giovedì 9 aprile 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL PACCO!

Buon compleanno boa! Jeanne Willis, Toni Ross (trad. Claudia Valentini)

Il Castoro 2015





ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)



"L'amico Orango arrivò con un pacco enorme. 'Oh no, speriamo che non sia quel che sembra' pensò Boa. E invece lo era...era proprio un pianoforte! Boa non poteva usarlo. Non aveva le dita. 'È il pensiero che conta' gli disse la mamma."




Anche Scimmia sbaglia regalo. Un paio di occhiali da sole a chi non ha naso né orecchie...Giaguaro, Bradipo, Formichiere, come i precedenti, sbagliano oggetto: cosa se ne fa di guanti chi non ha mani? Cosa se ne fa di pallone chi non ha piedi? E a che serve una spazzola a chi non ha capelli? A festa quasi finita, tra una delusione e l'altra, Boa oramai inconsolabile tra le spire della mamma, vede arrivare l'ultimo invitato. Lo stercorario, con non eccessiva inventiva, si presenta a boa con una bella pallottolona di letame. Ma come disse il poeta "dai diamanti non nasce niente ma dal letame nascono i fior...."

E così fu.



Ad avere pazienza il regalo tanto disprezzato si rivela il migliore per utilità e bellezza. Quindi a tutti si consiglia di saper apprezzare anche il peggior regalo di sempre perché potrebbe rivelarsi il migliore di sempre!



Tra gli albi illustrati 'classici', quelli scritti da Jeanne Willis illustrati da Tony Ross, hanno sempre successo. Questo perché partono da una piccola idea che diventa enorme nel suo avvitarsi su se stessa, assumendo a ogni giro una tonalità sempre più assurda, sempre più esagerata, ma che non perde mai di vista il suo punto di partenza. Contengono sempre un culmine della narrazione e un colpo di scena finale che spiazza il lettore, piccolo o grande che sia e lo fa ridere.

Prendiamo ad esempio il mai dimenticato Topo Leo. I nodi intorno cui si sviluppa a spirale la storia è la convivenza tra topi e umani e la morte. Tutta in rima, la narrazione si ripete come un mantra nel descrivere l'esuberanza di quel topo che si confronta con un cane, con un gufo, con un gatto. Poi raggiunge un climax nel momento della dipartita di detto topo e nel lutto che ne consegue. E quindi il tutto si conclude con un bel colpo di scena.

Prendiamo Paolona, la mucca musona: lo schema si ripete analogo. Un andamento a spirale intorno ai temi della tristezza e dell'amicizia che raggiunge un climax quando l'agnellino fino ad allora cuor contento diventa triste anche lui. Chiude il colpo di scena finale.

Prendiamo Un tortino di mammut. Una divertente sequenza di interventi per contribuire alla cattura di detto mammut che si conclude con l'immancabile coup de théâtre.

Si può dire quindi che Jeanne Willis non sbaglia un colpo (di teatro)! La non secondaria ragione aggiuntiva del successo dei suoi libri sta nella sua capacità di calibrare sempre una buona dose sana perfidia e di ironia che dissemina nelle spirali della narrazione.

Nel caso di Buon compleanno boa! perfidia e ironia abbondano: stanno nei reiterati regali sbagliati, ma si annidano anche nella descrizione della vita grama che conduce un serpente, animale dalle numerose cose mancanti, se messo a confronto con la fauna invitata al suo compleanno. Perfido e massimamente ironico è anche il colpo di coda finale, sebbene abbia il tono di una morale.



L'efficacia dei testi si centuplica se guardiamo i disegni. L'ironia tutta britannica di Tony Ross è paragonabile a quella di Quentin Blake (di pochi anni più vecchio, diventato, dopo di lui, illustratore ufficiale di Roald Dahl). Con la Willis il sodalizio è perfetto. Mi pare ci sia tra loro una totale intesa di toni e di scelte 'narrative'. Entrambi non hanno paura di apparire cinici, come testimoniano albi bellissimi come Tadpole's Promise che si conclude con una vera carneficina tra amanti, secondo le dure leggi della catena alimentare.

Per capire meglio a cosa io alluda parlando di intesa di toni tra Ross e Willis date un'occhiata a questa intervista del Guardian e a questa biografia.



Carla

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