UN TEMPO PER OGNI COSA
Joker,
Susie Morgenstern, Giulio Castagnaro (trad. Flavio Sorrentino)
Biancoenero Edizioni
2020
NARRATIVA PER MEDI (dai 7 anni)
"Il maestro
tamburellò con le dita sul banco di Luca per fargli capire che
doveva leggere che cosa c'era scritto sulle carte. Luca pensò di
essere tornato al tempo della preistoria, quando si parlava con i
gesti. Obbedì all'ordine silenzioso del maestro, ma mentre leggeva
passò dal semplice stupore al più grande sbalordimento.
Lesse a voce alta:
JOLLY PER RIMANERE A
LETTO
JOLLY PER NON ANDARE
A SCUOLA
JOLLY PER ARRIVARE A
SCUOLA IN RITARDO
JOLLY PER PERDERE IL
QUADERNO DEI COMPITI..."
Sul banco di ogni
bambino e bambina di quella quinta elementare il nuovo maestro,
Biagio Natale, vecchio, pieno di rughe e con la voce bassa e
profonda, ha depositato un regalo, ovvero un mazzo di carte, o per
meglio dire un mazzo di jolly. Sono carte che ciascuno di loro si può
'giocare' al momento del bisogno. Ma i regali non finiscono qui.
Arrivano bei libri da leggere, parole rare da imparare, vocabolari da
consultare, spazzolini e dentifrici. E anche la libertà di poter
usare già i primi jolly, ovvero di saper essere consapevoli delle
proprie scelte.
Questo maestro è
strano parecchio, ma ai ragazzini piace assai perché il suo modo di
fare scuola è diverso, pieno di stimoli e cose interessanti, mai
fatte finora, per esempio andare in un ufficio postale a spedire una
lettera o in stazione a comprare un biglietto del treno.
Tanto piace a loro,
tanto è inviso alla preside della scuola che di tanta apertura
mentale si preoccupa, invece di compiacersene.
Candida Peres, per come
è fatta, detesta tutto ciò che esce dallo schema rigido delle sue
regole che fanno sembrare la scuola che tiene in pugno una dura
accademia militare, piuttosto che un posto da cui far uscire bambini
e bambine felici.
Questa è la storia di
un anno scolastico indimenticabile. L'anno in cui il maestro Biagio
Natale trasformò quella classe in un posto dove il compito era
quello di imparare a vivere al meglio la propria vita.
Se c'è una qualità
che va riconosciuta a Susie Morgenstern è quella di essere una
persona generosa della propria energia, delle proprie buone idee, spesso controcorrente.
Qui, in Joker (libro
che già si era visto nei Criceti Salani nel 2002 con il titolo Un
mazzo di Jolly, illustrato da Mireille D'Allancé, titolo che
circolava ancora per Nord-Sud nel 2007), si nasconde dietro il
vecchio maestro Biagio Natale cui affida il compito di essere un buon
maestro con un progetto di educazione piuttosto originale e molto
efficace.
Dall'alto della sua
esperienza, è a un soffio dalla pensione che la preside non perde
l'opportunità di accelerare per toglierselo dai piedi, Biagio Natale
è come la Morgenstern prima di tutto generoso con la sua classe e,
didatticamente parlando, con delle grandi idee e con uno sguardo sulla realtà quanto meno singolare, se non geniale.
Sono proprio queste che
colpiscono l'immaginario di chi legge. Tanto i bambini e le bambine
che un maestro così non lo hanno e invece vorrebbero e meriterebbero
di averlo, quanto gli adulti co-lettori che patiscono nel vedere
bambini e bambine 'bloccati' in una scuola non sempre all'altezza del
compito.
Ed è per questo che
Joker potrebbe rappresentare uno spunto di riflessione, o meglio
ancora, un punto di partenza per ampliare la visuale di maestri e
maestre che hanno voglia di mettersi in gioco, acchiappare idee
nell'aria e trasformarle in esperienze educative, di crescita, per i
bambini e bambine cui fanno scuola.
Insomma, un'altra carta
da giocare per tutti costoro.
La generosità, sembra
voler dire la Morgenstern, è l'unica chiave per vivere bene e per
vivere appieno. Dopo un anno scolastico con Biagio Natale, che ama
tanto fare regali - è lui stesso a dichiararlo nel primo giorno di
scuola - la classe ha imparato che a non giocarsi i jolly, a
tesaurizzarli per non si sa quando, per non si sa quale momento
migliore, si perdono tante buone occasioni per fare cose, compresa
quella di essere un po' anarchici per guardare la realtà da una
prospettiva non convenzionale, non prestabilita.
Che può solo far bene.
Carla
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