lunedì 3 novembre 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


BENVENUTO, CELACANTO

Anzi dovremmo dire benvenuta, perchè stiamo parlando di una nuova interessante collana dedicata ai ragazzi, ad opera dell'editore Laterza.
Si tratta di libri illustrati, rivolti a ragazzini e ragazzine dai dieci anni in poi, che raccontano in un'agile versione narrativa dei temi storici, ambito in cui l'editore ha una grande tradizione.
Ma parliamone direttamente attraverso le due ultime uscite: Susan la piratessa è scritta da Carola Susani, con la bella collaborazione delle illustrazioni di Simona Mulazzani. 


L'autrice, che si è già cimentata nella letteratura dedicata ai ragazzi, riesce bene nell'impresa di raccontare vividamente le imprese di una piratessa. Già dall'incipit veniamo trasportati in un porto inglese a cavallo fra '6oo e '700 e viviamo con questa ragazzina intraprendente l'avventura di travestirci da maschio e partire per la guerra. Ma il richiamo di terre lontane, trasportato dai racconti dei marinai, è più forte di qualsiasi remora. Ed ecco Susan salire come mozzo su un vascello. 

 
Arrivare nei Caraibi, tra l'altro con un carico di schiavi, non è certo cosa da ragazze, ma Susan è forte ed allenata. Più di ogni altra cosa sogna la libertà, di cui si narra siano fieri sostenitori i pirati. L'incontro è inevitabile, così come il disvelamento della sua vera natura, che non le impedirà di intraprendere un'avventurosa vita da pirata. 

 
Quale sia, alla fine il suo vero tesoro, si capirà alla fine della storia, ispirata alla vita di due piratesse realmente esistite, Anne Bonny e Mary Read. Profumo d'avventura e desiderio di libertà pervadono tutta la narrazione, con quel pizzico d'esotismo che non può che stuzzicare la fantasia di pirati e piratesse in erba. 


Parliamo ancora di un vento che viene da lontano anche in Il bambino che inventò lo zero, scritto dal medievalista Amedeo Feniello e illustrato da Gianluca Folì. 


Zefiro, parola araba a sua volta derivante dall'indiano, il vento leggero che porta con sé profumi d'oriente è anche il nome da cui prende origine la parola zero; ma se è affascinante la storia della parola, ancor più lo è quella del suo concetto e del come è stato elaborato guardando la luna e le stelle. A portare in occidente lo zero e il sistema decimale con la numerazione araba è stato Leonardo Fibonacci, figlio di un mercante pisano stabilitosi a Bugia, nell'attuale Algeria. Siamo a cavallo fra 1.100 e 1.200, in un tempo in cui le grandi civiltà che si affacciavano sul mediterraneo erano ancora in grado di parlarsi. Il giovane Fibonacci entra in contatto con la matematica araba, di derivazione indiana, e introduce in Europa un sistema di calcolo molto più veloce ed efficciente.
Ma si diverte tanto a giocare con i numeri da dilettarsi con la famosa sequenza che prende il suo nome.
Tutto questo, che potrebbe far venire un poderoso mal di testa a molti di noi, è raccontato con molta semplicità da Feniello, che riesce a costruire un'atmosfera da Mille e una notte, aiutato dalle immagini di Folì. 


Se pensate che non ci siano ragazzini e ragazzine che possano essere affascinati da queste storie, sbagliate di grosso.
Ci sono molte più domande nella testa di bambine e bambini di quante risposte possiamo elaborare, e Shakespeare mi perdonerà per aver trasformato la celebre battuta.

Eleonora


“Susan la piratessa”, C. Susani e S. Mulazzani, Laterza 2014
“Il bambino che inventò lo zero”, A. Feniello e G. Folì, Laterza 2014


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