venerdì 12 dicembre 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


GLI ABBRACCI DI JIMMY LIAO


Lo confesso, quando l'ho visto sono rimasta un po' perplessa: copertina verdolina, controcopertina rosa confetto e tante tante pagine piene di abbracci. Ho provato un pizzico di delusione, aspettandomi qualcosa di diverso, da un artista come Liao.

Temevo che il rosa confetto nascondesse un momento di stanchezza, un libro a tema ben lontano dai suoi capolavori, come Una splendida notte stellata e La voce dei colori.


 


















Ma Liao riesce ancora una volta a sorprenderci: quello che sembra semplicemente un catalogo di abbracci in realtà è un libro dentro un libro, una storia dentro la storia.


La vera storia, che dà un senso a tutto, è quella di un cucciolo di leone e di un bambino, che hanno condiviso un pezzetto della loro infanzia, piena di giochi e di abbracci.

E' venuto poi il tempo di una dolorosa separazione; è passato del tempo, il leone ha dimenticato, il bambino, ora ragazzo, no. Affida il suo desiderio di ritrovare l'amico perduto ad un libro, trasportato da una cicogna. Il libro è, appunto, Abbracci, di Jimmy Liao.

 
Il leone la pensa più o meno come me, rifugge la sdolcinatezza, le effusioni esibite , il 'buonismo' a buon mercato. Però si mette a sfogliare queste pagine di abbracci eterodossi, animali e bambini nella più completa confusione e più sfoglia, più sente il bisogno di essere abbracciato; prova a scambiare gesti affettuosi con gli altri animali della savana, ma ne esce malconcio e mentre è lì che che si lecca le ferite, riaffiora un ricordo, di molto tempo prima, quando era cucciolo ed un bambino lo abbracciava. Triste dimenticare un abbraccio, un affetto, un legame.


Ma come va a finire non lo rivelerò. Ancora una volta, Jimmy Liao sorprende, nasconde una storia dietro le immagini che potrebbero sembrare davvero solo un catalogo di gesti affettuosi; e ogni didascalia definisce, poeticamente, un aspetto o l'altro di quel momento di intimità. Se il tema è ben presente anche in altri recenti illustrati, qui c'è un più raffinato gioco intellettuale, nel celare e svelare i significati, che va insieme , però ad una forte carica emotiva, che comunque ti coinvolge, nonostante il verdolino e il rosa confetto. E' vero, nessuno abbraccio dovrebbe essere dimenticato.

Come dice, nella nota finale, Luca Ganzerla, che Jimmy Liao tanto bene conosce,'Se autentico, l'abbraccio è una ricerca di armonia, una nuova premessa, un sospirato punto d'arrivo, un angolo sicuro di mondo..'

Come non condividere e farne tesoro?


Eleonora



“Abbracci”, J. Liao, Edizioni Gruppo Abele 2014




giovedì 11 dicembre 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


AI CONFINI DI OGNI CONFINE

Domani inventerò, Agnès de Lestrade, Valeria Docampo
Terre di Mezzo 2014


POESIA

"Ai tuoi confini ci sono io,
che ti aspetto tranquillo in cima alla montagna.
Ti infili gli scarponi e gridi: 'Arrivo!'.
Insieme, saliamo ancora più in alto
per vedere cosa c'è dall'altra parte.
Domani a te m'intramerò."


Ai confini del letto ci sono i sogni, in mezzo ai batuffoli di polvere, ai confini dell'inverno c'è il ghiaccio, ai confini del mare c'è la sabbia con i suoi granelli infiniti e ai confini della noia ci sono le idee.
Dopo le lacrime c'è il sapore del sale, e al di là di ogni confine c'è l'ignoto.
Il grande orso azzurro si interroga ogni volta e ogni volta la risposta che dà a se stesso ci intenerisce e ci fa sorridere: lui si imbatuffolerà, si invernerà, si ingranellerà e, contro la noia, si stuficchierà. Lui si ferma davanti a ciò che non conosce, quindi ci pensa, e ogni volta, nonostante non sappia mai cosa l'aspetta veramente, decide di andare al di là.
Perché al di là potrebbe trovare, è vero, qualcosa di brutto o di sbagliato, ma anche qualcosa di nuovo. E se così sarà, di fronte alla novità, l'unica cosa da fare è inventare. Inventarsi.


