mercoledì 21 aprile 2021

FAMMI UNA DOMANDA!

IMPERATIVI CATEGORICI


Alba Sala, in arte Maestra Alba, è un’insegnante di scuola primaria che negli ultimi anni si è dedicata in particolare all’insegnamento della filosofia; da questa esperienza è nata la collana Piccoli Filosofi, pubblicata dall’editore Sonda.
E’ stato da poco pubblicato il terzo volumetto, dedicato a ‘Quel criticone di Kant’, con le stesse caratteristiche dei precedenti: un testo molto snello, intercalato da giochi e attività che prendono spunto dal testo, il font ad alta leggibilità, un linguaggio molto semplice, adatto a lettrici e lettori fra la quarta e la quinta elementare. C’è, ovviamente un largo spazio preso dalle illustrazioni, a cura di Valeria De Caterini, che esplicitano alcune parti del testo o propongono i giochi ad esso collegati.
Buona parte del testo è occupato, come è comprensibile, dalla biografia del filosofo tedesco, anche se in poche pagine l’autrice riesce a dar conto per sommi capi del suo pensiero e, cosa ancor più importante, riesce a renderne la modernità.
Quando si sceglie la strada di raccontare la storia del pensiero, o la storia dell’arte, attraverso le singole personalità, inevitabilmente si sconta il fatto di non poter fare troppi riferimenti al contesto, ai dibattiti presenti in quel momento, alle idee in conflitto fra loro. Ne viene fuori una fotografia, una sorta di fermo-immagine che ritrae il filosofo nella sua originalità, ma non nelle sue connessioni con altri filosofi e, soprattutto, con i dibattiti scientifici dell’epoca.
La descrizione che la Maestra Alba propone di Kant, nell’essere divertente e piena di curiosità, racconta bene un’epoca, uno stile di vita, racconta con ironia l’infanzia, gli studi, la vita familiare, le piccole manie e le ossessioni.
Se la parte più strettamente teorica non può che risultare un po’ ostica, nonostante tutte le semplificazioni del caso, mi sembra decisamente più riuscita la spiegazione del legame che c’è fra la filosofia kantiana e la Rivoluzione Francese, con quei principi di diritti universali e di sovranità popolare che ancora sono alla base delle democrazie occidentali.
Lo sforzo di raccontare ai bambini e alle bambine il pensiero filosofico è encomiabile, soprattutto nel renderlo fruibile anche dagli alunni delle elementari. Resto tuttavia perplessa dall’uso così esteso delle biografie per introdurre concetti e ragionamenti che, avulsi dal contesto in cui sono nati, possono risultare astratti.
Quali sono le domande che sostengono le opere di Kant, qui accennate sono soprattutto la ‘Critica della Ragion pura’, ‘La Critica della Ragion Pratica’ e la ‘Critica del giudizio’? Soprattutto quali risposte parevano insufficienti al loro autore? Perché è così importante la scienza newtoniana?
Non si può capire Kant se non si conosce almeno un po’ quella che viene chiamata Rivoluzione Scientifica, che da Copernico arriva ai giorni nostri e che ha radicalmente trasformato il nostro modo di vedere il mondo e il nostro posto in esso.
Si può raccontare tutto questo ai bambini? Penso proprio di sì, con la dovuta sintesi e il necessario linguaggio, proprio per stimolare quella propensione alle domande che per fortuna abbonda nella testa di bambine e bambini.
In conclusione, vedo questa collana più come valido ausilio didattico, in un contesto narrativo più ampio, che come strumento di lettura autonoma. Ne consiglio l’uso, quindi, a maestre e maestri coraggiosi che non temano di confrontarsi con i quesiti filosofici.
 
Eleonora
 
“Quel criticone di Kant”, Maestra Alba, Sonda 2021




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