UN GRAN CERVELLO
Il mistero delle traduzioni mi ha sempre colpito: talvolta la traduzione è una interpretazione del testo originale ed è così anche in questo caso: il libro, pubblicato da poco da Nord-Sud, dal titolo ‘Questo libro ha un gran cervello’, nella traduzione italiana di Isabella Polli riporta il sottotitolo, per me intrigante, ‘La mente spiegata ai ragazzi’ e devo dire che già pregustavo un nuovo approccio allo storico tema del rapporto mente-cervello. In realtà il sottotitolo originale recita: ‘All kinds of brains and how they work’, che è proprio tutta un’altra cosa. Sono arrivata a questa piccola indagine perché il testo, scritto Tim Kennington, con le illustrazioni di Josy Bloggs e Liz Kay, di mente non parla, mentre parla diffusamente e approfonditamente di cervelli, ovvero di diversi tipi di essi. Lo stesso tipo di fraintendimento era presente anche nel precedente bellissimo ’Qui dentro’.
Che la differenza sia significativa dipende dal punto di vista con cui ne parliamo, sia che riconduciamo qualsiasi manifestazione mentale, come la coscienza, i sentimenti, il pensiero, al substrato materiale dell’encefalo, sia che li si veda separati e irriducibili, comunque afferiscono ad ambiti diversi e una discussione con i ragazzi su un tema del genere sarebbe stata davvero originale.
Ma atteniamoci all’impostazione di questo libro, frutto del lavoro della Little House of Science, un gruppo animato da tre stimabilissime signore amanti della scienza in tutti i suoi aspetti, che si occupa di divulgazione scientifica nelle scuole e fuori, promuovendo corsi, doposcuola, corsi estivi e via discorrendo. L’autore di questo libro è un collaboratore di questa organizzazione.
‘Questo libro ha un gran cervello’ ha una struttura esplicativa molto chiara e descrive, nei vari capitoli, struttura e funzioni delle diverse parti del sistema nervoso, dal cervelletto agli emisferi cerebrali, alle diramazioni nervose. Nel raccontare le strabilianti prestazioni di questo sistema, se ne evidenziano anche gli errori, le illusioni che lo caratterizzano.
Si tratta di un libro aggiornato, che parla delle ultime frontiere delle neuroscienze, dai neuroni specchio alla scoperta delle peculiarità dei ‘cervelli’ di altri animali, fino all’intelligenza artificiale. Questa apertura di orizzonti, che avrebbe potuto essere più estesa, è estremamente importante proprio per dare a ragazze e ragazzi l’idea della scienza come qualcosa in continua trasformazione, fatte di idee, intuizioni, errori e cambiamenti di rotta.
Il testo è, nonostante le problematicità che evidenzia, sostanzialmente assertivo e ragguaglia il lettore sulle ultime interpretazioni considerate oggi valide. Interessante notare come l’autore utilizzi paragoni e metafore per spiegare concetti più o meno difficili: il ricorso al già noto consente di rendere anche visivamente comprensibile qualcosa che tale non è. Ad esempio paragonare le dimensioni di diversi cervelli senza fare riferimento a misure, ma parlando di ‘due gatti acciambellati’, un ‘melone’ o una ‘noce’ porta l’astrazione di una misura ad un livello di quotidianità, di immediatezza. Anche questo è un segno di attenzione nei confronti di lettrici e lettori che potrebbero trovarsi in difficoltà con maggiori livelli di astrazione.
La lettura, dunque, non è difficile, aiutata anche dall’apparato illustrativo, che dialoga col testo e lo chiarisce con un pizzico di ironia.
‘Questo libro ha un gran cervello’ può piacere a lettrici e lettori appassionati di scienze naturali, a partire dai nove, dieci anni.
Eleonora
“Questo libro ha un gran cervello. La mente spiegata ai ragazzi’, T, Kennington, ill. di J. Bloggs e L. Kay, Nord-Sud edizioni 2022
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