REGOLARITÀ
Ci sono libri sapientemente ingannatori, che appaiono molto semplici e nascondono, in realtà, una grande complessità. È questo il caso di ‘Alfabeti naturali. Piccola guida della creatività dell’Universo’, scritto da Federica Buglioni con le illustrazioni di Luogo Comune. L’editore è Topipittori, che pubblica il libro nella collana PiNO.
Il filo conduttore di questo libro è la ricerca di pattern in natura, laddove questo termine indica un modello, uno schema che caratterizza questo o quell’oggetto naturale.
La prima parte è dedicata all’individuazione di queste ‘regolarità’, che siano simmetrie, bilaterali o radiate, sistemi di pigmentazione a strisce o a macchie, si esprima in cerchi o spirali. Con il supporto delle immagini di Luogo Comune, pseudonimo dell’artista Jacopo Ghisoni, vengono analizzati animali di tutti i tipi, piante, minerali, cercando ogni volta di evidenziare il pattern, evidente o nascosto che sia, non sfuggendo nemmeno dalla complessa spirale di Fibonacci e dai frattali.
La seconda parte del libro è operativa e invita il giovane lettore e la giovane lettrice a osservare il mondo naturale ingrandendo, confrontando, raccogliendo campioni diversi e via sperimentando.
Esempio dopo esempio, ci si sposta dall’osservazione delle regolarità alla creazione delle medesime. Qui si apre una questione non da poco: quanto di questa regolarità è nelle cose e quanto nell’occhio dell’osservatore? Sappiamo bene quanto la riduzione a una regola faciliti la nostra comprensione del mondo, così come l’espressione matematica di questa regola ne fornisca una forma universale.
Che il punto di partenza di ‘Alfabeti naturali’ sfiori questioni che hanno attraversato tutta la filosofia della scienza a partire dai suoi albori, risulta evidente dai riferimenti riportati nel sito dell’editore: l’autrice si riferisce all’opera di Ernst Haeckel, naturalista, zoologo, sostenitore di un evoluzionismo di stampo lamarckiano, nonché importante artista, con la realizzazione di bellissime tavole naturalistiche; e cita il celebre passo di Galileo Galilei, nel Saggiatore, in cui afferma che il libro della Natura è scritto in un linguaggio matematico.
La storia della scienza è percorsa dall’aspirazione a trovare la legge universale, la regolarità assoluta che plachi l’incertezza di noi umani, persi nell’immensità del cosmo; e tuttora i fisici, in modo particolare, inseguono questo obbiettivo.
Per fortuna, di tutti questi dubbi non c’è traccia nel testo, che invece sollecita a coniugare la ricerca del bello con la ricerca dei suoi modelli, che indubbiamente anche i bambini cercano nel mettere in relazione oggetti anche diversi.
‘Alfabeti naturali’ è indubbiamente uno strumento efficace a spronare i giovani lettori e lettrici a osservare con metodo, a classificare, sviluppando uno sguardo da veri artisti naturalisti.
Peccato non ci siano né glossario né bibliografia, che avrebbero aiutato i lettori grandi e piccoli.
Consiglio caldamente la lettura del libro e il suo uso operativo, a giovani naturalisti in erba a partire dai dieci anni.
Eleonora
“Alfabeti naturali. Piccola guida all’osservazione della creatività dell’Universo”, F. Buglioni, ill. Luogo Comune, Topipittori 2023
Nessun commento:
Posta un commento