VISIONI DEL MONDO
Guillaume
Duprat ci aveva già mostrato la rara sintesi di bellezza e di
accuratezza scientifica ne Il libro delle terre immaginate, uscito
due anni fa con l'editore L'ippocampo.
Qui si
parlava proprio di come, viaggiando nel tempo e nello spazio, le
diverse comunità umane abbiano concepito, visto, il nostro pianeta.
Quindi la forma della terra e la sua collocazione nell'universo, in
senso lato; e le rappresentazioni grafiche, le mappe, un'incredibile
rassegna del mondo immaginario, delle terre pensate e viste nei modi
più creativi.
Nel
nuovo libro Zoottica, cambia la prospettiva e l'oggetto
dell'indagine diventa proprio la vista, le diverse capacità
percettive di numerose specie. Sì, qui parliamo di occhi, di
percezione, di mondi diversi, ma sempre uguali.
Abbiamo
infatti un paesaggio, con una costruzione sulla sinistra, qualche
fiore in primo piano e diversi soggetti che si muovono, si presume,
sullo sfondo; i diversi animali, guardando esattamente lo stesso
panorama, vedranno proprio la stessa cosa?
Nascosti
dalle alette a forma di mascherina, che raffigurano gli occhi, ecco
le diverse 'visioni', analizzate e spiegate secondo quattro criteri:
l'estensione del campo visivo, la percezione del movimento, la
capacità di percepire i colori e l'acuità visiva, ovvero la
capacità di mettere a fuoco l'immagine alle diverse distanze.
Sfogliando il libro, pagina per pagina, scopriamo, per esempio, che
il cane ha un campo visivo maggiore del nostro, è daltonico, è
anche piuttosto miope, ma, da bravo predatore, percepisce il
movimento anche a grandi distanze e, come i gatti, è in grado di
vedere anche nella penombra.
Caratteristica
che condivide anche con i topi, assolutamente miopi, ma bravi a
percepire i movimenti.
Interessante
la visione del cavallo e della mucca, che, con i loro occhi posti ai
due lati della testa, hanno una visione davvero panoramica, a 350°;
il cavallo, in particolare, è decisamente 'presbite', cioè vede
nitidamente a grandi distanze.
Poi la
vista acutissima dell'aquila, o la percezione a ultrasuoni del
pipistrello, la visione 'strabica' del camaleonte o la visione a
infrarossi dei serpenti.
Insomma,
questo libro è letteralmente una miniera di informazioni
sull'argomento trattato, raccontate in modo semplice, chiaro, con
testo e immagine che si illuminano, è il caso di dirlo, a vicenda.
Ma non
è solo un testo di divulgazione: è, come il precedente, un libro
bello, curatissimo nelle illustrazioni, che ricordano la precisione
delle tavole di Linneo. Un libro affascinante, che può attrarre
bambini ed adulti curiosi, che non si accontentano di qualche
informazione presa qua o là sul web. E' una rara sintesi di qualità
estetica e di accuratezza delle informazioni.
Davvero
imperdibile.
Eleonora
“Il
libro delle Terre Immaginate”, G. Duprat, L'Ippocampo junior 2009
“Zoottica”,
G. Duprat, L'Ippocampo junior 2013
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