lunedì 19 ottobre 2020

FAMMI UNA DOMANDA!

PAESAGGI PERDUTI


E’ di sicuro una bella notizia quella che ci vede sottolineare ancora come, complici le festività natalizie, la produzione editoriale non abbia dimenticato la divulgazione: in particolare mi sembra interessante come, in questo ambito particolare, sia ripreso l’interesse per la storia, anche se con un’attenzione circoscritta alla preistoria e alla storia antica.
Spesso riceviamo richieste di testi che spieghino con chiarezza l’origine del mondo, l’era dei dinosauri, la comparsa dell’Uomo. Fra le novità di questo finale d’anno si segnala per l’originalità e la raffinatezza ‘Paesaggi perduti della Terra’, di Aina Bestard, autrice e illustratrice, pubblicato da L’Ippocampo. Come nel precedente ‘Una nuova vita’, sono utilizzate diverse tecniche, dalle alette, che coprono e scoprono le immagini, alle pagine traslucide sovrapposte. Le immagini che così si compongono sono immagini ‘vive’, che si animano, nascondendo e svelando particolari. Possono riguardare le antiche creature marine, oppure i boschi, popolati da piante e alberi in gran parte scomparsi.
 
 
Ma veniamo al contenuto: la storia del mondo viene suddivisa in eoni, unità di misura geocronologica: si parte dall’Adeano, poi Archeano, Proterozoico e Fanerozoico, che è l’eone la cui ultima parte, il Cenozoico, vede la gloriosa comparsa dell’umanità.
Di questi tempi lontanissimi e difficili da immaginare, per quanto era differente l’ambiente terrestre, viene data una breve descrizione, cui seguono gli eventi fondamentali che caratterizzano i diversi periodi: la formazione della Luna, la comparsa delle prime forme viventi, delle piante, degli animali, con il susseguirsi di eventi traumatici, estinzioni, colonizzazioni.
 
 
L’inizio del libro prova a spiegare come sia stato possibile ricostruire le caratteristiche dei tempi più antichi attraverso i sedimenti fossili, e quindi come progressivamente siamo stati in grado di immaginare i paesaggi preistorici, dagli ambienti marini, i primi ad essere popolati, alle foreste. L’autrice spesso utilizza la doppia pagina proprio là dove si descrivono i paesaggi più lontani da quelli cui siamo abituati, dalla Luna gigantesca e incombente, alla pioggia di meteoriti. Sono queste immagini molto efficaci, perché rispondono a molte domande su quel ‘prima’ misterioso, che precede il tempo, più conosciuto, dei dinosauri. Così come sono interessanti le parti riguardanti le glaciazioni più antiche.
Quando invece è necessario dare conto di ambienti costituiti da una grande ricchezza di elementi, l’autrice preferisce ricorrere alle pagine traslucide sovrapposte, che consentono di intravedere altri dettagli di una certa stratificazione. E’ così per l’ambiente sottomarino, come per la descrizione delle foreste.
Testo e immagine si giocano a turno la preminenza: in alcune pagine basta l’immagine a dar conto di un testo molto breve, in altre il testo è più lungo e ben evidenziato e prevede dei focus facilmente individuabili dove si segnalano concetti importanti. In alto a destra, un disco ci segnala in quale momento di questa lunghissima e travagliata storia ci troviamo.
‘Paesaggi perduti’ è anche un omaggio dell’autrice alla storia dell’illustrazione paleontologica dei secoli scorsi, ne riproduce il tipico disegno a tratteggio, caratteristico delle incisioni d’epoca; e proprio seguendo quello spirito si concede delle ‘licenze poetiche’, degli arricchimenti delle immagini che non hanno un immediato riscontro scientifico. Ma il contenuto del libro è rigorosamente attendibile: nasce dalla collaborazione con il Museu de Ciències Naturals di Barcellona ed è stato anche rivisto, nella versione italiana, da Andrea Ferrando dell’Università di Genova.
 

Si tratta, quindi, di un libro molto particolare, di grande fascino per i lettori e le lettrici di tutte le età, a partire dai nove anni; è ricco di informazioni e di suggestioni, curato nella veste grafica, adatto ad una lettura condivisa che spazi dalla scienza alla storia, all’arte.
 
Eleonora


‘Paesaggi perduti della Terra’, A. Bestard, L’Ippocampo 2020

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