mercoledì 1 marzo 2023

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


IL CORVO DELLA NOTTE



Viene dalla Svezia, a opera dello scrittore Johan Rundberg, il giallo mozzafiato intitolato ‘Il Corvo della Notte’, pubblicato in questi giorni da Rizzoli.
L’azione si svolge a Stoccolma nel 1880, protagonista una ragazzina, Mika, che vive in un orfanotrofio.
Proprio a lei, in una gelida notte d’inverno, un ragazzo consegna un fagotto: contiene una neonata, che porta un monile ad una caviglia. Il ragazzo, prima di scomparire, dichiara di aver sottratto la bambina all’Angelo Nero. La bimba viene accolta nell’orfanotrofio da Amelia, che lo gestisce e che custodisce il mistero della storia di Mika. Ma la città, stretta nella morsa di un gelo invernale che tarda ad abbandonarla, è scossa anche dall’omicidio di un uomo, operato dal Corvo della Notte, un criminale che in realtà dovrebbe essere stato giustiziato.
La ragazzina, che lavora anche in una locanda, sospetta che ci sia qualcosa di strano e, quasi per caso, viene coinvolta nelle indagini da un rude poliziotto, Valdemar Hoff. In realtà sono indagini clandestine, la polizia ha molto da nascondere e non farà niente per scoprire il colpevole del nuovo omicidio.
Così, una ragazzina male in arnese e un poliziotto non molto popolare cominciano un’indagine pericolosa, che coinvolge lo stesso orfanotrofio, alcune fabbriche che sfruttano i bambini e i bassifondi, popolati da ratti e altre creature della notte, compresi ragazzine e ragazzini che condividono con i topi gli spazi vitali e che hanno risorse imprevedibili per sopravvivere in quella realtà ostile.
Non posso dire di più della trama , che vive dei suoi colpi di scena; posso dire però che ho trovato efficaci soprattutto le descrizioni d’ambiente: l’orfanotrofio e i suoi disgraziati ospiti, costretti a dividersi il poco calore e il poco cibo; la città, descritta nella sua dimensione notturna, stretta nella morsa del gelo; il popolo dei miserabili che ne occupa gli anfratti, dove convivono violenza e coraggio, degrado e umanità.
I personaggi principali, Mika, Valdemar, Rufus e Edvin, bambini dell’orfanotrofio, sono tutti tratteggiati con sintetica efficacia e portano il lettore e la lettrice a schierarsi dalla loro parte, nella ricerca di una vita migliore. Vedo in questa ambientazione una grande debito nei confronti della letteratura anglosassone, in particolare di Arthur Conan Doyle e alle straordinarie descrizioni dei bassifondi di Londra e dei suoi disperati abitanti.
Molto, in romanzi di questo tipo, è dato dall’efficacia della rappresentazione di una realtà lontana, nel tempo e nello spazio: l’estrema povertà, la scarsità dei mezzi a disposizione, le condizioni igieniche approssimative, il miscuglio di odori che derivano dalla realtà umana come dalle fabbriche, dagli animali che condividono con gli uomini lo spazio urbano. Tutto questo prende vita davanti agli occhi del lettore, coinvolto dalla lettura scorrevole e dalla velocità della trama; ‘Il Corvo della Notte’ è un’eccellente introduzione al giallo basato sull’indagine, gli indizi, le deduzioni.
Dalle lacune volutamente lasciate a incuriosire i lettori, deduco che ci sarà un seguito.
Consiglio la lettura a quei ragazzi e ragazze, dagli undici anni in poi, che si avvicinano al ‘giallo’ e che apprezzano, in particolare, le storie ‘ad alta tensione’.

Eleonora


“Il corvo della Notte”, J. Rundberg, Rizzoli 2023



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