lunedì 11 dicembre 2023

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

IL BEL SILENZIO! 

Il desiderio di una piccola talpa, Sang-Keun Kim (trad. Andrea De Benedittis) 
Kite Edizioni 2023 


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Nevica. È la prima volta quest’anno. 
Una piccola talpa sta tornando a casa, sola soletta. 
Durante tutto il tragitto non incontra nessuno, 
finché a un certo punto non s’imbatte in una palla di neve. 
La talpa le avvicina il suo nasino e la saluta: - Ciao! 
E poi aggiunge con tono pacato: - Sai, non è da molto che mi sono trasferito qui.
Tutto è nuovo per me e non ho nemmeno un amico... 
La palla di neve la ascolta, ma non dice nulla." 

La piccola Talpa la spinge fino alla fermata del bus che la riporta a casa, da nonna. La vorrebbe con sé: potrebbe essere la sua nuova (e unica) amica. Sempre muta ma molto più grande, la palla di neve però non ha il permesso di salire sull'autobus. 


L'autista è molto chiaro, nonostante le argomentazioni della Talpa, non si può essere amici di un mucchio di neve. Men che meno farlo salire a bordo. 
La talpa non si dà per vinta e modella la sua palla e la fa diventare un orso. Un grande orso. 
Ma anche l'autista dell'autobus successivo, la volpe, non permette alla talpa e all'orso - quel grosso ammasso di neve - di salire a bordo. 
Talpa non si arrende e rimodella la neve e la fa diventare un orso piccolo. Forse è quella la chiave giusta. Ma adesso di autobus non sembra di vederne all'orizzonte. 
Si fa notte, si fa gelo, la talpa cede il suo cappello all'orsetto. Alla comparsa nel cielo di una stella cadente esprime il desiderio di vedere un autobus che, infatti, puntualmente arriva. 
L'autista, un cervo al volante (che bella idea!), che con gentilezza li fa salire. Entrambi. 
Ma il tepore e il lieve dondolio dell'autobus, fa sì che la Talpa si addormenti un pochino e che l'orso di neve... 

I libri con tanta neve dentro sono spesso pieni di bei silenzi. E anche questo albo così innevato è ricchissimo di meravigliose cose taciute. 


Esiste una regola non scritta ed è questa: tanto più un libro contiene cose non dette, ma evocate, suggerite, delicatamente appoggiate lungo il percorso della storia perché qualcuno più attento le possa cogliere e capire, interpretare, tanto più quel libro sarà un buon libro. 
E questo lo è. 
Grandi silenzi avvolgono i momenti chiave della storia, in particolare il finale, in cui nulla viene detto, ma tutto è facilmente intuibile. Chi è adulto capisce al volo come sono andate sul serio le cose, ma chi è piccolo può anche decidere in tutta libertà di credere a quello che vede, ossia alla temporanea, magari è sceso alla fermata prima, sparizione dell'orso di neve dall'autobus. 


E altrettanto può decidere di credere al suo ritorno inaspettato. 
Chi siamo noi per minare la fede dei bambini? E chi siamo noi per decidere che i primi due autisti di bus siano migliori e più realisti del terzo? 


E ancora, chi siamo noi per smentire e smontare il desiderio di avere un amico con sé, fatto di sola neve? Ecco, sarebbe bene fare un passo indietro e lasciarli credere. Credere fino a far diventar vero quello che sperano. 


In un continuo andirivieni tra realtà e sogno, tra logica e assurdo, la storia si dipana. La palla di neve a cui si rivolge non risponde perché è di neve e la logica così prevede, poi però quella stessa palla di neve la ascolta ed è capace di muoversi per mano al piccola Talpa e la logica di prima va a farsi una passeggiata... 
Insomma: da una parte ci sono le cose come abbiamo imparato che sono e dall'altra ci sono le cose come desideriamo che siano, stelle cadenti comprese. 
Da un lato ci sono i piccoli e il loro modo di creare il mondo, c'è la loro tenerezza e dall'altra ci sono i grandi che, con le loro rigidezze, quel mondo lo smontano. Nonna esclusa. 
La piccola Talpa, pare evidente a tutti, ha scelto da che parte stare. Dall'altra, gli autisti del bus hanno il compito di riportare tutto al comune buon senso. E, con questo, di sparire nel nulla. 
Questo altalenare di visioni genera da parte del lettore, la necessità di prendere partito e, se il lettore è un grande ed è anche una brava persona, speriamo nutra e protegga tanta delicatezza. 


Quella stessa istintiva dolcezza che si legge nei pensieri e nelle azioni della piccola talpa, che non perde occasione per essere accudente nei confronti della palla di neve. 
Pastelli leggeri e molti piccoli dettagli da cercare in un lago di bianco. 
Io, fossi in voi, non perderei il calore di una storia che si scioglie in tanta tenerezza. 

Carla

Nessun commento:

Posta un commento