CREATURE IMPOSSIBILI
Katherine Rundell torna in libreria con il primo romanzo di una trilogia fantasy, ‘Creature impossibili’, tradotto da Mara Pace e pubblicato da Rizzoli. Questo romanzo non passerà inosservato, perché rappresenta l’audace tentativo dell’autrice inglese di percorrere la strada della Rowling, un fantasy adatto a una lettura giovanile, nello stesso tempo denso di riferimenti e di riflessioni che non possono sfuggire al lettore adulto.
Ed ecco la trama: conosciamo i due protagonisti in luoghi distinti, da una parte c’è Christopher Forrester, un ragazzino amato dagli animali, che, arrivato nella casa di campagna del nonno, scopre improvvisamente la cima di una collina proibita, in cui si fondono due mondi; all’altro mondo appartiene Mal Arvorian, che vive nell’Arcipelago, un luogo nascosto agli indiscreti occhi umani.
Mal la conosciamo mentre fugge da uno spietato assassino, gettandosi in un fiume insieme al suo grifone. E proprio da quel fiume la salva il giovane Christopher, che scopre in questo modo, grazie al nonno, di appartenere a una stirpe di guardiani, esseri umani la cui missione è vegliare sul mondo magico dell’Arcipelago.
C’è però qualcosa che turba la vita di questo animato regno della magia, o glimourie, in cui vivono alcune creature mitologiche e molte altre creature fantastiche.
C’è qualcuno che trama per indebolire la magia che si sprigiona da un albero posto al centro di un labirinto sotterraneo, per impossessarsi del suo potere e così molte creature muoiono e tutto sembra inesorabilmente degradare. L’unica creatura che può fermare questo disastro è l’Immortale, depositario della memoria millenaria del luogo.
Mal, sempre inseguita dall’assassino, decide di andare in cerca dell’erede dell’ultimo Immortale, accompagnata dal grifone Gelifen e da Christopher, ormai completamente coinvolto nella vicenda.
Lungo la strada incontra il gigantesco Fidens Nighthand, un potente berserkr, ovviamente anche lui una creatura magica. Gli incontri sono molteplici, le avventure si susseguono in ambientazioni sempre diverse, fino alla rivelazione che costringe Mal a prendere atto della sua vera natura.
Non potendo svelare altro, sottolineo alcuni punti rilevanti: questo romanzo rispetta i canoni del fantasy: la magia, la lotta fra il bene e il male, la figura dell’eroe/eroina. Ed è scritto seguendo una struttura lineare: le diverse prove che l’eroe/eroina deve affrontare per comprendere la propria missione e portarla a compimento si susseguono con ritmo sostenuto, senza sostanziali digressioni e questo lo rende fruibile da lettrici e lettori anche alle prime armi.
Ma, nello stesso tempo, la Rundell sapientemente costruisce situazioni che le permettono di affrontare, anche esplicitamente, temi quali l’amore, la lealtà, il potere, il tradimento. Proprio il fatto di scrivere per ragazzi dà all’autrice la libertà di esplicitare riflessioni che altrimenti sarebbero state nascoste fra le pieghe del testo.
I richiami alla letteratura del mondo classico abbondano, così come i riferimenti alla letteratura inglese, dando alla scrittura spessore che può sfuggire ai lettori più giovani; così come si notano i giochi di parole, a partire dal doppio significato del nome della protagonista femminile, che per esteso è Malum, che in latino significa sia ‘malanno’ che ‘melo’ e se vi ricordate cosa c’è al centro del labirinto...
Curiosamente in alcune sinossi, Mal diventa Mel, perdendo completamente il senso del gioco linguistico.
Accompagnano il testo le illustrazioni di Tomislav Tomic, che ben rendono l’immaginario fantastico fra il mitologico e il surreale.
Consiglio caldamente la lettura di questo romanzo a lettrici e lettori, a partire dai dieci anni, che amino il fantasy e la buona letteratura.
Eleonora
“Creature impossibili”, K. Rundell, trad. M. Pace, Rizzoli 2023
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