venerdì 11 aprile 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


APOCALIPSE NOW


Vorrei proporvi, oggi, un illustrato piuttosto anomalo, che, nel parlare dell'infanzia dell'autrice, Suzanne Collins, ci immerge immediatamente in un argomento inconsueto e difficile, la guerra nel Vietnam. Per i bambini di oggi è qualcosa assolutamente irreale, ma è un evento della storia recente che ha coinvolto nalla fine degli anni Sessanta molte famiglie americane. La protagonista è Suzie, la più piccola di casa, che certo non sa di guerra né di Vietnam; sa solo che il papà deve partire per questa destinazione misteriosa, un luogo genericamente collocato nella giungla, popolato da chissà quali animali fantastici.
L'unica cosa che le risulta chiara è che il papà è lontano e ogni tanto scrive cartoline. Passano i mesi e le cartoline non arrivano con la stessa frequenza e un giorno la piccola Suzie, che passa molto del suo tempo col gatto Rascal, vede in televisione un reportage dalla guerra e scopre che ci sono esplosioni, fiamme, uomini che corrono, uomini a terra, che non si muovono più. Un pensiero terribile le si affaccia in mente: e se papà non tornasse? Tutti cercano di consolarla, la mamma il fratello e le sorelle, ma il pensiero si è insinuato nei suoi giorni, dando forma ad un'inquietudine che potrà essere superata solo con il ritorno del papà.
Anche lui, come Custard il drago, personaggio preferito dalla protagonista, qualche volta ha paura, ma è il più coraggioso di tutti ed è per questo che è speciale.


Questo illustrato dimostra molto bene come si possa parlare ai bambini di argomenti difficili, come una guerra che porta via i papà, senza stravolgere, edulcorare la realtà e senza sottolineare i lati più duri, in poche parole l'orrore. L'autrice, che ha nel suo carnet la fortunata serie di Hunger Games, riesce a conservare lo sguardo infantile sul mondo, più disorientato che spaventato, fintanto che la realtà non irrompe attraverso la televisione. Fino a quel momento l'immaginazione riesce a lenire la nostalgia, consentendo a Suzie e al gatto Rascal di catapultarsi proprio lì, nella giungla misteriosa, proprio lì dove il papà sta vivendo incredibili avventure.
L'unico neo, una copertina poco accattivante con un inutile richiamo alla serie di successo della Collins.
E' un interessante esperimento, che richiede comunque una lettura accompagnata da spiegazioni, che aiutino il giovane lettore, direi dai sette anni in poi, ad orientarsi in uno spicchio della modernità che ha cambiato la vita di molti americani, ma anche tutto il mondo. Pochi eventi, apparentementi locali, hanno avuto la forza di innescare cambiamenti che hanno coinvolto non solo gli equilibri politici, ma anche e soprattutto le coscienze di milioni di giovani nel mondo occidentale. Al di là di questo non trascurabile aspetto storico, è una vicenda che racconta di tutte le guerre, delle lontananze, della nostalgia e dell'impossibilità per i bambini, che ne sono anche indirettamente coinvolti, a capire il vero perché di tutto questo.


Eleonora

“Un anno nella giungla”, S. Collins e J. Proimos, Mondadori 2014

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