CHE MOSTRO E’ QUESTO?!
Sembra, a un primo sguardo, un normale
libro sui mostri, di quelli che in questo periodo appaiono in
libreria in attesa di Halloween.
‘I mostri. Le avventure della
scienza’, di Carlyn Beccia, pubblicato da Sonda, non lo è; è un
geniale libro di divulgazione che proprio da lì, dall’attrazione
provata da bambini e bambine nei confronti di mostruosità di tutti i
tipi, parte per raccontare con il giusto livello di approfondimento
diversi aspetti della scienza; il tutto raccontato con senso
dell’umorismo, che alleggerisce le spiegazioni più complesse.
Dunque, si parte dal cuore di tutta la
faccenda, la paura: la giovane autrice ne spiega la fisiologia e la
funzione evolutiva, come primordiale strumento di sopravvivenza in
caso di pericolo. Chiarito questo punto, inizia una carrellata di
mostri famosi, cui viene dedicato un capitolo per ciascuno.
L’esposizione delle caratteristiche di ciascun mostro diventa lo
spunto per parlare non solo della storia di quella creatura
fantastica, ma anche e soprattutto per affrontare temi scientifici
attinenti alle gesta della creatura di cui si sta parlando.
Si comincia con Frankenstein, per
parlare, così, di elettricità e di esperimenti per far tornare in
vita, con essa, vari animali, con risultati a dir poco deludenti. Di
esperimenti crudeli è tappezzata la storia della scienza, che
sull’altare della conoscenza ha spesso immolato numerosissime
cavie, come nell’ingegneria genetica, di cui si dovrebbe parlare
molto di più.
Il conte Dracula, invece, rappresenta
l’occasione di parlare di una fitta galleria di creature
fantastiche che l’hanno preceduto e, alla fine, per capire come
stanno davvero le cose, si parla di circolazione sanguigna e di
animali che sono dei veri vampiri.
E, così, di seguito, la nostra Carlyn
ci parla di zombie, e di quello che realmente succede ad un cadavere,
di King Kong, del Kraken, di Big Foot e del più grande di tutti,
Godzilla.
Le curiosità su queste creature
fantastiche sono moltissime; le storie che li raccontano spesso
affondano le radici in fenomeni reali, osservazioni compiute, cui si
è attribuito un senso diverso e che col tempo sono diventate
leggenda. Spesso il confine fra questa produzione immaginifica e la
scienza non è così netto come sembrerebbe. Conoscere come sono nate
queste leggende aiuta sicuramente a relativizzare, a guardare con
occhio critico, e meno impaurito, a queste creature.
Smontare i mostri nelle loro singole
componenti, reale, fantastica, letteraria, li rende maneggiabili
anche dai più paurosi; nello stesso tempo ciascuno di questi
personaggi diventa lo spunto per parlare di lupi e di predatori, di
polpi e della loro intelligenza, di orsi, di dinosauri e di leggi
della fisica, che rendono implausibili, per non dire impossibili, le
prestazioni attribuite a questa o quella creatura. Le assunzioni
implicite in questo approccio sono due: si può parlare seriamente di
tutto, anche di quello che sembra assurdo; ma questa analisi è
razionale e cerca di separare i dati di fatto dalle impressioni e
dalle leggende.
Serpeggia molto illuminismo in questo
libro, ed è un gran bene in un mondo che tende a credere a chi
ripete tante volte una bugia fino a farla diventare vera. Il lume
della ragione aiuta a scostare il velo della superstizione, a
distinguere fra leggenda e ricerca scientifica, senza per questo
perdere il sorriso e la consapevolezza che sappiamo meno di quanto
vorremmo.
Il libro di Carlyn Beccia è un libro corposo, con un linguaggio
rigoroso e divertente nello stesso tempo. Le immagini , della stessa
autrice, sono in perfetta sintonia con l’ironia del testo. E come
ogni buon libro di divulgazione, finisce con pagine di bibliografia,
il glossario e i riferimenti del caso. Davvero un libro ben fatto,
originale e con un’idea di partenza a dir poco geniale.
Per lettrici e lettori avidi di
conoscenza, a partire dai dieci anni.
Eleonora
“I mostri. Le avventure della scienza”, C. Beccia, Sonda edizioni 2020
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