lunedì 21 settembre 2020

FAMMI UNA DOMANDA!

LE FUNZIONI DEL COLORE


Emmanuelle Figueras e Claire De Gastold ci hanno da poco proposto il libro dedicato all’olfatto degli animali, e ora affrontano un altro tema affascinante, riguardante il mondo animale: i colori, o meglio l’uso che gli animali ne fanno. Sempre pubblicato da L’ippocampo, ‘Coloranimale. Come gli animali usano il colore’, affronta la questione del colore da diversi punti di vista. Intanto la sua fisiologia, che è forse la parte più misteriosa e affascinante di questo argomento: i mammiferi producono le melanine, cioè i pigmenti che colorano i peli, con variazioni che vanno dal beige al nero. Insetti, uccelli, rettili e anfibi producono anche altri pigmenti che gli consentono di mostrare una vasta gamma di variazioni cromatiche.Come si produca il colore blu è davvero affascinante, e sta al lettore scoprire questo piccolo mistero fra le pagine del libro, mentre è chiaro a tutti come la colorazione sia in primo luogo un linguaggio, un codice che consente agli individui delle diverse specie di riconoscersi, scegliersi o combattere, nascondersi, comunicare emozioni o status sociale, trattenere o respingere il calore, ingannare, avvisare il nemico della propria reale, o presunta, pericolosità.Se qualcuno, fra i giovani lettori e lettrici, fosse convinto che il colore rappresenta solo un lato estetico della fisicità animale, con questo libro troverebbe il modo per ricredersi ed entrare in un mondo sorprendente.Se il colore è un codice, quali messaggi trasmette, di volta in volta? Talvolta il messaggio è di una semplicità disarmante: nel caso dell’ibis rosso, il colore del piumaggio dichiara solo la dieta alimentare di questo uccello, che consiste essenzialmente in gamberetti; altre volte denota delle necessità ambientali: la colorazione delle iguane marine delle Galapagos serve a trattenere il calore del sole prima che gli animali si immergano nelle fredde acque oceaniche; per arrivare all’alternarsi delle strisce delle zebre che, attirando o respingendo i raggi solari, creerebbero una sorta di microclima in grado di favorire la termoregolazione. 

 

Poi, naturalmente, sono descritti casi di mimetismo, le parate nuziali di uccelli e pesci (rispettivamente il pavone e lo spinarello); l’incredibile capacità dei polpi di cambiare livrea a seconda delle necessità; i mimetismi opposti di prede e predatori, entrambi obbligati a nascondersi, ma per finalità diversissime. Si chiude con gli inganni e i proclami: gli inganni di quegli animali che fingono di essere qualcun altro, decisamente più pericoloso, e i proclami degli animali che prima di sfoderare il proprio apparato difensivo, mettono in mostra i loro tratti distintivi, come fa, per esempio, la moffetta.La struttura del libro è basata, come si vede, sull’immagine, in cui si inseriscono i riquadri, contornati di nero, che affrontano sinteticamente l’argomento; alle alette, che completano l’immagine, e alle righe a pie’ di pagina il compito di approfondire ulteriormente gli argomenti. Questa struttura consente una lettura a diversi livelli, che può partire dallo sfogliare le pagine per il puro piacere di guardare immagini dai colori sgargianti, oppure per approfondire aspetti della fisiologia e dell’etologia di animali noti e meno noti. 

 

Tutto questo, coniugando semplicità d’esposizione e precisione, utilizzando, quando serve, termini tecnici, che trovano l’adeguata spiegazione nel testo. Testo, per altro, rivisto sul piano scientifico da Alexandre Roulin, docente all’Università di Losanna. Come nel libro precedente, anche in ‘Coloranimale’ ritroviamo quella bella sintesi di cura editoriale, dalla traduzione alla scelta della carta, validità di contenuti e facilità di fruizione, che consente la lettura a partire dai sette anni, ma che può attirare anche i più grandi.

Eleonora

“Color Animale. Come gli animali usano il colore”, E. Figueras e C. De Gastold, L’Ippocampo 2020



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