lunedì 28 settembre 2020

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

I GIUSTI INGREDIENTI

Una merenda deliziosa, Christian Voltz (trad. Marta Bono)
Kalandraka 2020




ILLUSTRATI DA PICCOLI (dai 4 anni)

"'Che disastro! Ho invitato Bianca per la merenda... Ed è da più di un'ora che cerco di prepararle una torta deliziosa, ma niente va per il verso giusto! Impasto cremoso! Non ha alcun senso questa ricetta!'
'Una torta?, Ma è una cosa da nulla!'
'Tu sai fare le torte? Grandioso!'
'Come diceva la mia nonnina...'"

Così comincia una tiritera di ingredienti, ognuno snocciolato da un visitatore diverso che passa lì, dalla cucina del povero Alfonso.
Il primo è il maiale la cui nonna nella torta metteva una patata ben tagliata. Poi arriva il contributo della lepre la cui nonna usava i pezzi di carota. Il topo porta la rapa, perché così faceva sua nonna e infine arriva una rana il cui suggerimento è veramente troppo orrendo per Alfonso e gli altri.
La rana è allontanata. Tutto galleggia nel tegame, e l'aspetto non è proprio quello della torta. Ma quando suona il campanello è ormai troppo tardi per poter rimediare... Alfonso è disperato perché già immagina il fallimento e il disappunto di Bianca che, al contrario, nell'entrare in casa apprezza il profumino che si è diffuso. Un tipico profumo di... zuppa di verdura.

Costruito con tutti gli ingredienti che fanno divertire i bambini.
Il primo, una trama esile su cui si inseriscono via via nuovi personaggi che ripetono un rituale sempre uguale con alcune impercettibili viarianti.
Il secondo, la presenza di solo dialogo tra un personaggio guida, Alfonso, e i suoi diversi interlocutori, ogni volta diversi.
 

Il terzo, il gioco dell'accumulo. Ingrediente dopo ingrediente, qualcosa sta prendendo forma.
Il quarto, il cibo come momento di aggregazione.
Il quinto, l'elemento discordante: quella povera rana, emarginata da tutti.
Il sesto, il colpo di coda finale con l'arrivo di Bianca cui fa seguito la soluzione del mistero e tutto che finisce per il meglio, "e vissero tutti felici e contenti".
Il settimo, l'ultimo colpetto di teatro affidato al personaggio della rana: la grande esclusa che si prende la sua personale rivincita.
 

Su questa struttura che garantisce successo e apprezzamento per una lettura condivisa e ad alta voce, si materializzano - è proprio il caso di dirlo - le figure di Voltz, fatte di fil di ferro e oggetti che si trasformano in nasi, capelli, cappelli, pentoline e fornelli. L'effetto che ottiene è da un lato la sua riconoscibilità, un marchio personale, e dall'altro un inevitabile effetto comico, forse apprezzabile appieno dallo sguardo indagatore dei più grandi.
 

In questo divertimento diffuso c'è una unica nota che stona: la traduzione che perde colpi con il passare delle pagine: un titolo poco 'giocato' al contrario dell'originale francese, un gâteau au goûter, rime che saltano e assonanze un po' deboli. Poi su tutto, si diffonde quella zuppa di legumi che proprio non ha senso lì, in quella cucina, vista la ricetta composta di rape, carote e patate. 
 
 
Neanche un fagiolo e un cece a scagionarla.
Come può succedere in cucina, anche se la ricetta si rivela imprecisa, la merenda alla fine la si può salvare, altrettanto si può mettere a posto una storia che ha dei meriti: basterà ricordarsi in una lettura ad alta voce a bambini e bambine che quella zuppa di legumi, va trasformata ogni volta in una zuppa di verdura (o in minestra di verdura o, come in molte case italiane, in minestrone) in quella che in Francia si chiama per l'appunto soupe aux légumes. 
E il 'falso amico' è magicamente neutralizzato. A patto che il pubblico non sappia già leggere e possa smentire con gli occhi ciò che sente con le orecchie.

Carla

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