ALDOBRANDO
Eccoci nuovamente alle prese con un
fumetto: ‘Aldobrando’, sceneggiatura di Gipi e disegno di Luigi
Critone, pubblicato da Coconino Press. ‘Aldobrando’ non è
pensato come fumetto per ragazzi, tuttavia può essere proposto ai
giovani lettori e lettrici come una bella lettura, ben scritta, ben
disegnata, confezionata graficamente con grande cura, arrivata in
Italia dopo il successo francese.
‘Aldobrando’ riprende
l’ambientazione medievale, con molte licenze poetiche, del gioco di
carte ‘Bruti’, che Gipi aveva realizzato tempo fa: maghi, uomini
di corte, vassalli e paggi, donzelle virtuose; tutto raccontato con
realismo e poesia nello stesso tempo.
Si tratta, in effetti, di un romanzo di
formazione, che vede un bimbetto affidato dal padre, prossimo alla
morte, a uno strego, che lo alleva nella sua casupola. Arriva però
il giorno in cui deve affrontare una prova, ma la fallisce,
provocando, almeno così pare, una ferita al mago. Per porre rimedio
a questo incidente, Aldobrando deve partire alla ricerca di un’erba
medicinale.
Ecco che comincia il suo viaggio nel
mondo adulto, un mondo fatto di prepotenze e ingiustizie. Suo
malgrado, si trova coinvolto in una congiura di palazzo, viene
trascinato nelle segrete, dove attende il suo destino: qui incontra
l’Ucciditore, un uomo buono e fortissimo, che, per reagire alle
violente ingiustizie subite, è diventato un assassino; la sua amata,
una schiava della principessa Bianca, lo aiuta a liberarsi. Per
Aldobrando e la felice coppia ritrovata inizia una nuova vita, che
però dura poco. Per salvare la principessa Bianca, i tre tornano a
palazzo e lì finalmente si chiude l’era delle ingiustizie del re.
Aldobrando porta con sé un anello,
riconosciuto dalla principessa Bianca. Ma il fatto che non venga data
una spiegazione definitiva del significato del monile fa sperare che
ci sia un seguito.
Come dicevo all’inizio,
l’ambientazione pensata da Gipi è quella del gioco di carte
fantasy da lui creato e da cui aveva anche tratto un primo fumetto,
in cui son già presenti molti personaggi che ritroviamo in questo
lavoro in cui l’autore si è ritagliato il ruolo di sceneggiatore,
lasciando il disegno a Luigi Critone, caratterizzato da un tratto
decisamente più realistico e meno intimo. Il giovanottone del
fumetto originario diventa un ragazzetto mingherlino, per niente
avvezzo alle cose del mondo, portatore di un candore e di
un’ingenuità disarmanti. Ogni passaggio, il diventare scudiero, la
reclusione nelle segrete, l’azione risolutiva finale, segna una
crescita, una presa d’atto delle brutture del mondo, e nello stesso
tempo il desiderio di non chinare la testa.
Aldobrando è un personaggio che
alterna fasi di tranquillità ad altre movimentate, pericolose, è
costretto a scelte importanti che solo un viaggio come quello
raccontato poteva rendere possibili.
La resa delle situazioni, degli stati
d’animo è data anche dall’accorta coloritura ad acquarello,
realizzata da Francesco Daniele e Claudia Palescandolo, che
assecondano il meticoloso disegno di Critone.
Le lettrici e i lettori più giovani
troveranno in questo fumetto non solo le avventure di un ragazzino
digiuno del mondo e costretto ad attraversarlo; troveranno anche una
dissacrante immagine del potere, incarnato dal re e dalla sua corte,
fatta di burocrati, di servi adulatori e di traditori. I singoli
ritratti sono magistrali, mostrando, di volta in volta,
vigliaccheria, ottusità, doppiezza come tratti fondamentali dei
comportamenti degli uomini di corte. Di contro, i personaggi
positivi, dalla Principessa Bianca all’Ucciditore, sono figure,
almeno apparentemente, senza ombre; d’altra parte, lo schema
narrativo del fantasy prevede, in linea di massima, una netta
demarcazione fra il bene e il male.
Detto tutto questo, mi sembra di poter
suggerire caldamente questa lettura a ragazze e ragazzi che vogliano
avvicinarsi al fumetto d’autore, con una lettura divertente e
appassionante.
Un bel regalo di Natale.
Eleonora
“Aldobrando”, Gipi e L. Critone,
Coconino Press 2020
Nessun commento:
Posta un commento