DI MERAVIGLIA E DI VERTIGINE
Guido Tonelli, fisico di fama internazionale, insieme a Sergio Rossi, scrittore e divulgatore premiato più volte, scrive ‘Quando si accesero le stelle. Un grande scienziato ti racconta la nascita dell’universo’, pubblicato da Feltrinelli Kids.
Il libro descrive, come un percorso a tappe, la storia dell’universo, premettendo un punto metodologico fondamentale che è il metodo scientifico, le sensate esperienze e certe dimostrazioni di Galileo, lottando, a volte, con i preconcetti presenti nel senso comune.
Lo studio delle origini dell’universo può seguire due strade: l’indagine sulle particelle elementari, presenti all’origine del cosmo e che consente di comprenderne la storia, l’evoluzione, come per esempio la scoperta del bosone di Higgs, effettuata al Cern e a cui ha contribuito anche l’autore; la seconda strada è quella degli astrofisici e degli astronomi che con il loro super telescopi si stanno spingendo sempre più in là nello spazio, e quindi indietro nel tempo.
Più che spazzar via pregiudizi, questo libro apre finestre inusitate sul tempo e sullo spazio, sgombrando il campo da luoghi comuni ben consolidati: ad esempio scopriamo che all’inizio era il vuoto, ma per vuoto non si intende qualcosa in cui non c’è niente, ma un sistema in cui la somma delle energie in gioco tende sempre allo zero.
Si tratta, evidentemente, di un concetto contro intuitivo e gli autori sottolineano più volte come la scienza si affermi contro i pregiudizi. Ma qui credo che la questione sia più sottile: pensare che l’universo sia un insieme armonico, costante nelle sue forme non è tanto il frutto del persistere di pregiudizi, quanto una difficoltà a costruire un nuovo senso comune basato sulle più recenti acquisizioni scientifiche.
Per passare dal sistema tolemaico a quello copernicano ci sono voluti mille anni e c’è ancora qualcuno che afferma che la Terra è piatta!
Ma è proprio questo l’imprescindibile ruolo giocato dalla divulgazione nella traduzione della complessità delle nuove concezioni scientifiche in qualcosa di comprensibile anche dai profani; e libri come ‘Quando si accesero le stelle’ rappresentano un esempio mirabile di un approccio divulgativo che, se anche rivolto direttamente ai ragazzi, riesce a parlare anche agli adulti curiosi e disarmati di fronte a tanta scienza.
La struttura del libro è chiara e racconta nel modo più semplice possibile le diverse fasi dell’evoluzione del mondo dal vuoto, appunto, fino alla comparsa dell’Homo Sapiens sulla Terra.
Naturalmente, ci sono passaggi più difficili da digerire e altri più chiari, ma l’insieme è davvero un compendio indispensabile per capire di cosa discutono la fisica e l’astrofisica in questi anni, per capire cosa sappiamo oggi del mondo. Molto efficaci le illustrazioni firmate da Matteo Berton, che riescono a dare forma all’astrazione, e non è poco.
La complessità dell’argomento richiede lettrici e lettori che abbiano almeno una minima dimestichezza con gli argomenti trattati, quindi suggerirei un’età di lettura dai quattordici ai novantanove anni.
Eleonora
“Quando si accesero le stelle. Un grande scienziato ti racconta la nascita dell’universo”, G. Tonelli con S. Rossi, ill. di M. Berton, Feltrinelli 2022
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