Le poesie andrebbero lette e basta. Non si possono raccontare, se non a costo di far loro un gran torto. Ma qui c'è un richiamo irresistibile: come un ritornello dietro ogni pagina si svela il mistero di una parola inventata, costruita ad arte, essa allude e si lega a ciò che la precede: intramarsi, stuficchiarsi, ingranellarsi, sono bellissime parole nuove nuove che possiamo far diventare nostre all'istante. Con un innamorato sarebbe bello intramarsi, nella malinconia perché piangere invece di lacrimarsi? E domani con il gelo che tira non sarà difficile invernarsi un bel po'. Sono belli i neologismi, sono adatti ai bambini che con le parole amano giocare, ma lo sono ancor di più i loro risvolti riflessivi: quel 'mi' che precede sempre il verbo è la cifra di questo libro. È la conferma della grande verità che contiene: ognuno per sé deve mettersi di fronte a quella linea immaginaria, una sorta di confine, che è il domani, ciò che la vita riserva. Ognuno per sé deve immaginare il proprio domani e per farlo deve sapersi inventare ogni giorno.


Il grande orso azzurro che, imprevedibile, si ingrandisce o rimpicciolisce, passa da un angolo all'altro della pagina, l'attraversa come fosse una soglia, e si infila in seggioloni o casette solo accennate da un tratto di penna, o fa finta di nascondersi in una grande copertina di libro che gli fa da tetto o si fa racchiudere in una lacrima, è protagonista assoluto. Lui, così ostentatamente azzurro, ha sempre un suo contrappunto in qualcosa di giallo: un innaffiatoio, un ombrello, una tromba o una chiocciola gigante. Una sottile trama narrativa lega ogni immagine in un racconto ancora più surreale del testo che finisce in una sorpresa cromatica di grande stupore.


Ancora insieme, Agnès de Lestrade e Valeria Docampo (altrettanto ricco di spunti fu il loro La grande fabbrica delle parole, Terre di Mezzo 2010) in un albo ben più maturo del precedente ma che -ancora una volta- tocca temi profondi, e lo fa, come già allora, attraverso un uso sapiente della lingua, qui come lì, tradotta con grande sensibilità da Rita Dalla Rosa.


Carla

mercoledì 10 dicembre 2014

ECCEZION FATTA

SO MANY BOOKS; SO LITTLE TIME.
Edward Gorey



Lunedì 8 dicembre a PIU' LIBRI PIU' LIBERI - Fiera della Piccola e Media Editoria, in un incontro curato dalle Biblioteche di Roma e dal Centro Specializzato Ragazzi dal titolo DALL'ALBO ILLUSTRATO E RITORNO - i libri di qualità in fiera, Lettura candita ha zigzagato tra questi titoli.Questo è per tutti quelli che non c'erano:

LIBRI PER FARE
Simone Baracetti, Sara Codutti, Meno carta Mangiacarta!, Artebambini
Keri Smith, Piccolo manuale dei grandi sbagli, Corraini















DAL GRANDE AL PICCOLO E RITORNO
Pieter Gaudesaboos, Una scatola gialla, Sinnos
Bob Graham, Bottoni d'argento, EDT Giralangolo
















ACQUA E GHIACCIO
Ricardo Henriques, André Letria, Mare, La Nuova Frontiera Junior
William Grill, L'incredibile viaggio di Shakleton, Isbn


















MONELLI
Bob Gill, La prodigiosa Wonder Car di Kate, Corraini
Sean Taylor, Attenti al gufo!, Lapis
Rutu Modan, A cena dalla regina, La Giuntina
Mark e Rowan Sommerset, Bee Bee la pecora astuta, Valentina (da marzo 2015)

 













IN VIAGGIO 
Torben Kuhlmann, Lindbergh, Orecchio acerbo
Paul Biegel, Il piccolo capitano, La Nuova Frontiera Junior

