigmatico sergente Stalker e i suoi commilitoni. Lord
Gort, in una delle pause del suo viaggio, si affeziona a Stalker,
nonostante la sua intransigente durezza militare. Poi raggiunge due
vecchi, Ollie e Stevo, con le stalle abitate dai cavalli. Siamo a
Coventry ed è attraverso gli occhi smarriti dei due vecchi e della
gatta impaurita che assistiamo al bombardamento della città,
nell’autunno del ‘40, da cui uscì quasi integralmente distrutta.
Lord Gort divide il destino degli sfollati, la paura, il freddo, la
fame. Ma non si arrende; dopo aver accudito la sua prima cucciolata,
decide di ripartire alla ricerca di Geoffrey, perché ne sente
nuovamente la presenza. Finisce vicino alla casa di una vedova,
chiusa in casa da settimane e incapace di reagire al dolore. Con Lord
Gort c’è un unico gattino, il più forte, gli altri sono rimasti
ad allietare i casali e le stalle vicino a Coventry. Insieme, i due
gatti riescono a scuotere la donna dal suo dolore: la loro presenza,
pur non richiesta, è comunque la scintilla della rinascita. Ma è
ancora tempo di ripartire e la gatta si ritrova in un aeroporto
militare, dove per caso s’intrufola in un cacciabombardiere e
diventa la mascotte portafortuna del mitragliere. Riesce a
individuare i caccia nemici prima di tutti, percepisce quello che non
va, diventa indispensabile per il povero aviere, che non riesce a
separarsene.
Si potrebbe pensare a un’immagine
edulcorata, melensa della guerra e dei suoi protagonisti, ma non è
così.
Come dicevo all’inizio, le avventure
di questa gatta quasi selvatica, che a un certo punto perde l’udito
per lo scoppio di una bomba, sono il filo conduttore di un collage di
storie, di ritratti di persone coinvolte e travolte dalla guerra: i
soldati, traumatizzati, soli, trasformati da un’esperienza
devastante; i civili, inermi, impreparati a gestire le lontananze, la
penuria di cibo, la paura dei bombardamenti e la distruzione.
Un’umanità ferita che talvolta trova la forza di ricominciare, di
darsi da fare, di guardare avanti.
Questo non è un romanzo sul potere
magico dei gatti, sul loro sesto senso, anche se Westall dimostra di
conoscerli molto bene. E’ un racconto corale sulla guerra,
soprattutto, ma non esclusivamente, di chi sta nelle retrovie, di chi
subisce l’offesa delle incursioni nemiche, di chi resta solo. E’
un romanzo dal linguaggio duro, che non risparmia alle giovani
lettrici e ai giovani lettori la descrizione dell’impatto violento
della guerra sulle persone, sui corpi. Non c’è l’enfasi retorica
di chi deve rendere omaggio alla propria storia, c’è una
descrizione implacabile del male della guerra, con il contraltare di
una piccola ventata di ottimismo rappresentata dall’improntitudine
e dalla determinazione di questa gatta scorbutica e resiliente, che
raggiunto il suo amato padrone, mette fine alle proprie scorribande e
si addormenta sulle sue ginocchia.
Bella lettura, appassionante, adatta a
ragazze e ragazzi, a partire dagli undici anni; bella, intelligente
iniziativa, quella della De Agostini, come di altri editori, di
recuperare testi importanti che rischiavano di essere dimenticati.
Eleonora
“Blitzcat. Se il mondo cade a pezzi”,
R. Westall, De Agostini 2020
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