giovedì 10 aprile 2014

FAMMI UNA DOMANDA


LORENZ E IL SUO ANELLO


Ci sono libri che ti restano nel cuore e qualche volta ti condizionano la vita. Per me un libro fondamentale è stato L’anello di Re Salomone, di Konrad Lorenz, letto in età giovanile, quando la passione per gli animali era un hobby. In quel libro, rivolto ai ragazzi, ma apprezzato tuttora anche dai neofiti dell’etologia , raccontava la sua straordinaria vita nella casa di Altenberg, vicino a Vienna; lì Lorenz allevò ogni specie di animali, ma soprattutto taccole, simili ai corvi, e oche selvatiche, che studierà a lungo. In questo luogo fantastico si svolgerà buona parte della sua vita, vi cresceranno i suoi figli e una quantità smisurata di animali.
Questa vita straordinaria, gli studi che Konrad condusse, le scoperte, fino al premio Nobel sono raccontate dal bravo Luca Novelli in Lorenz e il segreto di re Salomone, nella collana di Editoriale Scienza Lampi di genio. Lorenz era un medico ed un naturalista, convinto che studiare il comportamento degli animali in natura avrebbe permesso di valutare l’nfluenza del comportamento nell’evoluzione delle specie. Fino a quel momento l’osservazione del comportamento animale avveniva nei laboratori, poveri animali!, oppure era occasionale, aneddotico. Con il rivoluzionario metodo di Lorenz, osservare il comportamento spontaneo degli animali nel loro ambiente, fu scoperto, per esempio, l’imprinting, quel processo per cui il pulcino appena nato ‘fissa’ l’immagine della madre, determinando l’attaccamento ad essa e la successiva scelta di un compagno. Famosa la foto che ritrae Lorenz far il bagno con un gruppo di anatroccoli, che lo avevano individuato come madre.
L’etologia da allora ha fatto enormi progressi e alcune delle teorie di Lorenz sono state modificate o superate. Resta l’approccio rivoluzionario, l’aver trasformato una passione in metodo, in conoscenza; in qualche modo ha avvicinato gli animali agli uomini e viceversa, in quanto tutti parte dello stesso mondo animale. Su questa strada lo hanno seguito in tanti, per esempio Jane Goodal, che ha studiato per anni gli scimpanzé e su cui Il Castoro ha pubblicato un illustrato, Io...Jane , e Dian Fossey, che ha passato buona parte della sua vita insieme ai meravigliosi e pacifici gorilla di montagna. Editoriale Scienza ha da poco ristampato La mia vita tra i gorilla, la vita della Fossey raccontata da Vichi de Marchi.
Quando scrivevo la tesi sulla storia dell’etologia, ho avuto fra le mani un’edizione del testo di Darwin L'espressione delle emozioni negli animali e nell’uomo, dell’inizio del '900, quando ancora l’evoluzionismo era scandalosamente rivoluzionario. E lo è ancora oggi, poiché, nel pensiero comune, ci si sente diversi e superiori al resto del regno animale. Ma è da lì che veniamo, lì sono le radici di alcuni comportamenti, lì ci possiamo ancora interrogare su cosa, per esempio, sia la coscienza.
Se Konrad Lorenz verrà ricordato per i suoi studi, lo sarà anche per la vita strordinariamente libera e felice che ha potuto condurre. In uno dei suoi ultimi libri racconta la sua grande incredibile emozione quando il suo stormo di oche selvatiche, dopo una migrazione di centinaia di chilometri, tornando ad Altenberg rivolgeva a lui e solo a lui, fra gli umani, il saluto del ritorno.
Questo è uno dei casi in cui una passione nata nell'infanzia diventa lo spunto formidabile per il lavoro di una vita. Anche se non si diventerà mai dei geni, coltivare le curiosità infantili è un modo per custodire delle possibili felicità. Citando il titolo di un recente saggio di pedagogia, Lasciateli giocare con gli orsi! E avrete dei bambini/e più felici.
Eleonora
Lorenz e il segreto di re Salomone”, L. Novelli, Editoriale Scienza 2014
L’anello di re Salomone”, K. Lorenz, Adelphi 1967
La mia vita tra i gorilla. Dian Fossey si racconta”, V. De Marchi, Editoriale Scienza 2006, 2014
Io…Jane”, P. McDonnell, Il Castoro 2012


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