venerdì 11 dicembre 2020

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

LUPO! LUPO! LUPO!

Attenti alle ragazze, Tony Blundell (trad. Laura Bernaschi)

Il Barbagianni editore 2020
 

ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
 
"Era una notte buia e tempestosa nel profondo della foresta e un lupo affamato era seduto nella sua caverna a leggere un libro che parlava di nonne e bambine. Il lupo non sapeva leggere molto bene, ma le sole immagini gli misero una gran fame... 
E gli fecero venire un'idea geniale!"


Ispiratosi alla fiaba appena letta, il lupo si reca la mattina successiva di buon'ora alla casetta appena fuori dal bosco dove vive una bambinetta dai capelli biondi raccolti in due ciuffetti. Con lei vive il suo cane, Rexy, in allarme perenne.
Il lupo, evidentemente, non aveva prestato la giusta attenzione al proprio travestimento e si era presentato così come si trovava: braghe gialle, straccali e camicia a righe. Poco credibile come nonna. E a parte questo, quella ragazzina dalle gambe secche secche gli sciorina un elenco di cose necessarie per rassomigliare almeno un po' alla sua nonna. Il lupo, sempre sotto lo sguardo vigile del cane, torna a casa per lavorare sul suo aspetto e per esaudire le richieste della ragazzina, miele, pane caldo e uova. 
 
 
Con il vestito fiorito e tutto il resto, rimediato qui e lì, bussa di nuovo alla porta, ma anche stavolta la bambina non crede di avere davanti sua nonna e rincara la dose. Il lupo non si dà per vinto e oltre al cappello piumato prepara la zuppa inglese.
Non basta. Mancano le scarpe rosso fuoco con i tacchi alti, le caramelle gommose e dei croccantini per Rexy. Il lupo, ormai stremato, riparte. Prima o poi riuscirà a superare la porta e a entrare. E anche il cane non sarà più d'ostacolo, nonostante non smetta di dare l'allarme.
Il trucco è assecondare ogni richiesta, per guadagnarsi la fiducia di bambina e cane. Che sarà mai portarle un pietra gigante e dei palloncini legati alla coda, se l'obiettivo è avere bambina per cena?
Attento alla ragazza, sciocco di un lupo!


Libro che ha appena compiuto la sua maggiore età. Uscito nel 2002 non solo nella patria di Blundell, ma anche in Italia con Emme edizioni. Aveva una bell'aria scintillante era su carta patinata e il lupo in copertina reggeva un cartello lievemente diverso dall'attuale. A quasi vent'anni di distanza tutto quel lucido è - meno male - sparito. Anche all'interno. Il resto, per ovvie ragioni, è rimasto identico. Fatta eccezione per la rinnovata traduzione che, usando la crema della originaria edizione, produce più correttamente, una più alcolica zuppa inglese (a pretty bowl of trifle), forse in onore della radice britannica del libro.
 
 
Immutati restano il ritmo in crescendo del libro, ma soprattutto il senso ultimo, un'ode alla scaltrezza di una ragazzina, che - ben diversa dal suo modello originario - ha dismesso la mantellina con cappuccio e indossa un pullover a collo alto e una gonnella a pieghe che le tiene ampiamente scoperte le ginocchia e le lunghe gambe secche. Altrettanto invariata è la stupidità del lupo. In una perfetta simmetria rovesciata rispetto alla fiaba. Non perde il suo gusto per il travestimento e per una certa abilità ai fornelli, sognando il piatto forte per cena. 
 
 
Tracce della sua ormai proverbiale stupidità si percepiscono per esempio negli innumerevoli sacchetti di sale di cui ha riempito ogni angolo della sua caverna. La ragione del loro essere lì allude al libro, del 1991, che inaugurò la serie dei 'Beware', ovvero Beware of boys, in cui il sale è elemento fondamentale: un vero e proprio tormentone narrativo. A chiudere, nel 2004 uscì Beware of Teachers, dovesse interessare...
La qualità del disegno, valorizzata se possibile da una carta porosa che non ne 'spara' più il colore come un tempo, è quella a cui Tony Blundell ci ha abituato: cura per ogni minimo dettaglio, ironia e sense of humor che non diventa mai caricatura. Pur denunciando tutti i suoi anni, il disegno e la costruzione narrativa di Tony Blundell si riconferma molto piacevole. In particolare, credo che il libro sia stato concepito principalmente per letture condivise ad alta voce in cui la rabbia e l'esasperazione e una indubitata crescente confusione mentale del lupo siano esilaranti esercizi, anche se la parola wolf rispetto alla molto meno sonora lupo funziona meglio  nell'essere per natura più vicina al suono di un latrato di cane. 
Provare per credere.
 

Resta solo un dubbio che direi cruciale per un libro così: e se Tony Blundell non fosse stato poco più che un ragazzo negli anni Ottanta, ma fosse stato invece poco più che una ragazza a cominciare a illustrare (e talvolta a scrivere) una trentina di libri belli divertenti come questo?
 
 
Attenti alla ragazza!
 
Carla

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