lunedì 22 dicembre 2025

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

C'È MA NON SI VEDE 

Un milione di Babbi Natale, Hiroko Motai, Marika Maijala (trad. Giulia Genovesi) 
Terre di Mezzo 2025 

ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni) 

"Tanto tempo fa, in tutto il mondo esisteva un solo Babbo Natale. Sulla Terra infatti, vivevano pochissime persone. E siccome c'erano anche pochissimi bambini, durante la notte della vigilia Babbo Natale riusciva a portare un regalo a ciascuno di loro. 
Tutti lo accoglievano in casa con un sorriso. 
Babbo Natale era contento. 
Ma poco a poco il numero di persone cominciò a crescere. E così anche il numero di bambini. Per Babbo Natale diventò sempre più difficile consegnare tutti i regali in una sola notte." 

Lui era stremato e anche le renne avevano bisogno di fare una pausa. 
Allora Babbo Natale ebbe un'idea: chiese a dio di farlo diventare due Babbi Natale. 
Le cose migliorarono, anche se il problema di aver dimezzato le loro dimensioni, non fu roba da poco. Inoltre dopo un po' il problema si ripresentò: la gente continuava ad aumentare e con essa anche i bambini. I due tornarono da dio e chiesero un'altra moltiplicazione di Babbi e relativa divisione di ingombri. Quattro Babbi Natale facevano un sacco di lavoro anche se fisicamente apparivano ancora una volta dimezzati... 
Da quattro chiesero di diventare... un milione. E dio li accontentò, ma erano così minuscoli... Per la precisione erano un milionesimo del primo. Va da sé che il loro lavoro non erano più in grado di svolgerlo, ma non si persero d'animo e così minuscoli riuscirono a trovare valide braccia che avrebbero svolto per loro un servizio tanto importante... 

Uscito nella sua prima edizione italiana nel 2020, questo libro è fatto da tre gagliarde donne: una giapponese che ama la Finlandia, una finlandese che ama la Finlandia e un'italiana che le ama entrambe, evidentemente. 


A Hiroko Motai il merito di aver avuto una grande idea, utilizzabile con facilità per giustificare agli occhi dei bambini più sospettosi il fatto incontrovertibile che Babbo Natale - quello vero - non si vede, non perché non esista, ma perché è talmente minuscolo che anche al microscopio si faticherebbe a individuarlo. 
In sintesi: Babbo Natale c'è ma non si vede. 
Sempre a Hiroko Motai il merito di aver creato un piccolo meccanismo a orologeria che funziona alla perfezione. Un trattatello di matematica, filosofia e anche di fisica. E ancora, di averlo creato nel modo più semplice e diretto possibile. Tanto semplice che ogni bambino o bambina che non ne sa di fisica, matematica lo capirà al volo! 
Per intenderci: l'infinitamente piccolo - tanto in filosofia quanto in fisica - esiste, senza mai dover arrivare al concetto di nulla. In sostanza, una qualsiasi quantità è per definizione sempre divisibile: quindi Babbo Natale può ridursi a meno di un granello di polvere, ma continua a esistere! 


Certo, e qui arriva un altro bel guizzo di Hiroko Motai, non è che la divisione ovvero la moltiplicazione dei Babbi Natale la si poteva affidare a uno qualunque, quindi chiamare in scena dio è stata cosa buona e giusta. Anche se un tantino rischiosa...
Tanto per chi avrebbe dovuto illustrarlo quanto per chi avrebbe dovuto decidere come scriverlo. Parliamo prima del testo. Libro tradotto in diciotto lingue, quindi diciotto editori si saranno interrogati su come scrivere la parola dio. Nell'edizione italiana, il caso ha voluto che editor e traduttrice coincidessero in un unico corpo, quindi il conflitto - ammesso che ci sia stato - è presumibile che si sia trattato di un dilemma interiore. In Francia, maiuscolo, per esempio. In Germania, maiuscolo giocoforza. Vabbè. 
A parte la scelta tra maiuscoli e minuscoli, sinceramente fa sorridere che in tutte le sinossi del libro, compresa quella inglese, si glissi su chi abbia prodotto la moltiplicazione, ovvero divisione del primo e dei successivi Babbi Natale. 
Insomma, è ovvio che non potesse essere uno qualsiasi... Eppure, tutti zitti. 
Altra piccola questione: come si declina il plurale di Babbo Natale? Oggi, alla Lingua batte su Radio Tre, un dotto ragionamento ha fatto pendere per la declinazione al plurale della sola parola babbo. Con Gesù Bambino la scelta si era fatta più spinosa, ma vabbè, di nuovo. 


Adesso, l'altra questione riguarda l'iconografia: come disegnarlo questo dio che tutto può? E qui si vede il grande genio di Malika Maijala che, da buona finlandese, ama la natura boscosa che la circonda. 
Come illustratrice ha avuto davanti a sé non uno, ma due grandi problemi: del primo abbiamo appena parlato; il secondo riguarda il milione di Babbi Natale, infinitesimali. 
Va da sé che in entrambi i casi, la soluzione che ha trovato con i suoi pastelloni a olio sia stata semplicemente divina! 

 Carla

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