lunedì 27 maggio 2013

CORTESIE PER GLI OSPITI (libri preferiti da altri)


ESSERE VIVI

The Principles of Uncertainty, Maira Kalman,
The Penguin Press, 2007


Ammetto che questo libro difficilmente potrebbe dirsi per bambini. Le sue 324 pagine illustrate (tutte, dalla prima all’ultima – con l’aggiunta di divertenti inserti fotografici) potrebbero tuttavia essere considerate un manuale di filosofia 'applicata' imperdibile per gli adolescenti. Che, all’utilità di leggere un Inglese piano e colloquiale, sommerebbero una valanga – letteralmente – di spunti.
Maira Kalman (che negli anni ’70 ha fondato con il marito Tibor un famoso studio newyorkese di grafica e design) autrice prolifica come pochi, ha illustrato per un anno intero i suoi pensieri quotidiani ed una messe infinita di ricordi, partendo dalla domanda Chi sono io? Chi sei tu? Che cos’è tutto?'. E ha ritratto persone, scorci di paesaggio, cibo, interni, merci, e ogni genere di cosa che le tornasse alla mente, nello sforzo di districarsi tra la pulsione a vivere intensamente e creativamente e la malinconia (mai enfatizzata) che ci accomuna, nella consapevolezza che tutto è caduco. Il registro del suo originalissimo diario è un’ironia sottile, a tratti folgorante. Un tripudio di piccole epifanie che si dipanano attraverso l’osservazione delle cose comuni, tante e tanto varie da fare di tutte le nostre vite, senza distinzione, un palcoscenico di fatti speciali. A volerlo. A volerci impegnare nell’essere attenti, curiosi e attivi.


Maira coglie in essenza l’identità di tutto quanto la circonda, lo fa usando il pennello e brani di testo sempre molto divertenti. La sua natura vivace e ricettiva la rende capace di uno sguardo fulmineo, la sua presa sulla realtà è veloce e il modo in cui ce la porge è al tempo stesso ingenuo e finemente pedagogico. Quanti ragazzini riescono, oggi come oggi, a guardare ed a vedere quello che li circonda? La ricchezza di dettagli che si sommano formando interi microcosmi, tutto intorno a noi. Senza contare che, nel suo inventario colorato e vorticante, Maira ci sfida continuamente attraverso associazioni spesso colte e tuttavia facili da decrittare. Magari con l’aiuto di una vecchia, cara enciclopedia…


I Principi dell’Incertezza è un libro strano, vivo e saltellante, una sequenza interminabile d’immagini e di riflessioni che risucchia l’attenzione creando sorpresa e generando commozione. E’ un’opera complessa, eppure facilissima da 'attraversare'''. È un concentrato di bellezza reso con rapidi guizzi. Se avessi un figlio adolescente, glielo prescriverei proprio come un balsamo, contro la noia e il male di vivere…
(… non avendolo, da illustratore, posso dire che è sul mio comodino 'pronto all’uso' da diversi anni. Quando lo sfoglio, mi riversa addosso una sferzata di energia sempre nuova, il bene di un’incertezza esistenziale che diventa subito una gran voglia di partecipare, raccontandolo, del Tutto).

Daniela (Tordi)


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