L’ESTATE IN CUI TUTTO CAMBIA
E’ un’esperienza comune, quella delle vacanze estive passate, magari con amici e parenti, sempre nello stesso posto, sedimentando abitudini: chi va a cavallo, chi studia i pipistrelli, chi si prepara per una prova importante.
E’ quello che succede alla famiglia
londinese descritta da Meg Rosoff nel suo ultimo romanzo, ‘Un
attimo perfetto’, pubblicato da Rizzoli: ci sono i due genitori,
quattro figli e una coppia di cugini trentenni del padre. Le lunghe
vacanze nella strana casa al mare, dipinta di color pervinca, è
fatta di abitudini, di rituali, di una tranquilla circolazione di
affetti: Mal e Hope, i due trentenni, stanno per sposarsi e questo
accende di nuovi impegni le giornate rilassate della vacanza; in più
arriva la notizia che presto li raggiungeranno i rampolli di una
facoltosa conoscente, madrina di Hope. E qui finisce la tranquillità.
Kit e Hugo, i due fratelli,
diversissimi fra loro, si insediano nella casa; Kit è un diciottenne
bellissimo e viziato e intorno a lui si scateneranno passioni
imprevedibili. Hugo, invece, è taciturno e solitario, animato da
un’evidente avversione nei confronti del fratello.
A raccontarci la storia è la
protagonista, la sorella maggiore che assiste all’innamoramento di
Mattie, la bellissima sorella sedicenne, per l’affascinante Kit.
Tutto sembra normale, ma non lo è. Kit è un egocentrico e un
manipolatore, si diverte a coinvolgere le persone nelle sue trame
seduttive. Raggiunta Mattie, comincia a giocare con lei come un gatto
col topo, mentre cerca di sedurre anche la protagonista. Gli si
oppone solo il fratello, a modo suo, ben consapevole delle capacità
distruttive di Kit, che esplodono nel colpo di scena finale, che
cambierà la vita di tutti.
Questo romanzo della Rosoff ha non
pochi punti di forza: la descrizione dell’ambiguità dei
sentimenti, della confusione adolescenziale è rappresentata con
estrema semplicità e naturalezza: il conflitto fra pulsioni
irrefrenabili e consapevolezza di sé e dell’altro emerge
chiarissimo nella protagonista, attratta da Kit, ma nello stesso
tempo consapevole di essere una pedina nel gioco perverso del
ragazzo. La seduzione è un gioco di sguardi, di inviti e di
ritrosie, qui però privi di innocenza. La stessa ambivalenza
sessuale, che nell’adolescenza rientra nella confusa ricerca
dell’identità, è tratteggiata con sensibilità e intelligenza: la
protagonista potrebbe benissimo essere un ragazzo: non ci sono
descrizioni fisiche, né passaggi in cui questo sia chiaro, così
come il finale svela come Kit sappia giocare con la seduzione a
prescindere dall’oggetto del desiderio.
Nello stesso tempo la descrizione
dell’ambiente familiare, degli stessi personaggi, da Alex che
condivide con il padre le sue ricerche sui pipistrelli o Tamsin che
vive per andare a cavallo, o Mal che vuole diventare, oltre che il
marito di Hope, anche un attore teatrale è un affettuoso ritratto di
consuetudini e rapporti consolidati. Su tutti loro scorre uno sguardo
indulgente, che avvolge di nostalgia il racconto di un’estate
familiare, che ha tutta l’aria di essere l’ultima.
E’ un romanzo di formazione, in cui
al centro non ci sono solo le scoperte sessuali ed emotive legate
alla passione: è la scoperta del lato oscuro delle persone, della
perfidia, del gioco crudele con i sentimenti e le debolezze altrui.
Si esplorano i sentimenti che si affacciano prepotenti nella mente
adolescente: l’amicizia, l’amore e i legami familiari.
Romanzi come questi, privi di
stucchevole sentimentalismo come di compiacimenti erotici, sono una
vera boccata d’ossigeno per ragazze e ragazzi intossicati da
pessima letteratura. Un modo gentile di introdurli alla grande
confusione che è propria della vita vera, in cui crescere significa
imparare a discernere e a fare scelte.
Lettura matura per ragazze e ragazzi
sopra i quattordici anni.
Eleonora
“Un attimo perfetto”, M. Rosoff, Rizzoli 2020
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