mercoledì 13 settembre 2023

FAMMI UNA DOMANDA!


LA BELLEZZA DELLE API

In perfetta continuità con il precedente ‘In un seme’, la coppia di autrici Bepi Piotto, per i testi, e Gioia Marchegiani, per le illustrazioni, ritorna per parlarci di api: sempre nella collana PiNO di Topipittori, è uscito recentemente ‘Api, sciami, alveari’.
Le diverse specie di api fanno parte fanno parte di una famiglia di insetti detti Apoidei, che raggruppano più di 20.000 specie, fra cui i bombi e le api legnaiole, per parlare di insetti a noi noti.
Insieme alle meno amate vespe, calabroni, e formiche, e tanti altri, costituiscono il genere degli Imenotteri, ovvero insetti dalle ali membranose.
Nel precedente libro si era già vista la stretta interazione fra piante ed insetti impollinatori; qui l’argomento viene analizzato dal punto di vista animale, cioè di quel gruppo di insetti che contribuiscono in maniera determinante al processo di riproduzione delle piante: l’interdipendenza fra api mellifere, per esempio, e riproduzione delle piante è talmente stretto da far dipendere la produzione di molti semi e frutti proprio dalla presenza di questi insetti, spesso danneggiati gravemente dall’uso di pesticidi in agricoltura.


La nostra preziosissima ape mellifera viene esaminata come singolo insetto, di cui si analizza l’anatomia, e come parte di uno sciame e di un alveare. La sciamatura segna la fuoriuscita di un’ape regina, l’unica in grado di riprodursi, insieme ai fuchi, che la dovranno fecondare, e ad un gruppo di api operaie che trasportano il miele necessario alla sopravvivenza, nei primi tempi, del nuovo alveare.
La complessità della struttura sociale e la complessità dei sistemi di comunicazione interni all’alveare hanno sempre affascinato i naturalisti, il più famoso dei quali è Karl von Frisch, che nel 1973 per questi studi ricevette il Premio Nobel, condividendolo, non a caso, con Konrad Lorenz e Niko Tinbergen: si era aperta l’era dell’etologia, lo studio evoluzionistico del comportamento animale, una parte non secondaria della rivoluzione darwiniana.
‘Api, sciami, alveari’ mantiene l’impostazione della collana, che unisce rigore scientifico ad una dimensione aneddotica utile a far apprezzare i testi anche ai lettori e lettrici più giovani; ma, e questo è l’aspetto più importante, né concetti né terminologie sono modificati per essere più comprensibili. Si tratta di testi che possono attrarre sia i bambini e le bambine presi dalle insorgenti curiosità, che ragazze e ragazzi che già esprimono un interesse specifico per il mondo naturale.
Nelle ultime pagine sono indicate attività pratiche per dar voce all’insorgente ecologismo, o per esprimere in senso artistico l’amore per la natura.


Le illustrazioni di Gioia Marchegiani rispondono alla duplice funzione di spiegare, far vedere quanto è contenuto nel testo, come nelle tavole che rappresentano l’anatomia dell’ape, e di ricostruire il mondo legato a questi insetti, fatto di fiori, di danze, e di infinita meraviglia.
Se, come credo, il libro riuscirà a trasmettere questo senso di meraviglia per quello che la natura comprende, credo avrà raggiunto il suo obbiettivo di contribuire a sollecitare nei più giovani la curiosità e l’amore per la bellezza.
Consiglio caldamente la presenza del libro nelle biblioteche scolastiche, come testo di approfondimento e come stimolo a ricerche e attività di tema ecologico. Ma consiglio la lettura a tutti quei giovani lettori e lettrici, amanti della natura, che non si accontentino delle informazioni trovate in rete.

Eleonora

“Api, sciami, alveari”, B. Piotto & G, Marchegiani, Topipittori 2023




 

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