 














DI FILOSOFIA 
Lavie Oren, Wolf Erlbruch, L'orso che non c'era, E/O 
Anna Villani,Nooshin Safakhoo, Sufi,bestie e sultani, Topipittori
Agnès de Lestrade, Valeria Docampo, Domani inventerò, Terre di Mezzo
James Thurber,  Joohee Yoon, Re Tigre, Else Edizioni

















































RAGAZZI IN CERCA 
David La Rochelle, Io no! o forse sì, Biancoenero 
Siobhan Dowd, Crystal della strada, Uovonero






























MAMMA&BABBO 
Émile Jadoul, Papà-isola, Babalibri
Laurent Moreau, La mia famiglia selvaggia, Orecchio acerbo

































GLI ALTRI
Susanna Mattiangeli, Cristina Sitja Rubio, Gli altri, Topipittori



PASSATE PAROLA: LEGGERE FA BENE!




Carla

martedì 9 dicembre 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


ANCORA RISTAMPE


Dovremmo, forse, ringraziare i produttori cinematografici che lanciano sul mercato film ispirati a libri per ragazzi, testi che in questo modo rinascono a nuova vita, lasciando gli archivi polverosi e uscendo con nuove edizioni con fascetta d'ordinanza.
Capita anche per l'autore di lingua tedesca Preussler, già tradotto nei decenni passati e con qualche titolo ancora in catalogo sia nella Salani che in Nord Sud.
Ristampa di quest'anno de Il piccolo fantasma, pubblicato per la prima volta nel 1966 e tradotto nel lontano 1991. L'edizione attuale, che rispetta, per fortuna, la precedente è legata all'uscita del film tratto da questo divertente libretto, dedicato ai lettori dai sette otto anni. Ma la ristampa si è anche portata dietro quella di un altro volume di un certo successo, Il mulino dei dodici corvi, dedicato a ragazzini e ragazzine decisamente più grandi.


La storia è semplice: un fantasmino che occupa da secoli il castello di Roccacivetta, esce ogni notte con un mazzo di chiavi che gli fa aprire tutte le porte. A svegliarlo è l'orologio del municipio di Montecivetta: alla mezzanotte il fantasmino, bianco come la neve, si diverte a girare per le stanze e a conversare con Gufo Ciufo.
Certo vorrebbe vedere con'è il mondo di giorno, ma inesorabilmante all'alba si addormenta; a realizzare il suo desiderio e a provocare una serie di imprevedibili conseguenze ci pensano du addetti alla manutenzione dell'orologio, che ne spostano le lancette di 12 ore, invertendo mezzogiorno e mezzanotte. Per alcuni giorni il piccolo ectoplasma si sveglia dunque di giorno, diventando viola per il contatto con la luce del sole e provocando un gran subbuglio nella comunità. Particolarmente improvvide le sue apparizioni durante il corteo storico che rievoca la cacciata del famoso generale
svedese Torstenson.


Inutile dire che tutto tornerà a posto, a partire dall'orologio galeotto, e anche il fantasmino tornerà a mostrarsi, come si conviene, solo la notte.
Storia piccina, tutta centrata sulle malefatte del fantasma bambino, ansioso di scoprire il mondo e piuttosto imprudente; grande il gusto dello scherzo, della situazione grottesca, delle piccole malefatte del tutto prive di malizia.
Bene ha fatto l'editore a riproporre l'edizione tradizionale, con le illustrazioni di Tripp. E' una storia dalla trama molto semplice, così come lo sono i sentimenti e le emozioni senza zone d'ombra. Ma è in questo il suo punto di forza, proponendo una lettura appena più complessa delle primissime affrontate dai bambini, dalla comprensione immediata.
Immagino che chi passerà dalla facilità della fruizione cinematografica alla lettura del libro, qualche difficoltà la incontrerà. Servisse a far capire che cos'è un libro, sarebbe già un buon risultato.

