lunedì 22 marzo 2021

FAMMI UNA DOMANDA!

UN’IDEA DI ENCICLOPEDIA


Rimpiante o meno, le vecchie Enciclopedie per ragazzi appartengono a un passato (editoriale) lontano; sono state sostituite da monografie, più o meno agili, che hanno sperimentato linguaggi diversi.
Resta il fatto che la produzione editoriale, soprattutto per la fascia d’età fra i 10 e i 14 anni, è molto discontinua, con alcune lodevoli eccezioni.
A questo vuoto prova a mettere rimedio Il Castoro, casa editrice sempre più poliedrica, da un’idea del gruppo Book on a tree. La proposta è ambiziosa e ben strutturata, almeno così sembra a giudicare dalle prime due uscite e dal piano editoriale che prevede quindi volumi corrispondenti ad altrettante domande. Lo staff è di prim’ordine con Pierdomenico Baccalario e Federico Taddia, coadiuvati di volta in volta da titolatissimi esperti. Dunque, la doppia garanzia di contenuti validi e di scrittura efficace e piacevole.
Gli argomenti trattati sono molteplici e vanno da temi squisitamente scientifici, fisica, astronomia, biologia, alle cosiddette scienze umane. Per ora sono usciti due volumi: ‘A cosa servono i soldi?’, con il contributo di Simona Paravani-Mellinghoff, e ‘’Cosa c’è nella mia testa?’, con il contributo di Luca Bonfanti.
Per capire meglio il senso di questa proposta, vediamo più da vicino il volume dedicato all’economia, ‘A cosa servono i soldi?’: il volume, di formato agile, con un numero di pagine non eccessivo, affronta tutti gli argomenti intorno al tema del denaro, parlando quindi di lavoro, di impresa, di banche, di mercato, di sostenibilità. I capitoli sono brevi, le definizioni essenziali, le spiegazioni sono affiancate dalle illustrazioni di Gud.
Argomenti abbastanza complessi, che metterebbero in difficoltà più di un genitore o insegnante, sono trattati con un linguaggio molto semplice, preciso e sintetico. Sicuramente la lettrice o il lettore che volessero farsi un’idea di cosa sia la finanza o l’impresa, o il lavoro salariato, troverebbero qui delle risposte comprensibili e adeguate, con qualche accenno alle problematicità dei singoli argomenti. Tuttavia, mi è sembrato proprio su questo punto, di trovare delle timidezze, degli accenni un po’ elusivi. Sono testi molto assertivi, che definiscono e schematizzano, come è giusto che sia quando si danno delle informazioni; gli autori finiscono il testo augurandosi di aver suscitato molte domande, ma, in fondo, ne hanno indicate poche. Faccio un esempio, laddove si parla di sostenibilità della produzione, si accenna all’impatto ambientale. Sarebbe bastato fare l’esempio dell’acciaieria di Taranto per mostrare, in termini molto concreti e attuali, il conflitto fra necessità economiche e salute pubblica. Oppure, laddove si parla della funzione dello Stato o del mercato, non si accenna al fatto che sui rispettivi ruoli ci sono opinioni molto diverse. Oppure, ancora, lo stesso sviluppo tecnologico, di cui siamo tanto fieri, si fonda sullo sfruttamento elementare delle ricchezze e della forza lavoro dei paesi poveri, alimentandone la povertà. Diventa, quindi, una pura petitio principii l’affermazione dell’obbiettivo della riduzione della povertà a livello globale.
Un esempio di divulgazione più aperta ai diversi problemi delle discipline è dato dalla collana della De Agostini. In questi testi l’obbiettivo principale è sfrondare gli argomenti dalle false credenze, i sentito-dire, le approssimazioni che spesso circolano in rete. E, contestualmente, proporre un metodo per vagliare le risposte alternative, perché di idee diverse e contrastanti ce ne sono sempre e un buon libro di divulgazione, per questa fascia d’età, dovrebbe mettere l’accento proprio su queste.
Non che in questa libro manchino gli accenni, ma sono degli incisi, con alcuni silenzi, come quelli citati sopra, di troppo.
I titoli dei prossimi volumi sono molto interessanti e davvero ricchi di domande possibili; mi aspetto quindi di veder crescere questa collana che merita l’interesse di ragazze e ragazzi, ma anche degli insegnanti che ne potrebbero fare largo uso.
 
Eleonora


“A cosa servono i soldi?”, P. Baccalario, F. Taddia, S. Paravani-Mellinghoff, Il Castoro 2021


Nessun commento:

Posta un commento