giovedì 3 aprile 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


RICORDANDO GIORGIO PERLASCA



Nutro sempre una certa diffidenza nei confronti delle storie esplicitamente 'a tema', che raccontano vicende storiche e che vogliono essere in qualche modo esemplari. Rischio che si corre soprattutto nella letteratura per ragazzi, anche perchè in questo caso c'è un evidente scopo educativo.
Il romanzo 'storico' è spesso a rischio di inautenticità o di retorica; qui, però, in L'eroe Invisibile, di Luca Cognolato e Silvia Del Francia, il rischio è stato ben evitato, svolgendo la narrazione sul filo sottile della ricostruzione obbiettiva, ma anche della grande emozione che la vicenda di Giorgio Perlasca può ancora suscitare.
La storia è nota: Perlasca era un commerciante di carni che, durante la guerra, si è ritrovato a Budapest; essendo stato volontario nella guerra di Spagna, godeva di particolare protezione dall'ambasciata spagnola. Nel '44, quando le ultime frontiere dell'umanità sembrano destinate a sbriciolarsi di fronte agli orrori della guerra e della Soluzione Finale, Perlasca utilizza la protezione spagnola per salvare gli ebrei che riesce a far entrare nelle case protette dell'ambasciata iberica. Invece di cercare di mettersi in salvo, l'eroe invisibile mette a disposizione quello che ha, coraggio, sfrontatezza, capacità di mercanteggiare anche con i peggiori personaggi dell'esercito tedesco occupante. Partito l'ambasciatore spagnolo, costruirà un immenso bluff, fingendosi l'ultimo diplomatico rimasto in Ungheria. Sul filo del rasoio, sempre sul punto di essere scoperto, non smetterà, fino all'arrivo dell'esercito russo, di proteggere i poveri disperati che avevano trovato rifugio in quelle case. Perlasca fu rintracciato alla fine degli anni ottanta da alcune superstiti, che resero nota questa vicenda, tanto che nel Giardino dei Giusti c'è un albero che porta il suo nome.
E' possibile raccontare l'orrore, rispettando la sensibilità dei ragazzi? E' possibile farlo senza nascondere la sostanza di quell'orrore, la soluzione finale, le deportazioni, i rastrellamenti, le esecuzioni sommarie e tutto il contorno di crudeltà e di disperazione? Mi sembra che Cognolato e Del Francia ci siano riusciti, scegliendo uno stile asciutto, non retorico, descrivendo il minimo indispensabile che renda però conto del Male assoluto che nella Seconda Guerra Mondiale ha avuto modo di prendere forma evidente.
Ovviamente è una lettura che richiede una certa maturità e anche qualche nozione storica, quindi lo consiglierei a partire dai dodici anni, con la speranza che sia una lettura accompagnata dal confronto con quegli adulti che devono, su questi temi, essere un sicuro riferimento.
Mi sembra in particolare sia importante ricordare la figura di un uomo, Perlasca, che non aveva nessuna intenzione di essere un eroe, ma che è stato capace di trovare il coraggio, la determinazione, la creatività per affrontare il Male. Ai ragazzi vorrei dire, si può dire di no e ci sono momenti in cui è necessario farlo per salvare la propria umanità e con essa la vita e la dignità di altre persone. Perlasca ne ha salvate migliaia.

Eleonora


“L'eroe invisibile”, L. Cognolato e S. Del Francia, Einaudi Ragazzi 2014




Nessun commento:

Posta un commento