Eleonora

Il piccolo fantasma”, O. Preussler, Nord-Sud edizioni 2014.



lunedì 8 dicembre 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


FARE SQUADRA
 
Il posto giusto, Beatrice Masini, Simona Mulazzani
Carthusia 2014


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Quando scoiattolo si svegliò, c'era buio intorno a lui. [...]
Ficcò il naso fuori dal buco, strizzò gli occhi e annusò.
Fuori c'era un buon odore di verde nuovo e neve sciolta. Tornò dentro: c'era un odore chiuso e cupo. Non gli piaceva.
Non era il posto giusto."

Intorno a lui, nella sua tana c'è disordine e qualcos'altro che fa venire i brividi anche se il freddo ormai è già passato. Così Scoiattolo decide di andare in cerca di quel 'qualcosa' che non ha. Non è la fame e non è la sete a farlo sentire insoddisfatto: è la mancanza di un posto giusto dove stare. Chiede in giro, chiede al picchio, chiede alla tartaruga, e anche alla cincia che cova e alla talpa nel suo tunnel e anche alla saggia civetta. 


Ogni volta la risposta però è diversa: per Picchio il posto giusto sono i buchi, per Tartaruga il posto giusto è sotto, per Cincia è il suo nido e per Talpa è dentro, dentro una galleria. Civetta non ha dubbi: il posto giusto è sopra, da dove puoi vedere ogni cosa.
Povero Scoiattolo che confusione ha in testa: sotto, sopra, dentro. E poi ci si mette anche quella sua vocina 'interna' dispettosa che ogni volta ha qualcosa da ridire, perché -a suo modo di vedere- il posto giusto lo scoiattolo lo aveva ed era la sua tana solitaria e silenziosa....Dicono tutti delle sciocchezze. Sotto cosa, Buchi dove? E poi un nido, figurarsi. Dai nidi si cade giù...Che cosa aveva il nostro posto che non andava? Scoiattolo non sa risponderle ma sente che la soluzione non è poi così lontana. 

 
La notte, che porta consiglio e buoni sogni, sarà rivelatrice: ciò che non c'è va creato. Ecco la risposta, e anche se la scettica vocina continua a dissuaderlo, Scoiattolo ha capito che il posto giusto va 'costruito' e va fatto con l'aiuto di tutti. Un posto che abbia le caratteristiche che ognuno cerca, ovvero che contenga il sotto, il sopra, il dentro e il fuori, il buio e la luce e un buon nido protetto dai venti. Un grande albero, intorno a cui tutti concentrano le proprie forze, accoglierà allora le gallerie scavate da Talpa, il nido appena fatto da Cincia, i buchi di Picchio, il dentro che Tartaruga cerca. E che cosa fa di un posto, il posto giusto? Essere tutti assieme in armonia. 


Immaginare un posto dove ognuno possa avere il proprio spazio, dove tutti possano vivere in armonia, vicini anche se diversi gli uni dagli altri è una grande sfida. E' un obiettivo alto che dovrebbe diventare di tutti e che potrebbe essere raggiunto solo con un buon lavoro di squadra.
La difficoltà sta proprio lì: nel costruire la squadra. La vita ci ha sempre più abituato a ragionare 'in proprio', esattamente come suggerisce la vocina interna di Scoiattolo. Ma così non si arriva mai lontano.


Se questo pare essere il senso ultimo del libro, che il bel testo di Beatrice Masini suggerisce, esso in realtà ne porta ancora un altro dentro, più specifico che ha a che fare con le difficoltà che nascono di fronte alla malattia. La malattia di un bambino è, in effetti, circostanza che più di altre forse meriterebbe di trovare un posto giusto per essere accolta e combattuta. Una casa accogliente, una casa lontano da casa, dove i bambini possano stare con le proprie famiglie e dove le famiglie possano stare con altre famiglie. E se si fa squadra, la vittoria sarà ancora più vicina.
Ha ragione Scoiattolo: posti così devono esistere.

Carla 


Simona Mulazzani, sensibile narratrice al di là del testo, attraverso il disegno di tante famiglie di animali è 'perfetta' nel dare forma alla coralità di questa storia profonda e tenera, come sono sempre le sue tavole, appunto, profonde e tenere.