lunedì 5 ottobre 2020

FAMMI UNA DOMANDA!

CHE MOSTRO E’ QUESTO?!


 
Sembra, a un primo sguardo, un normale libro sui mostri, di quelli che in questo periodo appaiono in libreria in attesa di Halloween. 
‘I mostri. Le avventure della scienza’, di Carlyn Beccia, pubblicato da Sonda, non lo è; è un geniale libro di divulgazione che proprio da lì, dall’attrazione provata da bambini e bambine nei confronti di mostruosità di tutti i tipi, parte per raccontare con il giusto livello di approfondimento diversi aspetti della scienza; il tutto raccontato con senso dell’umorismo, che alleggerisce le spiegazioni più complesse. 
Dunque, si parte dal cuore di tutta la faccenda, la paura: la giovane autrice ne spiega la fisiologia e la funzione evolutiva, come primordiale strumento di sopravvivenza in caso di pericolo. Chiarito questo punto, inizia una carrellata di mostri famosi, cui viene dedicato un capitolo per ciascuno. L’esposizione delle caratteristiche di ciascun mostro diventa lo spunto per parlare non solo della storia di quella creatura fantastica, ma anche e soprattutto per affrontare temi scientifici attinenti alle gesta della creatura di cui si sta parlando.
Si comincia con Frankenstein, per parlare, così, di elettricità e di esperimenti per far tornare in vita, con essa, vari animali, con risultati a dir poco deludenti. Di esperimenti crudeli è tappezzata la storia della scienza, che sull’altare della conoscenza ha spesso immolato numerosissime cavie, come nell’ingegneria genetica, di cui si dovrebbe parlare molto di più. 
Il conte Dracula, invece, rappresenta l’occasione di parlare di una fitta galleria di creature fantastiche che l’hanno preceduto e, alla fine, per capire come stanno davvero le cose, si parla di circolazione sanguigna e di animali che sono dei veri vampiri.  
 
 
E, così, di seguito, la nostra Carlyn ci parla di zombie, e di quello che realmente succede ad un cadavere, di King Kong, del Kraken, di Big Foot e del più grande di tutti, Godzilla. 
Le curiosità su queste creature fantastiche sono moltissime; le storie che li raccontano spesso affondano le radici in fenomeni reali, osservazioni compiute, cui si è attribuito un senso diverso e che col tempo sono diventate leggenda. Spesso il confine fra questa produzione immaginifica e la scienza non è così netto come sembrerebbe. Conoscere come sono nate queste leggende aiuta sicuramente a relativizzare, a guardare con occhio critico, e meno impaurito, a queste creature.
Smontare i mostri nelle loro singole componenti, reale, fantastica, letteraria, li rende maneggiabili anche dai più paurosi; nello stesso tempo ciascuno di questi personaggi diventa lo spunto per parlare di lupi e di predatori, di polpi e della loro intelligenza, di orsi, di dinosauri e di leggi della fisica, che rendono implausibili, per non dire impossibili, le prestazioni attribuite a questa o quella creatura. Le assunzioni implicite in questo approccio sono due: si può parlare seriamente di tutto, anche di quello che sembra assurdo; ma questa analisi è razionale e cerca di separare i dati di fatto dalle impressioni e dalle leggende. 
 
 
Serpeggia molto illuminismo in questo libro, ed è un gran bene in un mondo che tende a credere a chi ripete tante volte una bugia fino a farla diventare vera. Il lume della ragione aiuta a scostare il velo della superstizione, a distinguere fra leggenda e ricerca scientifica, senza per questo perdere il sorriso e la consapevolezza che sappiamo meno di quanto vorremmo.
Il libro di Carlyn Beccia  è un libro corposo, con un linguaggio rigoroso e divertente nello stesso tempo. Le immagini , della stessa autrice, sono in perfetta sintonia con l’ironia del testo. E come ogni buon libro di divulgazione, finisce con pagine di bibliografia, il glossario e i riferimenti del caso. Davvero un libro ben fatto, originale e con un’idea di partenza a dir poco geniale.
Per lettrici e lettori avidi di conoscenza, a partire dai dieci anni.

Eleonora

“I mostri. Le avventure della scienza”, C. Beccia, Sonda edizioni 2020



 

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