venerdì 9 ottobre 2020

FAMMI UNA DOMANDA!

TUTTO IN UN DECIMO DI SECONDO

La filosofia, a quanto pare, riesce ad accendere fiammelle d’interesse, come mai nel passato. Si sono visti molti tentativi, non sempre riusciti, di avvicinare i più giovani a questa disciplina.

Ora ci prova Daniele Aristarco, ex insegnante, autore e divulgatore, formatore, con un libro il cui titolo è nei fatti un proclama pedagogico: ‘Corso di filosofia in tre secondi e un decimo’, pubblicato da Einaudi Ragazzi. 
Il decimo di secondo è il più importante di tutti, rappresenta il momento in cui si comprende intimamente ciò di cui si sta discutendo; è l’insight, ovvero l’intuizione così come l’ha descritta Köhler, o più filosoficamente, la meraviglia, lo stupore ben noti attraverso la citazione platonica dal Teeteto.L’assunto di Aristarco è che si può parlare di filosofia, o meglio fare filosofia, senza un corposo background, ma affrontando diverse tematiche col il metodo socratico della maieutica, il racconto, l’analisi di domande fondamentali che stanno ben piantate nella testa di ragazze e ragazzi.
 

Il libro, molto agile e con una scrittura discorsiva, prevede nove lezioni, e una decima di congedo, in cui si affrontano questioni davvero molto impegnative, dall’etica all’estetica, dall’ontologia alla politica, che girano attorno a domande come ‘chi sono io’, ‘a che serve l’arte’, ‘perché si muore’ e così discettando. Le risposte sono articolate in due momenti: una, da ‘tre secondi e un decimo’, è essenzialmente una citazione efficace di un autore; l’altra è più articolata e può servirsi di parti narrative e altre esplicative.Mi è sembrato particolarmente interessante il percorso dedicato all’identità, concetto all’apparenza assai chiaro, e chiaro è nella propaganda politica, in realtà sfuggente e problematico come pochi. All’interno dell’esposizione di questo affascinante problema c’è anche un accenno ai principi della logica aristotelica, qui applicati per mostrarne i limiti, ma sarebbe stato bello se si fosse aperta anche quella porta: come pensiamo e cosa conosciamo, tematiche che mi appassionano dalla più tenera età. Molto interessante anche l’esposizione delle ferite ‘narcisistiche’ subite dalla nostra cultura a partire dalla rivoluzione copernicana: non essere, appunto al centro dell’Universo, non essere il frutto di un disegno divino che ci mette all’apice della scala naturae, così come ha dimostrato l’evoluzionismo darwiniano, non conoscere nemmeno tutto di noi stessi, con la scoperta dell’inconscio da parte di Freud. Ne abbiamo parlato spesso e abbiamo mostrato come questa incertezza, questo riposizionamento dell’uomo nel cosmo sia ben lungi dall’essere terminato.Dunque viviamo in un tempo in cui le domande, anche estreme, non solo non sono scandalose, ma sono necessarie per costruire una visione del mondo differente da quella che ha gerarchizzato il cosmo per porre al centro l’uomo, inteso proprio come homo sapiens, maschio e adulto.Un altro grande merito è dato dall’importanza che rivestono le etimologie; la storia, l’evoluzione di una parola sono parte integrante del dibattito filosofico che le riguarda: l’esempio perfetto scelto dall’autore quando parla d’identità parte dalla parola ‘persona’, che in latino indica la maschera teatrale e da cui deriva il termine ‘personaggio’.Leggendo il libro si possono facilmente immaginare le interessanti situazioni che si possono creare in una classe, o in un gruppo di ragazzi e ragazze; ma devo dire che lo vedo più come uno strumento in mano a un adulto, in qualunque contesto operi, che come lettura autonoma da parte dei ragazzi, se non come lettura condivisa, in cui l’adulto svolga il ruolo di ‘mediatore linguistico’.
 
 
I testi sono accompagnati dalle immagini nitide e preziose di Giancarlo Ascari e Pia Valentinis, immagini che in qualche caso sono davvero illuminanti.Bella sperimentazione, cui immagino seguiranno le presenze in classe dell’autore. Le tematiche richiedono un discreto sviluppo logico e consiglierei la lettura a partire dai dodici anni.
 

 
Eleonora

“Corso di filosofia in tre secondi e un decimo”, D. Aristarco, immagini di G. Ascari e P. Valentinis, Einaudi Ragazzi 2020




 

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