venerdì 15 marzo 2024

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

NON DIMENTICARE POMMAUX 

La rana e lo specchio e altre storie, Yvan Pommaux (trad. Mario Sala Gallini) 
Babalibri 2023 


POESIA ILLUSTRATA PER PICCOLI (dai 5 anni) 

"Tutti i giorni per andare a scuola 
il timido leprotto con il cuore in gola 
va per il sentiero attraverso la boscaglia 
e ha tanta paura 
che ancora un po’ si squaglia. 
In mezzo alla foresta 
la solita ciurmaglia: 
una donnola, una puzzola e un furetto 
lo attendono al varco 
per fargli dispetto, 
per sfilargli la merenda 
dallo zainetto." 


Ma un giorno qualcosa cambia: sul suo cammino si presenta un lupo, anzi un lupacchiotto, che da poco si è trasferito nel quartiere. Robusto e gagliardo, ma gentile, si offre di accompagnarlo per tutta la strada fino a scuola. Il leprotto, rassicurato, pensa che sarebbe proprio bello averlo come amico ed è quel che accade. Camminano vicini e parlano di quei tre furfanti e il lupacchiotto lo convince a metter via la sua tremarella. 
I tre gaglioffi, vedendo arrivare la loro vittima da cotanto lupo accompagnata, fuggono a gambe levate. Al corvo, che dall'alto osserva, non resta che commentare e trovare la morale della favola: i tre bulli, gran vigliacchi, probabilmente nella loro vita vessati da altre ingiustizie ed angherie, conoscono solo quel modo da meschini per vedersi ripagati. Senza pensare neanche un po' che il loro fare altro non è che "esercizio di pura crudeltà". 
Accanto alla favola del leprotto spaventato, il corvo o chi per lui commenta le storie di Silvana la rana che si sente brutta, finché non incontra il rospo Marcello, quella dell'oca razzista che difende il suo prato, quella dell'assortita coppia di amici bulldog e bassotto. E ancora quella del topo geloso e del suricato appassionato nel proprio lavoro, della volpe che mente ma poi si pente, della talpa egoista e solipsista, di Gaia in cerca di un marito topo piùccheperfetto, di Raimondo un elefante volante che non si cura di cosa la gente pensi di lui. 


Il primo approdo in Italia di Pommaux è nel 2002 con i suoi gatti: Una notte, un gatto... e L'investigatore John Gattoni. Chi ha la fortuna di esserci in quel momento e di intercettarne la qualità altissima non se la dimentica più. L'anno successivo arrivano i due piccoli esploratori di Mostrilia e l'inarrivabile Quando non c'era la televisione, che vince anche dei premi. 
Lì si apprende che Pommaux, classe 1946 nutre una passione pura per il passato, vicino e lontano. Lì, in quel libro come sempre a metà tra l'albo e il fumetto, racconta un'epoca che, a guardarla oggi, pare mitica. 
I suoi libri circolano, ma forse non abbastanza, perché al di qua delle Alpi, Babalibri pubblica di nuovo due libri suoi solo dopo un bel po' di anni: Ulisse dalle mille astuzie e Siamo noi la storia
Ben fatto perché l'importante è non perderlo di vista. E John Gattoni dà il suo contributo alla causa.
La rana lo specchio e altre storie esce nel 2023 ma in Francia nel 2019 con un titolo meno bello, ma più dichiarativo: Fables d'aujourd'hui. Effettivamente di questo si tratta. 


Niente più fumetto (o quasi) per i dialoghi. Ma strofe in rima, alternate alle illustrazione. 
Dieci favole, ogni volta un animale differente come protagonista, ogni volta alle prese con un vizio o un pregio che perdura nella contemporaneità: dal bullismo all'ossessione di un geloso, dalla smania di possesso al sarcasmo, dalla serenità interiore alla passione per quello che si fa per gli altri. 
Tutto rigorosamente in rima, morale compresa. Una morale che è sempre molto ben ponderata, mai superficiale, mai scontata. Decisamente più attuale di quelle di La Fontaine. 
E forse anche questo sguardo rispecchia l'attitudine di Pommaux ad essere preciso e rigoroso. 
Tanto le brevi storie, due pagine ciascuna, tradotte con molta sapienza e altrettanta vivacità da Mario Sala Gallini, quanto le belle illustrazioni sono dei piccoli gioielli di precisione, appunto. 
Ed è proprio questa esattezza e la grazia nel raccontarla la sigla distintiva di tutta l'opera di Pommaux. La cura appassionata per ogni sguardo, per ogni particolare, ogni dettaglio fa sì che il lettore rimanga, così senza parere, semplicemente ammaliato e convinto.
 

Solo per citare qualche esempio: nel racconto L'anatra, l'oca e la gallina Pommaux arriva a disegnare la cuffietta della gallina con la forma di una cresta, i migratori/migranti che tanto mettono in subbuglio i pensieri xenofobi dell'oca sono magnifici corvi neri che indossano sul capo ciascuno la propria kefiah azzurra, come tuareg del deserto, che poi sciolgono nel momento di andare a dormire. Per non parlare degli abiti con i motivi geometrici tradizionali. 


E ancora la felpa del leprotto fifone o del suricato.
 

Attento e divertito nel comporre i contesti di ciascuna storia: dal deserto dei suricati all'arredo di design della casa dell'esigente topolina Gaia. 
Minuzioso fino allo stremo, dall'etichetta della bustina che si nota sulla teiera del corvo, fino ai motivi decorativi del maglione del bulldog 'idrante'. 


Tutto questo lo rende unico, e quindi indimenticabile. 

Carla

Nessun commento:

Posta un commento