FRONTIERA
Con un po’ di ritardo, rispetto ad
altri editori più presenti nel mondo dell’editoria per ragazzi,
anche Feltrinelli ha aggiunto una collana economica alla sua proposta
per ragazzi e ragazze: nella Universale Economica Ragazzi sono
confluiti titoli provenienti dalla collana Kids e dalla collana Up,
oltre a titoli del catalogo generale. Pian piano stanno uscendo anche
proposte originali, come la linea di gialli per ragazzi, e titoli
pensati per uscire direttamente nella versione tascabile.
E’ questo il caso de ‘La frontiera
raccontata ai ragazzi che sognano un mondo senza frontiere’, tratto
dal testo di Alessandro Leogrande, prematuramente scomparso, con
l’adattamento di Nadia Terranova.
In questo libro sono contenute alcune
delle storie del volume precedente uscito nel 2015, a partire da un
naufragio avvenuto vicino alle coste di Lampedusa nel 2013. Da questo
episodio si dipanano una serie di storie: di chi si è salvato, delle
loro storie prima del viaggio, le cui tappe sono magari durate anni;
di chi ha salvato, ha aiutato, ha cercato di capire. Quello dei
migranti è un popolo in cammino, dalle provenienze diverse,
l’Afghanistan, l’Eritrea, tanti paesi dell’Africa sub
sahariana. Su questi destini incerti incombe la ‘frontiera’,
concetto assai variabile che si modifica nel tempo, mobilitando le
speranze di chi vuole attraversarle e le paure di chi vuole
difenderle.
E’ una frontiera anche quella che
separa il tempo di prima e quello che verrà, con tutte le
aspettative che comporta.
Leogrande più che fare un resoconto di
eventi, raccoglie testimonianze e le riporta raccontando in prima
persona, come se la lettrice o il lettore fossero lì con lui; c’è
grande partecipazione e nessuna retorica, un desiderio profondo di
capire la materia viva che anima un processo storico inarrestabile,
la volontà di tante persone, ciascuna delle quali ha una storia e
degli affetti da raccontare, di affrontare il pericolo perché quello
che lasciano è una condizione di vita inaccetabile.
Nadia Terranova è stata molto brava
nell’assemblare le storie tratte dal libro del 2015, rispettando lo
sguardo partecipe dell’autore. Ne discende un libro molto intenso,
decisamente drammatico nel descrivere le tragedie dei naufragi, i
pericoli delle rotte per mare e per terra, le vite difficili di chi
ce l’ha fatta.
Bellissime le pagine finali in cui l’autore si
interroga sull’impotenza del nostro sguardo, utilizzando ‘Il
martirio di san Matteo’ di Caravaggio, nel cui sguardo si
identifica: assistere senza poter intervenire, cogliendo tutta la
dolorosa violenza di un gesto ingiusto.
Qui forse, in questa dichiarazione di
impotenza, che non è rinuncia all’azione, ho trovato forse il
principale ostacolo alla lettura dei più giovani. Farsi carico di
questa consapevolezza, del fatto che non possiamo cambiare alcuni
aspetti del mondo, pur vedendone la profonda ingiustizia, è un
processo difficile, che forse può essere anche interpretato come
assenza di speranza.
E’ un tema complesso, che richiede
maturità personale e consapevolezza del mondo, per questo mi sento
di consigliare la lettura di questo libro, così intenso, così
eticamente forte, a lettori e lettrici che abbiano almeno tredici
anni, accompagnandoli nell’approfondimento di temi così
importanti.
La frontiera è una convenzione, eppure
rimarca un al di qua rispetto a un al di là che possono cambiare
radicalmente le vite delle persone. Persone che raramente vediamo in
quanto tali, etichettandole come migranti. Riflettere su questo tema
nella sua concretezza è un primo necessario passo per superare la
retorica, le false narrazioni, i pregiudizi e per cominciare a
smantellare proprio quelle frontiere che hanno richiesto un tributo
così alto di vite umane.
Eleonora
“La frontiera raccontata ai ragazzi
che sognano un mondo senza frontiere”, A. Leogrande e N. Terranova,
Feltrinelli 2021
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